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No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

04 giugno 2015

O di qua o di là



Ieri ho letto nel Sole 24 ore un articolo sui dati elettorali corredato di una tabella riassuntiva di partiti e di coalizioni.
Ora, i numeri ognuno li può manipolare come vuole e, in base alla collocazione di questo o quello (ad esempio dei fittiani o degli alfiniani) determinare uno zero virgola in più o in meno.
Il dato del Sole, aggregato per coalizioni, indicava la sinistra al 38% di voti ottenuti e il Centro Destra al 38,2%.
Un sorpasso che sa di clamoroso, considerato che si partiva dallo strombazzatissimo 40% del solo pci/pds/ds/pd.
Un dato che porta a ritenere in fase di esaurimento l'effetto Renzi (anche perchè è vero che le bugie hanno le gambe corte) oltre a riaprire i giochi per le politiche, tanto anticipate quanto a scadenza.
Ma, c'è un ma.
Se vogliamo che il Centro Destra riporti al voto i propri elettori che, per merito delle loro intelligenza, non si sono fatti infinocchiare dal parolaio fiorentino, ma non hanno ancora ritrovato fiducia per i partiti della loro parte politica, oltre a ritrovare una coesione tra Salvini e la Meloni, il Centro Destra dovrà trovare un Berlusconi che sappia definitivamente scegliere da che parte stare.
E non può che stare con Salvini e la Meloni, con le loro idee (anche se alcuni suoi "consigliori" sibilano per riaprire il dialogo con Renzi) .
Per lanciare dunque il Centro Destra verso la vittoria occorrerà che il Cavaliere torni ad essere quello di sette, quattordici e ventuno anno fa.
Sposando in pieno la lotta di Salvini contro l'euro e l'europa, contro l'immigrazione, lo ius soli, l'accoglienza, contro la deriva morale che porta a considerare un "diritto" le unioni omosessuali, lo spinello libero, l'eutanasia (o fine vita che dir si voglia) e contro le tasse che depredano i cittadini colpendo la casa (senza avere nulla in cambio perchè tutti i servizi si pagano già a parte), i risparmi, i redditi e persino le pensioni presenti, future e addirittura quelle passate.
Se Berlusconi saprà scrollarsi di dosso la zavorra rappresentata dai Letta e dai Ferrara, allora per il Centro Destra la strada sarà in discesa.
Se, invece, con la storia ormai stucchevole dei "moderati", cercherà di giocare sul tavolo di Salvini MA ANCHE (veltronianamente) su quello degli Alfano e persino dei Renzi allora non ci resterà che una durissima salita con Salvini e la Meloni che dovranno, assieme, interpretare il ruolo dei cavalli da tiro.


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