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05 aprile 2008

La Destra Fiamma Tricolore in piazza a Bologna

Ieri il senatore Stefano Morselli, ha tenuto un comizio elettorale in Piazza Maggiore a Bologna per La Destra/Fiamma Tricolore.
Sempre ieri, il candidato Premier de La Destra/Fiamma Tricolore ha dovuto, sotto le pressioni delle Forze dell’Ordine, rinunciare ad un comizio alla Garbatella in Roma.
A Roma, ovviamente, non c’ero, a Bologna sì.
Purtroppo, per motivi di lavoro, sono arrivato con circa 15 minuti di ritardo rispetto all’inizio del comizio e l’accesso era già transennato dopo aver fatto passare il corteo de La Destra/Fiamma Tricolore ed essendo arrivato nel momento in cui uno di sinistra ha fatto esplodere un petardo, neppure dicendo che volevo assistere al comizio mi hanno fatto passare.
Ho così ascoltato il senatore Morselli da una via laterale, assieme ai Poliziotti e con qualche altro cittadino nelle mie condizioni.
I responsabili della blindatura di Piazza Maggiore, centri “sociali” e rifondazione comunista, erano radunati in Piazza del Nettuno.
Non sono stati in grado di creare problemi e turbative, tanto che, giustamente, il senatore Morselli ha ritenuto eccessivo il “filtro” della Polizia che ha ridotto a poche centinaia i presenti sotto il palco in Piazza Maggiore.
Morselli ha rivendicato il diritto e la volontà della Destra di fare propaganda nelle piazze e, a Bologna, in Piazza Maggiore.
Ha ricordato la sua storia, senza tentennamenti, a Destra sin dai tempi del Galvani (ndr: anche allora dava il meglio nelle situazioni difficili, quando i comunisti aggredivano o minacciavano con la scusa e nel nome dell'antifascimo), la sua elezione nel 1994 nella rossa Bolognina, per rivendicare il diritto da bolognese di parlare in Piazza Maggiore.
Una piazza che negli anni settanta era stata ripetutamente inibita (lascio al lettore decidere con quale spirito di democraticità) a Giorgio Almirante ed all’MSI che vi tornò solo nel 1994.
Il senatore Morselli aveva già in precedenza dichiarato che se Guazzaloca non avesse deciso rapidamente se candidarsi o meno a sindaco alle elezioni del 2009, lui avrebbe ritenuto un onore rappresentare La Destra sulla scheda.
Mi auguro che, indipendentemente dalle scelte altrui, il senatore Morselli si candidi a sindaco della sua (e mia) città.
Il comizio si è chiuso senza incidenti.
Prefettura e questura hanno sì forse esagerato nel blindare la piazza, ma probabilmente non hanno voluto rischiare un bis di Ferrara (forse per evitare che altri voti, di simpatia e sostegno, si aggiungessero a quelli già conquistati sul campo da La Destra/Fiamma Tricolore …).
Alla Garbatella, invece, dicono i giornali di oggi, Daniela Santanchè è stata convinta a rinunciare al comizio.
Mi pare che tale imposizione dimostri quanto ci sia bisogno in Italia di una vera Destra che esca dalle liste da corte dei miracoli, dai pastoni del teatrino della politica, per presentarsi con il suo volto fiero in campo aperto.
Ad una settimana dal voto (purtroppo Pizza ha trovato l’accordo con Berlusconi ed ha rinunciato a far saltare la data del 13 e 14 aprile, cosa che avrebbe meritatamente sepolto le incapaci rappresentanze istituzionali di questa Italia ) ritengo che le carte siano tutte sul tavolo.
Tornato a casa mi sono messo a guardare le due conferenze stampa di Roberto Fiore e Daniela Santanchè.
Ottime performance di ambedue, con un neo per parte: la politica estera per Forza Nuova e il gelo che ha mostrato la Santanchè verso Fiore.
Peccato, perché le due formazioni di Destra devono trovare unità, per far crescere la Destra in Italia.
Ambedue, tra l’altro, hanno dovuto rispondere, per l’ennesima, noiosa volta, alla “questione Fascista” che i giornalisti presenti, incapaci di argomentare sui programmi, hanno ripetutamente rispolverato con l’intenzione – fallita – di mettere in difficoltà i due candidati premier dei partiti di Destra.
Non ho interesse a seguire la sinistra, come sempre.
Mi interessa invece quello che fu il Centro Destra e lo sviluppo della campagna elettorale mi ha confermato nella scelta di un doppio voto – camera e senato – per La Destra/Fiamma Tricolore, tanto più, quanto più Berlusconi urla dai comizi, dalla televisione, dalle pagine dei giornali per il “voto utile”, offendendo gli italiani e tutti coloro che lo hanno sostenuto per 15 anni.
Ma ne sono ancor più convinto dopo il comizio di Morselli per La Destra/Fiamma Tricolore di ieri in Piazza Maggiore e la notizia che né Berlusconi né il suo successore designato Fini verranno a Bologna.
Fuggire dalle piazze ostili non è di Destra, ma tipico di un “partito di centro, moderato, liberaleerede nei fatti di quanti, pur non essendo comunisti o di sinistra, si accucciarono all’ombra dell’arco costituzionale negli anni settanta e ottanta: anche per questo La Destra/Fiamma Tricolore, merita il doppio voto, utilissimo, camera e senato.

