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13 dicembre 2024

L'arretratezza culturale e politica della sinistra

Oggi è venerdì e c'è l'ennesimo sciopero nei trasporti, benedetto dalla solita magistratura militante e in qualche altro settore pubblico ... quel pubblico dove si annidano ormai i dinosauri dell'Ottocento politico, culturale e sindacale.

Quasi mille giorni di Governo Meloni e oltre mille scioperi proclamati da sindacati silenti, quindi complici, davanti ai dpcm di Conte e Draghi e, ancora più grave, davanti alla sospensione dal lavoro e dallo stipendio per chi non offrì il braccio alla Pfizer.

Contemporaneamente gli orfani dei dpcm sclerano davanti alla (timida) decisione del Governo di revocare le multe agli obiettori dell'iniezione, anche se si dovrebbe provvedere a restituire quanto è stato pagato da chi quelle multe ha pagato e, come scrive oggi La Verità, rimborsare chi è stato sospeso senza stipendio dal lavoro.

Magari con una bella tassa a carico di chi nella dichiarazione dei redditi paga il 2 per mille ai partiti della sinistra ed a Forza Italia.

Nonostante i dati economici che collocano l'Italia tra le nazioni messe meglio di questa sgangherata europa, nonostante la stabilità politica frutto esclusivo delle scelte degli Elettori, nonostante l'ostilità manifestata e praticata da magistrati, "professionisti dell'informazione", seguaci di Bergoglio, sindacati e tutta la Corte dei Miracoli di chi, poco o tanto, vorrebbe mungere lo stato, cioè quelli che lavorano e producono, nonostante i riconoscimenti mondiali per il ruolo del nostro Governo e di chi lo presiede, gli irriducibili passatisti della sinistra profondono il massimo sforzo per riportare l'Italia nel guano dove per undici anni hanno sguazzato.

Gli scioperi, l'opposizione alla autonomia regionale, la perversa cattiveria di opporsi alla cancellazione delle multe affibbiate per dpcm, le ripetute decisioni di una magistratura militante a favore dell'invasione dei clandestini, sono sintomi di una mentalità culturalmente e politicamente arretrata che deve essere combattuta da parte di un Governo che sta restituendo dignità e prestigio all'Italia.

Inviterei magistrati, sindacalisti, "professionisti dell'informazione" e tutto il loro circondario a liberarsi dai preconcetti ideologici e guardarsi intorno, alla Germania, alla Francia, in crisi per l'arretratezza i loro modelli politici e culturali cui i cattocomunisti nostrano fanno riferimento e, mettendosi una mano sulla coscienza, pensare a quanto di più potremmo avere noi Italiani se loro, invece di continuare in una battaglia di retroguardia finalizzata solo ad ostacolare chi fa e sa fare, collaborassero svolgendo il proprio compito senza inquinamenti ideologici, remando nella stessa direzione in cui rema la maggioranza degli Elettori che ha affidato a questo Governo di Centro Destra un compito difficile che sta assolvendo con fatica, ma con successo.

Nonostante le loro battaglie da retroguardia politica e culturale.



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