Leggo nella stampa serva, a fianco della salivosa santificazione di Mario Draghi, articoli a mezzo tra il dileggio e la preoccupazione per la scelta del movimento cinque stelle di affidare la partecipazione al futuro governo, al voto sulla piattaforma Rousseau.
La preoccupazione è che la tanto temuta "base" grillina possa respingere l'idea di governare con Salvini e Berlusconi.
Non credo vi sia motivo di credere che la misteriosa piattaforma possa dare un tale esito, non avendo mai mancato di avallare le scelte di Grillo e della sua manovalanza parlamentare.
Credo, invece, che la Lega (ma anche il pci/pds/ds/pd, Forza Italia e Fratelli d'Italia) dovrebbe ascoltare i propri iscritti convocandoli in tanti congressi locali per votare sì o no all'ingresso in una maggioranza con i cattocomunisti.
Una votazione vera, non misteriosa come quella dei grillini, magari fissando una data insospettabile per il diritto di voto (iscritti al 31 dicembre 2020, ad esempio) e su una domanda molto semplice: siete favorevoli alla partecipazione ad un governo Draghi con pci/pds/ds/pd, Forza Italia, Cinque stelle, Leu e frattaglie varie per l'attuazione dell'allegato programma con l'allegata lista dei ministri ?
Credo sarebbe un atto di democrazia e di assunzione di responsabilità da parte di tutti gli iscritti, tacitando anche chi iscritto non è, ma che magari è quello che solleva il maggior polverone contestando le scelte di chi mette la propria faccia e il proprio impegno diretto nella lotta politica.
1 commento:
Ma le consultazioni grilline alla Piattaforma "Russò", hanno lo stesso valore delle elezioni in Uganda. Sinceramente non credo nella democraticità di questi mezzi e di questo genere di consultazioni. Anche perché certe volte, i veri "condottieri" vanno contro i desiderata dei popoli, magari per poter ottenere risultati. Si chiama "effetto polena". Ovvero quei mostri che mettono nelle prue delle navi e che fanno da frangiflutti.
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