Il ventesimo anniversario dell'atto terroristico islamico è ricordato in ogni trasmissione radio televisiva e su tutta la stampa, quindi non è necessario riassumerne i fatti.
E' invece necessario, vista l'abituale manipolazione della Storia operata dai cattocomunisti, puntualizzare alcuni aspetti.
L'azione terrorista fu opera di musulmani, nel nome della religione musulmana e le riprese del tempo mostrarono le espressioni di gioia dei musulmani nel mondo.
Non tutti, vero, forse solo una minoranza, ma espressione del profondo odio, centenario, che è rivolto nei nostri confronti.
La reazione militare fu legittima, giusta ma sin troppo debole, condizionata come fu dalle prediche dell'allora pontefice Giovanni Paolo II e dalla ostilità di importanti alleati come Chirac, allora presidente francese e Schroeder, predecessore socialista della Merkel alla guida della Germania, che portarono Francia e Germania alla neutralità nell'azione contro Saddam Hussein.
Tali resistenze interne obbligarono gli Alleati (massimamente, oltre agli Stati Uniti di George W Bush, il Regno Unito di Blair, l'Italia di Berlusconi e la Spagna di Aznar) ad agire con il freno tirato, sotto lo sguardo critico di una stampa ideologizzata alla ricerca dello scandalo che facesse notizia e senza completare l'opera con gli altri santuari del terrorismo islamico come lo Yemen.
I venti anni di presenza in Afghanistan non sono affatto stati inutili, anzi hanno sicuramente lasciato il germe della libertà negli animi di molti afghani che, però, hanno clamorosamente mancato, loro, non noi !, nel difendere la libertà che noi, non loro !, avevamo portato, cedendo senza combattere all'avanzata dei talebani nonostante la superiorità numerica e in armamento.
Se l'Afghanistan è tornato nelle mani dei talebani, la responsabilità primaria è degli afghani stessi, ma anche della decadenza morale e politica dell'Occidente causata dalla accettazione di costumi depravati e di manipolazioni della Storia come quella che viene proposta dai blm.
Ritirarsi dall'Afghanistan era giusto, come sarebbe giusto ritirarsi da ogni altro scacchiere, ad esempio il Libano, perchè ogni popolo deve essere artefice del proprio destino.
Il compito delle nostre Forza Armate non può che essere quello di garantire la difesa della nostra Nazione, anche nei rifornimenti di materie prime e di intervenire qualora stati sovrani ospitassero centrali terroriste.
Non è quello di combattere battaglie che spettano unicamente alle popolazioni locali o cambiare i governi locali che non agiscano contro i nostri interessi nazionali.
Il modo migliore per onorare le vittime dell'11 settembre 2001 è non arrendersi alla mistificazione storica, quella mistificazione che porta alla rimozione di statue, di simboli, di scritti, di ricordi e di parole che fanno riferimento al nostro glorioso passato.
Una rimozione che ha la stessa natura della distruzione delle statue religiose operata dai talebani in Afghanistan.
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