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06 luglio 2024

La sinistra tra malafede e ignoranza

I socialisti inglesi hanno vinto le elezioni ed è un tripudio da parte dei cattocomunisti italici.

Quello che loro e le loro veline di stampa, radio e televisioni non dicono è che il Labour ha vinto con il 33% dei voti espressi, solo un punto in più del 2019 e con la stessa percentuale ottenuta al primo turno francese dal Rassemblement National cui, però, i cattocomunisti italici, al seguito dei loro simili francesi, negano la legittimità a governare (N.B.: alle ultime europee la Coalizione di Centro Destra ha ottenuto il 48% dei voti in aumento del 2% sulle politiche del 2022).

Di più.

I voti ottenuti dai laburisti sono mezzo milione in meno di quelli ottenuti nel 2019.

La sommatoria dei voti e delle percentuali dei Conservatori e del Reform Party di Nigel Farage supera abbondantemente (38% e 11 milioni di voti) quelli dei laburisti.

Il Reform Party è arrivato terzo, davanti ai liberaldemocratici che però hanno ottenuto dieci volte i seggi del partito di Farage.

In termini di seggi i laburisti hanno avuto, con il 33% dei voti espressi, il 63% dei seggi (412 su 650)

Immaginiamo solo cosa sarebbe accaduto, quante urla e manifestazioni, scioperi ed editoriali sul Fascismo di ritorno se da noi il Centro Destra, con il 33% dei voti avesse ottenuto il 63% dei seggi.

Eppure nel Regno Unito, nessuno ha gridato allo scandalo, nessuno delegittima la vittoria socialista, nessuno si mette a fare astrusi calcoli riproporzionando i voti ottenuti alla percentuale degli elettori (60% contro il 67% del 2019), asserendo che solo il 19% degli Inglesi ha votato per i laburisti.

Al contrario sia Sunak che Farage hanno riconosciuto l'esito del voto, senza alcuna acrimonia.

Dal canto suo Starmer, il nuovo Primo Ministro, ha già composto il suo governo ed annunciato i primi due provvedimenti: fine della ricollocazione in Ruanda dei clandestini e aumento delle tasse.

Così chi non ha votato perchè scontento dei Conservatori e chi ha votato laburista, subisce subito la prima tosata.

Le differenze con l'Italia (e con la Francia dove stanno già organizzando manifestazioni di piazza qualora dovesse vincere la Destra) sono abissali, esattamente come quelle tra chi ha da tempo metabolizzato il significato di "democrazia" e chi ancora non ha trovato la parola sul dizionario per, almeno, cercare di leggerne la definizione.

Ed emerge così quel mix tra malafede (dei capi popolo) e ignoranza (di chi li segue) che è il tratto distintivo della sinistra in Italia (e in Francia).

Qui da noi, Schlein e compagni si oppongono a tutto ciò che ha reso il Regno Unito una grande Nazione, a cominciare da un sistema elettorale e di premierato che possa garantire una stabile maggioranza di governo in grado di mettere in pratica il programma votato dagli elettori, senza subire sgambetti da altre istituzioni, burocrati o magistrati.

E' la ragione per cui la Meloni ha definito la riforma del premierato "la madre di tutte le riforme".

E' la ragione per cui i cattocomunisti vi si oppongono strenuamente.

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