Il mondo contemporaneo ha una caratteristica fortemente negativa: la velocità.
Che è anche fretta, ansia.
In politica è uguale.
Non si cerca di costruire il risultato del futuro, ma bisogna ricercare l'effimero, oggi.
Pensate solo al parolaio fiorentino che, dato l'annuncio di un qualche cosa (e spesso è una corbelleria, ma lui non capisce) passa alla successiva, credendo che con la fretta si riesca a coprire tutto il male con il quale svolge il suo lavoro.
E pensate alle amministrative dove il Centro Destra, salvo una rinsavimento dell'ultima ora, andrà diviso a Bologna, Roma, Torino e forse Napoli.
Perdendo per la fretta di indicare un candidato non ben meditato.
E per la fretta di costruire un qualcosa che ha bisogno di tempo per sedimentarsi nella coscienza del Popolo, come una Destra tradizionalista, contro le tasse, per la legge e l'ordine, contro le derive morali, contro l'immigrazione, per la Sovranità e l'Identità.
Un candidato frutto della alleanza tra Lega e Fratelli d'Italia è il primo passo verso questa Destra che si propone nettamente come unica alternativa alla sinistra storica del pci/pds/ds/pd, tutta tasse e internazionalismo mascherato da europa e da accoglienza di immigrati e quel movimento grillino destinato a frazionarsi con il rientro di tutti alla loro casa di appartenenza.
Quindi bene ai candidati, anche se destinati a perdere, a Roma e nelle altre città, perchè questo è solo il primo passo.
Nel 1964, negli Stati Uniti, Barry Goldwater subì una cocente sconfitta, ma dal suo sacrificio nel 1980 è arrivato Ronald Reagan e, a seguire, la fine dell'URSS.
E che dire del Fronte Nazionale, oggi primo partito di Francia, la cui lunga marcia lo ha portato ai fasti odierni ?
Quindi apprezziamo e sosteniamo lo sforzo che Giorgia Meloni e Matteo Salvini stanno facendo per ricostruire anche in Italia una Destra che sia al livello del Fronte Nazionale e degli altri partiti "razzisti, xenofobi, omofobi, sessisti, etc." dell'Europa, senza peraltro rinunciare a correre e concorrere per vincere, cogliendo ogni occasione propizia per anticipare quello che, inevitabilmente, sarà il risultato premiante finale.
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