Credo sia alquanto superfluo ricordare quanto siano falsi i sostenitori dell'obbligo vaccinale e della repressione delle libertà individuali quando schiamazzano circa presunte violenze dei no green pass.
Mario Giordano, oggi su La Verità, ha scritto un bellissimo articolo circa l'istigazione all'odio e alla violenza da parte dei "buoni", quelli che vogliono accogliere e però mandano Polizia e Carabinieri e invocano addirittura i cannoni di Bava Beccaris per imbavagliare le tue idee e farti processare se non condividi le loro opinioni.
E, inoltre, chi legge i miei commenti è in linea di massima d'accordo con me e chi non lo è può risparmiarsi questa lettura.
In un "paese normale", il servizio pubblico radio televisivo offrirebbe pari spazio alle tesi contrapposte.
In un "paese normale", a dare conto in modo oggettivo delle tesi contrarie al governo non ci sarebbe un solo quotidiano (La Verità).
In un "paese normale" la Destra (parte della) non resterebbe un solo minuto seduta al governo accanto ai cattocomunisti (e mai avrebbe pensato di accettare di far parte di un governo con i cattocomunisti, presieduto dal primo maggiordomo dell'Unione del Male e ispirato dalle consorterie finanziarie e affaristiche straniere).
In un "paese normale" tutti, anche quelli che, come me, hanno preso decisioni differenti, si schiererebbero a favore del diritto di altri cittadini di decidere, liberamente e senza ritorsioni, di non vaccinarsi.
In un "paese normale", non si dovrebbe neppure porsi il problema della fruizione di servizi da parte di quei cittadini che decidono di non vaccinarsi.
In Italia, no.
In Italia ci si preoccupa degli afghani, ci si preoccupa dei clandestini, ma appena è possibile si reprimono gli Italiani, usando droni e cariche della Polizia, querele e magistrati.
Ma quanto sarebbe meglio se ognuno si occupasse dei fatti suoi, si pagasse le sue scelte senza voler sempre coinvolgere gli altri con la scusa di "fare il loro bene" quando "gli altri" sanno molto meglio di un vicino quale sia "il loro bene" ?
Vivi e lascia vivere.
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