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No alla deriva

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16 luglio 2024

Una pallottola spuntata

Il livello morale, prima ancora che civile e politico, della sinistra e dei suoi aedi, si vede nelle reazioni all'attentato a Trump.

Non sono arrabbiati per l'attentato, perchè un tizio, pazzo o invasato che fosse, abbia sparato a Trump, ma perchè, mancandolo, gli ha fornito un formidabile assist, meglio di tutti i milioni di dollari spesi negli inserti pubblicitari.

I patetici e squallidi tentativi di gettare ombre e dubbi sull'attentato e la sua origine, come quello di imputare a Trump l'aver acceso gli animi quando è sotto gli occhi di tutti che ovunque, non solo negli Stati Uniti, ma anche in Italia, in Francia nell'unione europea, ad aizzare all'odio, alle barricate, all'esclusione della Destra sono gli antifa, le sinistre di ogni ordine e grado, gli immigrazionisti e i difensori dei cosiddetti diritti civili.

Non possiamo sapere se a novembre Trump si riprenderà la Casa Bianca.

Ci sono ancora troppi mesi davanti, durante i quali potrebbe accadere qualunque cosa.

Zelensky, il cocco della sinistra mondiale, ha sospeso, ad esempio, le elezioni presidenziali e governa in prorogatio "causa guerra".

Le toghe rosse ci sono ovunque nel mondo (veggasi, senza contare i quasi tre mesi di domiciliari a Toti, i processi a Trump e le indagini sulla Le Pen) e pallottole, anche non spuntate (veggasi il premier Slovacco Fico) volano con troppa frequenza.

A tre mesi e mezzo, poco più dei cento giorni (che poi erano un po' di più) di Napoleone, dal voto di novembre può accadere qualunque cosa, anche una riedizione del covid che tanta fortuna portò a Biden nel 2020,

Ma allo stato sembrano affievolirsi i tentativi di sostituire in corsa Biden, nella convinzione che, chiunque si candidasse, rischierebbe un bagno elettorale e, quindi, tanto vale imputare tutto alla senescenza dell'attuale inquilino della Casa Bianca, senza bruciare altri nomi.

Trump sbaglierebbe a sedersi sugli allori ma, al contrario, dovrebbe partire dalla Convention di Milwakee per caricare di energia la sua campagna elettorale, senza edulcorare i suoi discorsi, perchè nel momento in cui si adeguasse alle paludate liturgie dei vecchi parrucconi democratici, perderebbe il consenso dello zoccolo duro dei suoi elettori, probabilmente senza conquistare i pavidi moderati border line.

E di un Trump aggressivo abbiamo bisogno anche in Europa dove sta per consumarsi l'ennesimo, indecente scambio tra socialisti e popolari per conservarsi le poltrone, anche a costo di promuovere politiche che distuggerebbero quel poco che resta della Gloria, dell'Onore e della Dignità dei Popoli e delle Nazioni europee.


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