Da dieci giorni il putto fiorentino non fa altro che "cinguettare": e adesso al lavoro.
Anche ieri, dopo aver imposto le sue prime tasse-rapina, pagato, a spese nostre, il "pizzo" a Marino e nominato i sottosegretari, ha ripetuto: e adesso al lavoro.
Al lavoro ! Al lavoro !
Sembra di essere a teatro con quello che si spolmona urlando "partiaaaam ! partiaaaam !" e poi resta sempre al centro del palcoscenico.
Certo che se il "lavoro" significa tasse (aliquote tasi aumentate, benzina aumentata, revisione del catasto) ed elargire posti ai compari e denaro a Roma, allora molto meglio che Renzi si limiti a "cinguettare" credendo che quello sia un lavoro.
Farebbe meno danni.
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