In Israele si conferma la maggioranza di Destra costruita attorno al Likud di Benjamin Nethaniau, detto Bibi, che arriverà al quinto mandato da premier, di cui quattro consecutivi.
Ancora una volta la sinistra, che sperava nella vittoria del suo sfidante che neppure è di sinistra (ma sono di bocca buona, come quando si misero a "tifare" Sharon e Livni che pure erano usciti dal Likud, solo per sperare nella sconfitta del premier) è rimasta con un palmo di naso.
Eppure ce l'avevano messa tutta, ci avevano sperato, tanto da elaborare una canzoncina che, sulle note di "bella ciao" salutava il premier israeliano "Bibi ciao".
Come con la Brexit, con Trump e con Bolzonaro, anche Israele non ha risposto alle aspettative sinistre.
Evidentemente anche in Israele usano la testa per pensare e il locale partito di sinistra, quello laburista, passa da 24 a 6 seggi: un esempio per tutti noi chiamati ad eleggere il parlamento europeo il prossimo 26 maggio.
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