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No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

03 giugno 2015

Archiviate le elezioni, restano i problemi



La sbornia elettorale è passata.
L'adrenalina lentamente svanisce e la politica deve tornare ad occuparsi dei problemi concreti.
I "consiglieri fraudolenti" che nel passato hanno rovinato il Cavaliere rialzano la testa e consigliano Berlusconi di tornare al patto con Renzi, mentre attaccano Salvini.
E' evidente che il megafono dei poteri forti e inconfessabili dell'unione sovietica europea teme il Matteo Giusto che per la sua carica antieuro ed anticasta potrebbe rovinare i loro piani diimpadronirsi del meglio dell'Italia riducendola allo stato servile: una ragione in più per spingere il Cav all'alleanza con Salvini e con una Meloni spesso trascurata ma che ha posizionato Fratelli d'Italia, sia pur a grande distanza, come quinta forza politica (dopo il pci/pds/ds/pd, il movimento grillino, la Lega e Forza Italia) ad una incollatura (1-2 punti) dallo zoccolo duro dei voti che conseguiva l'MSI (tra il 5 e il 6%).
I problemi dunque restano e sono sempre gli stessi:
- immigrazione con i corollari dell'accoglienza dei clandestini, del loro respingimento e dello ius soli;
- tasse
- spinello libero (come preteso dai Dalla Vedova vari)
- omosessuali
- eutanasia
- euro e svendita della Sovranità Nazionale.
Questioni pratiche e questioni morali, ugualmente importanti perchè se l'economia è essenziale per il nostro Benessere materiale, avere Valori solidi lo è altrettanto (e forse più) per la tenuta stessa della nostra Civiltà.
Su tutti quei temi c'è un unico vincitore: Salvini.
E se Berlusconi darà ascolto, ancora una volta, ai "consiglieri fraudolenti" perderà ancor più terreno, mentre il Centro Destra ha bisogno di tutti i suoi Assi: Salvini, Meloni e Berlusconi.
In attesa di un Re (o di una Regina) che sappia realizzare la sintesi di un Partito Nazionale Federalista che sia l'espressione dell'unica alternativa possibile e praticabile al cattocomunismo incarnato da Renzi.


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