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No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

24 luglio 2018

Priorità


Un governo che rompe gli schemi del passato, ha tanto da fare, più di quel che gli consente il limitato tempo di una legislatura.
È qujndi necessario agire con priorità dettate, a volte, non dalle reali necessità sociali od economiche,bensì dalla percezione che possono avere nell'opinione pubblica, perché ogni cambiamento radicale sarà osteggiato dalle vecchie caste partitocratiche, finanziarie, burocratiche, togate e di penne munite, nonché dalla chiesa cattolica sempre pronta ad allearsi con la classe dominante.
L'unica forza può derivare dal sostegno popolare, dando al Popolo quello che vuole e per il quale ha votato il cambiamento.
Fu l'errore di Berlusconi, quello di ricercare il consenso ed il plauso delle caste, invece di combatterle, alienandosi così il favore popolare senza ottenere alcun vantaggio dai suoi nemici storici che, anche oggi, lo sfruttano per i loro fini, mandando allo sbaraglio Forza Italia che sembra, anche nelle dichiarazioni delle varie Carfagna e Gelmini, un clone ridicolo del pci/pds/ds/pd.
E quali sono, oggi, le priorità da perseguire senza cedimenti ?
La lotta all'immigrazione, nonostante la caciara delle magliette, toghe e tonache rosse, il Popolo non li vuole e non si commuove piu alle storie strappalacrime dei naufraghi seriali.
Perché una cosa è un naufragio, due naufragi, anche tre naufragi per i quali mobilitarsi per salvare esseri umani, altro è tenere in permanenza una flotta in mare per fare la staffetta con gli scafisti che caricano persone su qualunque tipo di oggeto che possa restare a galla per un paio di miglia, tanto poi vengono raccolti da quei coglioni dolenti di Italiani.
L'immigrazione, ma anche le tasse.
Se è vero che una forte minoranza ambisce a tutele come il reddito di cittadinanza, tutti gli Italiani che lavorano, oltre venti milioni, non vogliono pagare tasse senza vedere in cambio i servizi.
Quindi, indipendentemente dalle compatibilità di bilancio e dai "moniti" degli eurocrati, la flat tax s'ha da fare e subito.
Nella legislatura 2001-2006 l'errore di Berlusconi fu di ridurre le tasse solo nel 2005, a fine anno e Salvini non deve rifare lo stesso errore.
Gradualità si, ma ci aspettiamo una prima riduzione sin dal 2019 e non solo per le imprese, ma anche per privati e pensionati.
E parlando di pensionati, la rottamazione della Fornero che rappresenterebbe, è vero, più un colpo di immagine che una reale necessità, ma rientrerebbe nel quadro del consenso da incrementare per fare anche il necessario, spazzando via il passato.
Necessità più concreta, per togliere ogni discrezionalità ai magistrati,  la legittima difesa, nel senso di concedere a tutti i cittadini Italiani, di Nazionalità Italiana, il diritto di comprare e possedere armi, senza dover chiedere il permesso allo stato, per la difesa della propria persona, dei vicini e delle proprietà.
Priorità.
Alcune improcrastinabili, altre in linea con il sentimento "di pancia" del Popolo, senza il cui consenso, ogni rivoluzione è destinata a fallire.


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