Adesso la resistenza la invochiamo noi, del Governo e al Governo, contro tutto e contro tutti.
Il potere delle consorterie affaristico e finanziarie mondiali stanno provando in tutti i modi a disarcionare il Governo gialloverde prima delle elezioni europee di maggio che potrebbero ribaltare gli equilibri politici in Europa e mandare in pensioni i loro devoti sudditi in Italia come negli altri stati.
Allora questo è il momento per attaccare l'Italia e il suo Governo che ha osato provare a rendersi più autonomo dalle loro direttive.
Non sia mai che Salvini e Di Maio ci abbiano visto giusto e che la loro ricetta economica sia quella giusta, crollerebbe tutta la loro costruzione europea fatta apposta per conseguire i massimi ricavi privati a spese di tutti i cittadini.
Allora non importa lo spread, non importa se in Campania non vogliono i termovalorizzatori e preferiscono tenersi l'immondizia, non importa che la Tav e la Tap siano realizzate o meno.
Importa che passi il decreto sicurezza e immigrazione, importa che non si obbedisca più a Bruxelles, importa che in Italia comandino gli Italiani.
So benissimo che è urticante ascoltare Fico e la Lezzi, Di Maio e Di Battista, ma sarebbe peggio tornare ad ascoltare le aspirate di Renzi e le flebili parole di Gentiloni, per non parlare della evve moscia del ragionier Cottarelli.
Allora resistere, resistere, resistere, almeno fino a maggio.
Poi le urne ci diranno cosa fare dopo.
Entra ne
Nessun commento:
Posta un commento