Quello che si paventava si sta realizzando.
Il polverone mediatico che è stato sollevato a seguito dell’omicidio dell’Ispettore Capo Raciti, viene sfruttato dalla sinistra per stornare l’attenzione dalla sua politica devastante e antitaliana.
Infatti nei telegiornali e sulla stampa di ieri il grande spazio dedicato al fatto di Catania ha portato nelle pagine interne una significativa presa di posizione degli Ambasciatori di ben sei nazioni Alleate e impegnate in Afghanistan: Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada, Australia, Olanda e Romania, che hanno invitato l’Italia a non far mancare il suo contributo alla lotta al terrorismo, evidentemente sospettosi sulla tenuta della sinistra.
Ma non si può ignorare il tambureggiamento mediatico e non si possono ignorare le retoriche prese di posizioni di una sinistra che sta dimostrando di non voler risolvere il problema dell’ordine pubblico negli stadi, perché non è un problema del calcio e, invece, la sinistra cerca di circoscrivere tutto a quel calcio sul quale non riesce a mettere le sue avide mani.
Pensare che con provvedimenti unicamente di carattere repressivo e circoscritti al fenomeno ultras, pensare che sospendere i campionati (con gravi danni economici alle società e di immagine per tutto il nostro movimento sportivo), pensare di far giocare le partite a porte chiuse, significhi risolvere il problema, vuol solo dire che la sinistra sta adottando il famoso “facite ammuina” della Regia Marina Borbonica:
Art.27. "Facite Ammuina". 'All'ordine Facite Ammuina: tutti chilli che stanno a prora vann' a poppa e chilli che stann' a poppa vann' a prora: chilli che stann' a dritta vann' a sinistra e chilli che stanno a sinistra vann' a dritta: tutti chilli che stanno abbascio vann' ncoppa e chilli che stanno ncoppa vann' bascio passann' tutti p'o stesso pertuso: chi nun tiene nient' a ffà, s' aremeni a 'cca e a 'll à".
N. B. : da usare in occasione di visite a bordo delle Alte Autorità del Regno.
(dal Regolamento della Real Marina del Regno delle due Sicilie del 1841).
La violenza negli stadi non è altro che il frutto di una politica (di sinistra) incentrata sulla demolizione dell’Autorità, della Gerarchia, del rispetto delle Regole, dell'Onore e del rigore Morale.
E’ il frutto avvelenato di anni in cui si sono tollerate violenze contro le Forze dell’Ordine, in cui non si sono repressi i movimenti ribellistici che manifestavano in piazza con caschi, passamontagna, estintori e barriere per impedire alla Polizia di controllare e disperdere le manifestazioni che devastavano le città.
E’ il frutto per chi giustificava le occupazioni di stabili violando la proprietà privata, per chi propugna provvedimenti di libertà per i criminali, per chi sostiene quanti violano la libertà altrui impedendo accessi e bloccando il traffico nel nome di manifestazioni contrarie a liberare un paese dalla tirannia.
E’ il frutto voluto da chi eleva ad eroi delinquenti come Guevara.
E’ la conseguenza, ampiamente annunciata, ma ostentatamente ignorata, di messaggi che disgregano i Valori fondanti di una società civile.
E’ la conseguenza di chi intende perseguire la normalizzazione forzata delle idee, proibendole, e di chi vuole imporre la normalizzazione forzata dell’anormalità sessuale, dandole dignità di legge.
E allora ci si meraviglia che chi si ritiene penalizzato, non avendo un retroterra culturale nel quale gli hanno insegnato quei Valori oggi calpesti e derisi, reagisca usando gli stessi metodi che vede ampiamente esaltati in televisione ?
Non c’è differenza tra chi lancia un estintore contro una jeep dei Carabinieri e chi lancia una bomba carta contro un Poliziotto.
E il secondo è figlio della mancata repressione del primo e, soprattutto, dell’esaltazione che ne è stata fatta.
Allora si smetta di fare l’ipocrita processo al calcio, perché non è il calcio criminale, ma chi, per propri fini, ha coltivato la violenza come strumento di lotta politica, chi ha frantumato quella barriera morale che separa i comportamenti bestiali da quelli degli Uomini civili.
