L'occasione mi è offerta dalla trasmissione radiofonica "Sportello Italia", a cura della redazione economica del Gr1, in onda dal lunedì al venerdì, dalle 12,25 alle 13.
Ieri, tra le altre notizie sempre interessanti, ha affrontato il tema del nuovo codice della strada e delle previsioni (leggere: sanzioni) per chi viola lo tsunami di prescrizioni ivi contenute, in particolare si sono soffermati sul parlare al telefono mentre si guida.
Prendo spunto dal codice della strada riscritto dal Ministro Salvini (presumo dai funzionari del suo ministero) così nessuno può dire che sia una presa di posizione con pregiudizio ideologico.
Non mi piace la volontà di regolare tutto, di prevedere cosa si debba fare e come la si debba fare, non mi piacciono le sanzioni inasprite, ma, soprattutto, non mi piace lo stato mamma che pretende di darci istruzioni su qualunque aspetto della nostra vita, limitando la nostra libertà, il nostro libero arbitrio, la nostra possibilità di scelta.
E' ora di finirla di accettare di essere trattati tutti come minorati che hanno bisogno della guida illuminata di un funzionario statale con il suo manuale.
Abbiamo bisogno di uno stato amico che ci faciliti, non ci complichi l'esistenza.
E' lo stesso discorso della marea di "materie" che si vorrebbero introdurre nella scuola, dove invece si devono insegnare e studiare, come ha scritto in un post su X Fabio Dragoni, "le frazioni e Seneca".
E' lo stesso discorso della bulimia di reati nel codice penale, dove dovrebbe esistere l'omicidio con le aggravanti e attenuanti ben delimitate e delineate e non una valanga di tipologie come il "femminicidio" (allora dovrebbero introdurre anche il "maschicidio" !) o l' "omicidio stradale" e qualcuno vorrebbe pure "l'omicidio climatico".
E che dire della sovrapposizione di norme ?
Non bastavano le leggi nazionali che si accumulano negli anni, ecco le ordinanze comunali e regionali per arrivare persino alle direttive europee, con un ulteriore grado di giudizio, la cosiddetta corte di giustizia europea, davanti alla quale si fermano la nostra corte costituzionale e di cassazione.
Se proprio volete l'europa unita (e io NON la voglio) almeno eliminate le corti nazionali e lasciate una corte europea come ultima istanza, non come quarta, quinta istanza di ricorso !
Il problema è che più leggi e regolamenti ci sono, più corti di giustizia interferiscono nella nostra vita, meno si fa, meno di produce, meno si progredisce.
E si capisce quindi perchè l'Occidente segni il passo o anche proceda come il gambero, mentre è circondato da popolazioni che, con molte meno fisime e scrupoli, ci stanno raggiungendo con l'intenzione di sopraffarci e sottometterci.
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