I numeri snocciolati con monotona insistenza dagli "esperti" internazionali di economia al servizio delle consorterie affaristico finanziarie internazionali, dimostrano quanto costoro siano lontani dalle esigenze delle popolazioni.
I commissari e i burocrati, anche della banca centrale, dell'unione sovietica europea e gli snob del fondo monetario internazionale, insistono nell'ammonire che bisogna ridurre il debito e quindi impedire alla gente di andare in pensione, tassare le case, evitare la riduzione delle tasse sul reddito.
In sostanza ci vogliono schiavi.
Non possono dirlo perchè, oggi, è politicamente "scorretto", ma, come è tipico dell'ipocrisia cattocomunista, i loro moniti conducono allo schiavismo.
Naturalmente per loro viene ritagliato un ruolo da "sagge guide" che dicono al prossimo cosa fare.
Un compito facilissimo, perchè è la cosa più facile del mondo dare ordini, diventa un po' più difficile se chi dovrebbe eseguirli cominciasse a domandarsi: perchè ? Mi conviene ? E se non lo facessi ?
La furbizia dei Soloni che vorrebbero guidare la nostra vita emerge quando proiettano a distanza di decenni i benefici di quello che ci dicono di fare.
Come per la Tav: fra settanta anni sarà un beneficio.
Fra settanta anni ?
Ma io non ci sarò più e chi mi dice che quella previsione sia centrata, visto che le stanno sbagliando tutte ?
Smettiamola di prestar fede ai maghi Otelma dell'economia e vediamo di far funzionare quello che abbiamo, adesso.
A cominciare dal completare la rottamazione della Fornero, dall'introduzione di una tassa piatta che sia bassa e unica per tutti, dalla prosecuzione del blocco dell'invasione degli immigrati anche a costo di stendere un cordone sanitario navale in previsione dei rigurgiti derivanti dalla guerra civile in Libia, dalla difesa dell'abolizione dell'imu almeno dalla prima casa (e con l'idea di estenderla a tutte le abitazioni).
Non si può più credere alla favola millenaria che ci racconta che dobbiamo sacrificarci oggi per avere il paradiso domani.
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