Assumere provvedimenti (inutilmente punitivi verso un movimento sportivo che vanta milioni di appassionati e pochi delinquenti) circoscritti al calcio significa non voler vedere che il problema è insito nei messaggi politici di una certa parte che, infatti, non prevede la punizione degli analoghi comportamenti che vengono/venissero tenuti in occasione di manifestazioni politiche.
Ma da una sinistra che con il ddl Mastella non vede l’ora di reprimere la libertà di pensiero e che ha bisogno di distogliere l’attenzione dai suoi provvedimenti fiscali e in politica estera, non ci si può aspettare altro che fumo: facite ammuina !
Entra ne
Il polverone mediatico che è stato sollevato a seguito dell’omicidio dell’Ispettore Capo Raciti, viene sfruttato dalla sinistra per stornare l’attenzione dalla sua politica devastante e antitaliana.
Infatti nei telegiornali e sulla stampa di ieri il grande spazio dedicato al fatto di Catania ha portato nelle pagine interne una significativa presa di posizione degli Ambasciatori di ben sei nazioni Alleate e impegnate in Afghanistan: Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada, Australia, Olanda e Romania, che hanno invitato l’Italia a non far mancare il suo contributo alla lotta al terrorismo, evidentemente sospettosi sulla tenuta della sinistra.
Ma non si può ignorare il tambureggiamento mediatico e non si possono ignorare le retoriche prese di posizioni di una sinistra che sta dimostrando di non voler risolvere il problema dell’ordine pubblico negli stadi, perché non è un problema del calcio e, invece, la sinistra cerca di circoscrivere tutto a quel calcio sul quale non riesce a mettere le sue avide mani.
Pensare che con provvedimenti unicamente di carattere repressivo e circoscritti al fenomeno ultras, pensare che sospendere i campionati (con gravi danni economici alle società e di immagine per tutto il nostro movimento sportivo), pensare di far giocare le partite a porte chiuse, significhi risolvere il problema, vuol solo dire che la sinistra sta adottando il famoso “facite ammuina” della Regia Marina Borbonica:
Art.27. "Facite Ammuina". 'All'ordine Facite Ammuina: tutti chilli che stanno a prora vann' a poppa e chilli che stann' a poppa vann' a prora: chilli che stann' a dritta vann' a sinistra e chilli che stanno a sinistra vann' a dritta: tutti chilli che stanno abbascio vann' ncoppa e chilli che stanno ncoppa vann' bascio passann' tutti p'o stesso pertuso: chi nun tiene nient' a ffà, s' aremeni a 'cca e a 'll à".
N. B. : da usare in occasione di visite a bordo delle Alte Autorità del Regno.
(dal Regolamento della Real Marina del Regno delle due Sicilie del 1841).
La violenza negli stadi non è altro che il frutto di una politica (di sinistra) incentrata sulla demolizione dell’Autorità, della Gerarchia, del rispetto delle Regole, dell'Onore e del rigore Morale.
E’ il frutto avvelenato di anni in cui si sono tollerate violenze contro le Forze dell’Ordine, in cui non si sono repressi i movimenti ribellistici che manifestavano in piazza con caschi, passamontagna, estintori e barriere per impedire alla Polizia di controllare e disperdere le manifestazioni che devastavano le città.
E’ il frutto per chi giustificava le occupazioni di stabili violando la proprietà privata, per chi propugna provvedimenti di libertà per i criminali, per chi sostiene quanti violano la libertà altrui impedendo accessi e bloccando il traffico nel nome di manifestazioni contrarie a liberare un paese dalla tirannia.
E’ il frutto voluto da chi eleva ad eroi delinquenti come Guevara.
E’ la conseguenza, ampiamente annunciata, ma ostentatamente ignorata, di messaggi che disgregano i Valori fondanti di una società civile.
E’ la conseguenza di chi intende perseguire la normalizzazione forzata delle idee, proibendole, e di chi vuole imporre la normalizzazione forzata dell’anormalità sessuale, dandole dignità di legge.
