Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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No alla deriva

No alla deriva
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04 luglio 2024

Il bene comune

Da Mattarella via via scorrendo per tutti gli altri capi e capetti della sinistra del nuovo fronte popolare, inclusi i rientranti Renzi e Calenda, fino all'agit prop in rete o nei pranzi con amici che non capisce ma si adegua a tutto, è un gran parlare, un riempirsi la bocca di "bene comune".

Ma questo "bene comune" non si sa cosa sia, perchè appena si arriva al dunque constatiamo che i vessilliferi del fronte popolare cattocomunista blaterano essenzialmente di antisemitismo, antifascismo, saluti romani.

Poi si oppongono strenuamente a tutte le riforme che porterebbero l'Italia ad un efficientamento delle proprie strutture, a cominciare dalle regioni che con una autonomia (se non con un sistema federale) sarebbero costrette ad affidarsi ad amministratori capaci di far rendere le ricchezze che ognuna delle nostre regioni ha, valorizzando le sue caratteristiche peculiari, invece di eleggere cacicchi che si adagiano sull'assistenzialismo ed i trasferimenti di fondi da Roma.

Si oppongono al premierato, non parliamo del presidenzialismo, non si sa bene perchè, visto che blaterano solo di "democrazia" senza conoscerne il significato.

Si oppongono alla riforma della giustizia, preferendo mantenere un sistema che tiene agli arresti domiciliari un semplice indagato come il Presidente della Liguria Toti che non è certo accusato di omicidio, ma lascia libero, anche alla vigilia della sentenza definitiva, un soggetto sul quale si addensano sospetti di omicidio, confermati dalla sentenza, dandogli l'opportunità di rendersi irreperibile.

Pretendono più soldi per la sanità pubblica (un Moloch che divora risorse) quando già sono stanziati più miliardi di ogni altro periodo, ma non forniscono indicazioni sulle coperture finanziarie.

Pretendono di cambiare il modello di sviluppo per fantomatiche esigenze ambientali, ma non dicono come dovremmo pagare i costi enormi di tale (inutile e non sentito) cambiamento.

Poi si esaltano per alleanze contro natura, fondate solo sull'odio, senza un programma, senza un progetto, senza una prospettiva di governo, solo per appplaudire perchè si sono "fermati i fascisti".

Perchè poi, alla fine, il "bene comune", dei cattocomunisti si identifica con la conservazione delle loro posizioni di potere che è un unico con le loro retribuzioni.

Guardate i cinque stelle che, dopo essere stati nel 2019 determinanti per l'elezione della Von der Leyen e della sua disastrosa commissione, oggi, rifiutati dai liberali e probabilmente da altri gruppi, sono andati a bussare alla porta del gruppo di estrema sinistra che comprende la Salis e la Rachete, cioè una che è sotto processo con accuse gravissime per reati contro la persona ed è già stata condannata per reati contro la proprietà e un'altra che si è resa protagonista di una azione violenta in mare contro una nostra motovedetta, poi graziata per il soccorso delle toghe rosse.

Guardate Renzi e Calenda, vessilliferi del centro, del terzo polo.

Dopo aver preso una solenne batosta e avendo finalmente compreso che l'unico centro in Italia è rappresentato da Forza Italia, stano bussando alla porta del pd per rientravi con la coda tra le gambe, salvo poi, una volta riassestatasi, ricominciare a fare la fronda a chiunque ne sia il segretario.

Il bene comune per i cattocomunisti è, in realtà, un danno permanente per tutti noi, per i cittadini che lavorano, che aspirano ad una giustizia che li protegga da ladri, rapinatori e assassini, che vorrebbero un governo forte che difenda gli interessi nazionali in tutte le sedi, amministratori locali che non si occupino di Zaki o di politica estera, ma di riparare e tenere pulite le strade, valorizzare le risorse locali, garantire la salvaguardia di una Tradizione.

Certamente ci sono quelli che, con la bava alla bocca, urlano contro Israele e poi additano altri come antisemiti, quelli cresciuti a pasta asciutta antifascista salvo poi applaudire confinamenti ed esclusioni dal lavoro e dallo stipendio per chi non si adegua alle scelte imposte dalle consorterie farmaceutiche globali, quelli che si fanno prendere dalle convulsioni per un saluto romano, ma inneggiano abitualmente ad un terrorista assassino come Guevara, mostrando il saluto comunista.

Ci sono e, purtroppo, rappresentano una grandissima palla al piede per tutta la nostra Civiltà e la nostra Società.

Ma prendere conoscenza che ci sono, significa anche dare loro la rilevanza che meritano, non scendere al loro livello, non dare spiegazioni e non piegarsi alle loro pretese di rendere omaggio alla loro liturgia antifascista.


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