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No alla deriva

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30 luglio 2024

L'abominevole centro

Dopo tante chiacchiere, congiure, notizie false e/o manipolate, spiate dal buco della serratura, persecuzioni giudiziarie, conta sempre l'orientamento reale degli Elettori.

Il voto per le europee, l'unico che, pur con il correttivo limitato dello sbarramento al 4%, fornisce una reale consistenza del peso delle varie forze politiche, ha dato il via a un processo di giro dei bussolotti.

Accordi e separazioni, scissioni dell'atomo e ritorni con il cappello in mano, confluenze e isterici scambi di insulti via social, stanno caratterizzando il dopo elezioni.

La sinistra sa di doversi mettere tutta insieme per poter sperare di vincere e riprendersi quel poco di potere che ha perso con le elezioni del 2022 (poco perchè il Centro Destra non ha proceduto ad un autentico spoil system come avrebbe potuto e dovuto) e forse non basta ed ecco che vengono inviati segnali a Forza Italia perchè rompa con il resto del Centro Destra.

Potrebbe non bastare perchè, come ho esposto ieri, noi Elettori, almeno di Centro Destra, non abbiamo l'anello al naso e ragioniamo con la nostra testa e se Forza Italia andasse con la sinistra, anche solo in un eventuale secondo turno o con accordi post voto, probabilmente verrebbe abbandonata da gran parte del suo elettorato, come accadde alla dc ed agli altri partiti i cui dirigenti corsero ad accucciarsi ai piedi del pci.

Lo stesso discorso vale per quelli che hanno cercato di presentarsi, provenendo da sinistra, come il centro di un inesistente terzo polo.

I litigi interni sono certamente conseguenza di una incompatibilità di carattere tra chi pensa di essere il numero uno sempre e comunque, ma sono anche il frutto del fallimento del progetto elettorale che ha registrato pochi voti e non stabili.

Il problema del centro è che non esiste, perché è composto solo dalla sinistra della destra e dalla destra della sinistra, non ha anima popolare ed identitaria perché è richiamato solo da personaggi in cerca di poltrona che sbarellano da una parte o dall'altra cercando di fiutare il vento e di prendere l'onda crescente, senza alcun progetto ideale.

Purtroppo il mondo è pieno di simili personaggi come abbiamo visto in Francia dove il cosiddetto centro si è prestato a sostenere l'estrema sinistra e come vedemmo già nel 1969 quando alle elezioni presidenziali in Cile il democristiano Tomic, arrivato solo terzo, invece di sostenere Alessandri, che già aveva ricoperto il ruolo, gli preferì il socialista Allende.

E come sia andata a finire è Storia.

L'unico accordo che io mi sentirei di ipotizzare teoricamente con la sinistra sarebbe quello di non accordare salvagenti (cioè posti in lista) ai cosiddetti centristi, per lasciarli definitivamente, tutti fuori dal parlamento.

Ma dei cattocomunisti non ci si può certo fidare, neppure per fare accordi che tornerebbero utili anche a loro.

Allora non si può che auspicare una presa di coscienza da parte degli Elettori che scelgano non le mezze figure, non il grigio, ma il rosso o il nero, gli originali, senza curiali compromessi.

I centristi qualche voto lo prenderanno sempre, da parenti e sodali vari, ma non avendo un progetto ideale, non possono fare altro che discutere sui temi proposti da altri, dimostrando tutta la loro inconsistenza.

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