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9 commenti:

Nessie ha detto...

Massimo, ho visto anch'io i due comizi elettorali e ho assistito ancora una volta all'inettitudine e incapacità (forse voluta) dei cronisti intervenuti in studio tv, a porre delle VERE domande ai due candidati.
Se ci limitiamo a chiedere:"Ma cosa ne pensa del fascismo? e cosa salverebbe e condannerebbe? e le leggi speciali?", beh...non si va più avanti mentre impazzano i teppi-comunisti che sono invece i veri squadristi di questi ultimi 60 anni di storia (si veda i recenti casi di Giuliano Ferrara e le ultime notizie bolognesi che ci fornisci tu. Senza contare il terrorismo BR). Ciao.

marshall ha detto...

Ciò che vedo di incredibile in questa notizia, almeno per me, è il fatto che un uomo di destra, della "vera" destra, abbia avuto il coraggio e sia riuscito a fare e portare a termine il suo comizio nella piazza più rossa d'Italia. Segno inequivocabile, forse, del mutamento legato allo scorrere del tempo. Segno che qualcosa sta inesorabilmente (per loro)cambiando. Segno che "loro" non riescono più ad arrivare dappertutto, a presidiare tutto: spero se ne rendano conto. E' segno che, forse, dovranno cominciare a fare retromarcia sui favoritismi (per non parlare di privilegi) creati per se stessi, per i loro amici, per i loro simpatizzanti, per i burocrati e quantaltri legati al loro partito. E speriamo che il cambiamento avvenga indolore.

Anonimo ha detto...

Ieri sera Fiore è stato più efficace, ma la Santanchè più concreta. Un vero peccato che corrano divisi e un vero peccato che Fiore abbia lanciato un ponte con la Mussolini candidata con Berlusconi. Dipendesse da me la destra si riunirebbe sotto il vecchio simbolo dell'Msi che Fini ha abbandonato. Voterò Santanchè perchè mi sembra più concreta e sono convinto che supererà il quorum, anche se sarà più importante avere due senatori che venti deputati.

CampaniArrabbiata ha detto...

Quello che è successo alla Garbatella mi inquieta. Non devono esserci zone franche e, se pure la polizia ce lo sconsiglia, noi dobbiamo PASSARE LO STESSO, alla Garbatella come a Bologna. Il comizio in sè non conta, conta invece esserci e non darla vinta a nessuno.

Anonimo ha detto...

Condivido l'opinione di Crocco: sempre presenti, anche se si dovesse parlare ai cittadini nascosti dietro le persiane come nel 1948. Non credo si possa incolpare la Santanchè di paura visto quello che sta facendo contro le vessazioni dell'islam sulle donne, ma forse è stata consigliata male. D'ora in poi alla polizia che ci sconsiglia di parlare perchè potrebbero esserci problemi dovremo rispondere: ME NE FREGO ! Tocca alla polizia bastonare chi cerca di impedire la libera espressione delle idee. Non devono averla vinta quelli che vogliono impedire che uno esprima le sue idee.

Massimo ha detto...

Grazie per le vostre osservazioni.
Credo che la cosa grave sia non tanto l'accoglimento di una richiesta della Questura o della Prefettura di rinunciare al comizio, quanto il non metterlo neppure in programma, come pare abbiano fatto Fini e Berlusconi a Bologna.

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

A Milano, che eravamo oltre 4000, e tutti incaspitati, Sabato scorso per la Santanchè, di zecche in San Babila nemmeno l'ombra...

Conigli erano i padri, conigli pure i figli....

Anonimo ha detto...

Sabato 12 ci sarà la partita Chievo-Bologna, forse decisiva per la promozione in serie A. Domenica 13 e lunedì 14 il voto politico. Preferisti la vittoria del Bologna o il superamento del quorum da parte della Destra ?

Massimo ha detto...

Ambedue :-)