E allora ci si meraviglia che chi si ritiene penalizzato, non avendo un retroterra culturale nel quale gli hanno insegnato quei Valori oggi calpesti e derisi, reagisca usando gli stessi metodi che vede ampiamente esaltati in televisione ?
Non c’è differenza tra chi lancia un estintore contro una jeep dei Carabinieri e chi lancia una bomba carta contro un Poliziotto.
E il secondo è figlio della mancata repressione del primo e, soprattutto, dell’esaltazione che ne è stata fatta.
Allora si smetta di fare l’ipocrita processo al calcio, perché non è il calcio criminale, ma chi, per propri fini, ha coltivato la violenza come strumento di lotta politica, chi ha frantumato quella barriera morale che separa i comportamenti bestiali da quelli degli Uomini civili.
Assumere provvedimenti (inutilmente punitivi verso un movimento sportivo che vanta milioni di appassionati e pochi delinquenti) circoscritti al calcio significa non voler vedere che il problema è insito nei messaggi politici di una certa parte che, infatti, non prevede la punizione degli analoghi comportamenti che vengono/venissero tenuti in occasione di manifestazioni politiche.
Ma da una sinistra che con il ddl Mastella non vede l’ora di reprimere la libertà di pensiero e che ha bisogno di distogliere l’attenzione dai suoi provvedimenti fiscali e in politica estera, non ci si può aspettare altro che fumo: facite ammuina !
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8 commenti:
Caro Mons,
ho fatto anche io, senza saperlo, la stessa associazione con Giuliani..Condivido in tutto!
Mons: e' vero, ma qui si deve riflettere sulla natura stessa della nostra societa' e soprattutto sul significato corrente della parola "liberta'" in tutta la civilta' occidentale. Il dare a questo governo l'occasione per reprimere mi pare comunque una pessima idea.
P.S.
ho cambiata mail. Poi ti scrivo dai nuovi indirizzi e faccio i cambiamenti alla lista.
Ciò che dici è giusto. Ma il calcio ha le sue colpe. Tante. Troppe.
il mio commento a quanto accaduto a Catania: clicca e leggi
Credo, Simone, che la colpa più grave del calcio sia essere lo sport più amato dagli italiani e non essere terra di conquista per la sinistra.
Poi che ci siano degli eccessi non è una novità.
Ma è colpevole circoscrivere al calcio i provvedimenti repressivi perchè, nonostante Socioweb sostenga il contrario, non c'è differenza tra il lanciare un estintore a un Carabineire e sprangare un Poliziotto. Anzi, se i complici del primo avessero subito una dura repressione ogniqualvolta occupavano le piazze violentando le nostre città, non staremmo oggi a piangere un Ispettore Capo caduto per mano di un gruppo di esagitati.
Il pericolo, concreto visto il ddl Mastella, è che la sinistra ne approfitti non solo per stornare l'attenzione da tasse e politica estera, ma per togliere a tutti noi un altro po' di libertà.
assolutamente d'accordo su tutta la linea!
Anch'io caro Mons, come te e Lontana, ho scritto un post sull'accostamento del balordo di Catania e l'altro balordo di Genova assurto all'onore del Senato italiano...
Il mio è un post nauseante... la stessa nausea che provo nel pensare al Senato della Repubblica, infangato da chi onora i balordi piuttosto che i militari che sono stati mandati a difendere le istituzioni volute e accettate democraticamente...
Ciao
Clap clap clap
Aggiungi l'editto di Sofia nei confronti di Zamparini che ha osato dire che il ministro dello Sport è incompetente per quanto riguarda il problema degli ultrà e non ha potuto partecipare al salotto di Vespa perchè cacciato dal medesimo, su richiesta del ministro (rigidamente minuscolo) , e capirai che i decreti sul calcio hanno l'unico scopo di instaurare un controllo politico anche lì. Ma è da calciopoli che si gira in questa direzione. Mi domando anche quanto di calciopoli sia una "fabbricazione", per usare un gergo alla Guzzanti, politica.
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