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23 gennaio 2017

L'inefficienza dello stato renziano



Man mano che passa il tempo e si affievolisce l'onda emotiva che tende a dare priorità alle operazioni di soccorso, appaiono sempre più evidenti la profonde lacune evidenziate dalla macchina dello stato.
I quotidiani, anche quelli maggiormente filogovernativi, non riescono a nascondere del tutto che la conseguenza di una dissennata politica tutta annunci, mancette elettorali e slides ha inceppato quella che dal 2001, con Bertolaso, era la più efficiente Protezione Civile del mondo.
Emergono carenza di mezzi, elicotteri fermi negli hangar, mancanza di benzina, mancanza di coordinamento per mancanza di un unico vero comando.
Chi sarà sopravvissuto al disastro del Rigopiano, lo dovrà essenzialmente al valore individuale degli Uomini che hanno personalmente e fisicamente partecipato all'operazione di salvataggio, non alle istituzioni capaci solo di passerelle, chiacchiere retoriche e aperture di indagini.
Nei tanti discorsi poi che si stanno facendo e che si ascoltano, mi stupisco che non sia stato ancora ripresa con la dovuta energia un'accusa, neanche tanto velata, che emerge da molteplici dichiarazioni.
Mi riferisco al ruolo delle province che non esistono più (secondo il programma e la propaganda renziana) ma che avrebbero ancora competenze e obblighi.
Peccato che per adempiere ai servizi loro ancora attribuiti, le province avrebbero bisogno di quei soldi che l'arroganza renziana ha loro sottratto per disperderli in mille rivoli clientelari.
Si evidenzia quindi tutta la responsabilità di 1000 giorni di governo fondato sulla pochezza intellettuale, progettuale, sull'incompetenza manageriale, sulla sottovalutazione dei rischi e sulla sopravvalutazione delle proprie chiacchiere.
La parola d'ordine lanciata da Renzi "riforme", è stata applicata malamente, senza alcun criterio, con mezze abolizioni e senza prevedere le adeguate risorse in sostituzione di quelle sottratte.
Quando il referendum ha mostrato quanto fosse nudo il re, scoprendo il suo bluff fondato solo sulle chiacchiere e gli annunci, alla prima vera emergenza tutto il castello di carte è caduto.
Il dramma, per tutti noi Italiani, è che al governo si sono arroccati e barricati gli stessi di quei mille giorni funesti.




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1 commento:

Nessie ha detto...

Non si smantellano mai le piccole realtà amministrative. Semmai le si razionalizzano. Le provincie disattivate dalla Legge Madia, non sono state in grado neanche di smuovere uno spazzaneve. Non dimentichiamo che la UE pretende una centralizzazione burocratica intorno allo stato, eliminando le piccole realtà, delle quali teme l'autonomia. Renzi e i suoi Piddioti sono sempre stati supini e proni a questi diktat.