Non saranno certo le elezioni presidenziali nelle colonie occidentali di Sua Maestà Britannica che mi faranno cambiare abitudine.
Scrivo quindi, come sempre, nel pomeriggio del giorno antecedente a quello della pubblicazione e, pertanto, non conosco se ha vinto Trump o la moglie di Clinton.
Anticipo quindi il commento scrivendo il perchè sarei a favore o contro che, poi, sono le motivazioni di soddisfazione o insoddisfazione in base ai risultati.
Non avrei mai potuto votare la moglie di Clinton perchè, innanzitutto, appartiene al partito democratico che, per me, equivale al partito comunista italiano (oggi pd).
Non voterei mai e poi mai qualcuno che provenisse da quell'ambiente perchè, anche quando esprimesse una proposta in linea con le mie idee, lo farebbe basandosi su Valori e su parametri completamente opposti ai miei.
Ma non voterei mai neanche una "moglie di..." che mi ricorda tanto le repubblichette sudamericane.
Peron che, morendo, lasciò - disastrosamente - la sua Argentina nelle mani della seconda moglie Isabelita o Kirchner che la lasciò a Cristina che ne ha bloccato per anni il rientro nei circuito mondiale.
E non si può votare per una incompetente che, in quattro anni da segretario di stato, anche con la complicità di un presidente incredibilmente ma ancora più incapace, incompetente ed inetto di lei, ha rovinato le alleanza americane nel mondo, favorito il disastro delle primavere arabe da cui è nata l'Isis e scardinato la stabilità della Libia con conseguenze nefaste soprattutto per noi Italiani.
Non potrei mai votare una donna con evidenti limiti caratteriali (altro che Thatcher americana, non bestemmiate !) che ha pianto quando nelle primarie del 2008 si profilava la vittoria di Obama e quando, da segreteria di stato, ha assistito alla cattura di Osama.
Non si può votare per una bugiarda di cui la recente vicende delle e mail è solo la punta dell'iceberg, come non si può votare per chi ha gli armadi pieni di scheletri perchè altrimenti non si capirebbe per quale ragione tutte le consorterie finanziarie, le caste dei giornalisti, dei banchieri, degli economisti si sarebbero schierati dalla sua parte, anche quelli appartenenti all'establishment repubblicano, se non perchè in lei hanno la propria longa manus nelle stanze del potere per continuare a manovrare e ad arricchirsi a spese del prossimo.
E poi il suo peloso marxismo (seduto, come sempre, su una montagna da 70 milioni di dollari), il matrimonio della figlia pagato con i soldi della fondazione Clinton, il sostegno alle riforme costose a spese sempre del prossimo, di chi lavora duramente e onestamente, per privilegiare fannulloni e clientele.
Invece avrei votato, potendo, per Donald Trump, molto semplicemente, perchè sostiene le mie stesse idee.
Contro le tasse e contro gli immigrati, favorevole all'Individuo considerato un Valore e, quindi, contro uno stato invasivo e interventista.
Avrei votato Trump perchè avrebbe messo le ali a tutti i movimenti populisti nel mondo e aperto una nuova fase nei rapporti con la Russia di Putin.
Avrei votato Trump perchè incarna la vera America, quella che ho amato sin da bambino grazie ai film di John Wayne e James Stewart e poi, da adolescente e adulto, grazie a tre grandi Presidenti: Richard Nixon, Ronald Reagan e George W. Bush, non a caso odiatissimi dai comunisti nostrani e per tale solo fatto meritevoli di un posto di riguardo nel mio personale Pantheon.
Soprattutto avrei votato Trump perchè se nel momento in cui questo commento vedrà la luce sarà lui il quarantacinquesimo presidente degli Stati Uniti, dopo otto anni di feroce declino, l' America sarebbe tornata ad essere la "mia" America.
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1 commento:
...and the winner is...DONALD TRUMP! Renzi aveva pronta la festa per Killary: gli è andata a buca.
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