Oggi in Germania votano, elezioni importanti perchè, dopo un cancellierato lungo 16 anni Angela Merkel si è ritirata.
L'estrema volatilità del consenso ha portato i sondaggi, il giorno prima del voto, ad indicare il candidato socialdemocratico come il favorito per la maggioranza relativa, seguito dal successore della Merkel cristiano democratico e quindi dalla verde.
Intorno al dieci per cento i liberali e la Destra di Afd, al cinque per cento è data l'estrema sinistra erede del partito comunista della Germania Est.
Lontani i tempi in cui cristiano democratici e socialisti si contendevano il primato con percentuali oltre il 40% ciascuno, la Germania si è italianizzata e non è certo un bene.
Per me è incomprensibile come in tanti possano votare (i sondaggi accreditano il 17%) il partito verde le cui idee, se accolte, comporterebbero un impoverimento generale, più sofferenze, bollette altissime e un futuro fatto di miseria e stenti.
Ma quello è il bello della democrazia, bello che noi non possiamo vedere perchè, a parte lo zuccherino di elezioni locali che ci vengono graziosamente concesse giusto per farci sfogare un po', le mummie nei palazzi del potere cercano ogni scappatoia per impedirci di esprimere un voto che, anche se non risolutivo, cambierebbe sostanzialmente il panorama parlamentare e le maggioranze di governo.
Personalmente, pur non apprezzando la Merkel e la sua politica, sono sempre dell'idea che più il voto è a destra, meglio è.
Quindi i verdi sono meglio dei comunisti, i socialisti meglio dei verdi, i democristiani meglio dei socialisti, i liberali meglio dei democristiani e la Destra meglio dei liberali.
Vedremo domani quali maggioranze potranno realizzarsi in Germania, lo stato più importante e trainante dell'Unione del Male.
Nessun commento:
Posta un commento