A Roma tre giovani donne francesi, hanno rovinato sedici automobili in sosta, spezzandone i tergicristalli.
Un atto di incivile vandalismo che però avrebbe voluto una punizione esemplare per non dare l'impressione di un lassismo che conduce all'impunità.
Il magistrato chiamato a decidere, invece, le avrebbe mandate assolte perché il fatto sarebbe di lieve entità.
Probabilmente tra le sedici autovetture non c'era la sua, perché se a me rompessero i tergicristalli non mi accontenterei della loro sostituzione a spese del vandalo.
Un episodio, tra i tanti, che legittimano la voglia di giustizia, che non è giustizialismo, per tutti quei crimini considerati minori, come furti, scippi, rapine in casa,ma che sono tanti e fastidiosi per i cittadini, non certo per i pochi privilegiati che godono, a spese nostre, di una scorta.
Mi domando quindi con che ragionamento Mattarella continui a trattenere la firma per la legittima difesa, dimostrandosi così ancora una volta presidente di una minoranza di Italiani e in totale distonia con la maggioranza.
Ma mi domando anche perché dovremmo rimettere la scelta sulle dimissioni di chi è eletto dal Popolo ad una simile "giustizia".
E il riferimento al caso Siri è voluto.
Siri non deve dimettersi, costi quel che costi, anche di far saltare il Governo e ritrovarci con una alleanza tra grillini e cattocomunisti.
Contro la quale dare battaglia senza quartiere.
Tanto peggio, tanto meglio.
Probabilmente tra le sedici autovetture non c'era la sua, perché se a me rompessero i tergicristalli non mi accontenterei della loro sostituzione a spese del vandalo.
Un episodio, tra i tanti, che legittimano la voglia di giustizia, che non è giustizialismo, per tutti quei crimini considerati minori, come furti, scippi, rapine in casa,ma che sono tanti e fastidiosi per i cittadini, non certo per i pochi privilegiati che godono, a spese nostre, di una scorta.
Mi domando quindi con che ragionamento Mattarella continui a trattenere la firma per la legittima difesa, dimostrandosi così ancora una volta presidente di una minoranza di Italiani e in totale distonia con la maggioranza.
Ma mi domando anche perché dovremmo rimettere la scelta sulle dimissioni di chi è eletto dal Popolo ad una simile "giustizia".
E il riferimento al caso Siri è voluto.
Siri non deve dimettersi, costi quel che costi, anche di far saltare il Governo e ritrovarci con una alleanza tra grillini e cattocomunisti.
Contro la quale dare battaglia senza quartiere.
Tanto peggio, tanto meglio.
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1 commento:
Siri NON deve dimettersi per il semplice fatto che trattasi della solita bufala mediatica ordita dai giornali legati alla finanza come il CorServa (vedi articolo di Belpietro su La Verità). E l'intercettazione sbattuta in prima pagina come un mostro, è taroccata e inesistente. Giocano sull'"effetto Cota" (scandalo mutande verdi, poi finito in nulla, ma che servì a sbatterlo fuori dalla Regione Piemonte). Sputtanano, gettano fango e discredito per disattivare dalla sua carica Armando Siri, oltretutto reo di essere nipote di un cardinale assai conservatore e, ai tempi, detestato a sinistra. I Pentastalle giocano sporco.
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