Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

Web blacknights1.blogspot.com
penadimorte.blogspot.com svulazen.blogspot.com
Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

05 febbraio 2007

Criminale non è il calcio

Quello che si paventava si sta realizzando.
Il polverone mediatico che è stato sollevato a seguito dell’omicidio dell’Ispettore Capo Raciti, viene sfruttato dalla sinistra per stornare l’attenzione dalla sua politica devastante e antitaliana.
Infatti nei telegiornali e sulla stampa di ieri il grande spazio dedicato al fatto di Catania ha portato nelle pagine interne una significativa presa di posizione degli Ambasciatori di ben sei nazioni Alleate e impegnate in Afghanistan: Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada, Australia, Olanda e Romania, che hanno invitato l’Italia a non far mancare il suo contributo alla lotta al terrorismo, evidentemente sospettosi sulla tenuta della sinistra.
Ma non si può ignorare il tambureggiamento mediatico e non si possono ignorare le retoriche prese di posizioni di una sinistra che sta dimostrando di non voler risolvere il problema dell’ordine pubblico negli stadi, perché non è un problema del calcio e, invece, la sinistra cerca di circoscrivere tutto a quel calcio sul quale non riesce a mettere le sue avide mani.
Pensare che con provvedimenti unicamente di carattere repressivo e circoscritti al fenomeno ultras, pensare che sospendere i campionati (con gravi danni economici alle società e di immagine per tutto il nostro movimento sportivo), pensare di far giocare le partite a porte chiuse, significhi risolvere il problema, vuol solo dire che la sinistra sta adottando il famoso “facite ammuina” della Regia Marina Borbonica:
Art.27. "Facite Ammuina". 'All'ordine Facite Ammuina: tutti chilli che stanno a prora vann' a poppa e chilli che stann' a poppa vann' a prora: chilli che stann' a dritta vann' a sinistra e chilli che stanno a sinistra vann' a dritta: tutti chilli che stanno abbascio vann' ncoppa e chilli che stanno ncoppa vann' bascio passann' tutti p'o stesso pertuso: chi nun tiene nient' a ffà, s' aremeni a 'cca e a 'll à".
N. B. : da usare in occasione di visite a bordo delle Alte Autorità del Regno.
(dal Regolamento della Real Marina del Regno delle due Sicilie del 1841).

La violenza negli stadi non è altro che il frutto di una politica (di sinistra) incentrata sulla demolizione dell’Autorità, della Gerarchia, del rispetto delle Regole, dell'Onore e del rigore Morale.
E’ il frutto avvelenato di anni in cui si sono tollerate violenze contro le Forze dell’Ordine, in cui non si sono repressi i movimenti ribellistici che manifestavano in piazza con caschi, passamontagna, estintori e barriere per impedire alla Polizia di controllare e disperdere le manifestazioni che devastavano le città.
E’ il frutto per chi giustificava le occupazioni di stabili violando la proprietà privata, per chi propugna provvedimenti di libertà per i criminali, per chi sostiene quanti violano la libertà altrui impedendo accessi e bloccando il traffico nel nome di manifestazioni contrarie a liberare un paese dalla tirannia.
E’ il frutto voluto da chi eleva ad eroi delinquenti come Guevara.
E’ la conseguenza, ampiamente annunciata, ma ostentatamente ignorata, di messaggi che disgregano i Valori fondanti di una società civile.
E’ la conseguenza di chi intende perseguire la normalizzazione forzata delle idee, proibendole, e di chi vuole imporre la normalizzazione forzata dell’anormalità sessuale, dandole dignità di legge.
E allora ci si meraviglia che chi si ritiene penalizzato, non avendo un retroterra culturale nel quale gli hanno insegnato quei Valori oggi calpesti e derisi, reagisca usando gli stessi metodi che vede ampiamente esaltati in televisione ?
Non c’è differenza tra chi lancia un estintore contro una jeep dei Carabinieri e chi lancia una bomba carta contro un Poliziotto.
E il secondo è figlio della mancata repressione del primo e, soprattutto, dell’esaltazione che ne è stata fatta.
Allora si smetta di fare l’ipocrita processo al calcio, perché non è il calcio criminale, ma chi, per propri fini, ha coltivato la violenza come strumento di lotta politica, chi ha frantumato quella barriera morale che separa i comportamenti bestiali da quelli degli Uomini civili.
Assumere provvedimenti (inutilmente punitivi verso un movimento sportivo che vanta milioni di appassionati e pochi delinquenti) circoscritti al calcio significa non voler vedere che il problema è insito nei messaggi politici di una certa parte che, infatti, non prevede la punizione degli analoghi comportamenti che vengono/venissero tenuti in occasione di manifestazioni politiche.
Ma da una sinistra che con il ddl Mastella non vede l’ora di reprimere la libertà di pensiero e che ha bisogno di distogliere l’attenzione dai suoi provvedimenti fiscali e in politica estera, non ci si può aspettare altro che fumo: facite ammuina !

Entra ne

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Mons,
ho fatto anche io, senza saperlo, la stessa associazione con Giuliani..Condivido in tutto!

Lo PseudoSauro ha detto...

Mons: e' vero, ma qui si deve riflettere sulla natura stessa della nostra societa' e soprattutto sul significato corrente della parola "liberta'" in tutta la civilta' occidentale. Il dare a questo governo l'occasione per reprimere mi pare comunque una pessima idea.

P.S.
ho cambiata mail. Poi ti scrivo dai nuovi indirizzi e faccio i cambiamenti alla lista.

Simo ha detto...

Ciò che dici è giusto. Ma il calcio ha le sue colpe. Tante. Troppe.

Con-tatto! ha detto...

il mio commento a quanto accaduto a Catania: clicca e leggi

Massimo ha detto...

Credo, Simone, che la colpa più grave del calcio sia essere lo sport più amato dagli italiani e non essere terra di conquista per la sinistra.
Poi che ci siano degli eccessi non è una novità.
Ma è colpevole circoscrivere al calcio i provvedimenti repressivi perchè, nonostante Socioweb sostenga il contrario, non c'è differenza tra il lanciare un estintore a un Carabineire e sprangare un Poliziotto. Anzi, se i complici del primo avessero subito una dura repressione ogniqualvolta occupavano le piazze violentando le nostre città, non staremmo oggi a piangere un Ispettore Capo caduto per mano di un gruppo di esagitati.
Il pericolo, concreto visto il ddl Mastella, è che la sinistra ne approfitti non solo per stornare l'attenzione da tasse e politica estera, ma per togliere a tutti noi un altro po' di libertà.

Anonimo ha detto...

assolutamente d'accordo su tutta la linea!

Le Barricate ha detto...

Anch'io caro Mons, come te e Lontana, ho scritto un post sull'accostamento del balordo di Catania e l'altro balordo di Genova assurto all'onore del Senato italiano...
Il mio è un post nauseante... la stessa nausea che provo nel pensare al Senato della Repubblica, infangato da chi onora i balordi piuttosto che i militari che sono stati mandati a difendere le istituzioni volute e accettate democraticamente...
Ciao

Anonimo ha detto...

Clap clap clap
Aggiungi l'editto di Sofia nei confronti di Zamparini che ha osato dire che il ministro dello Sport è incompetente per quanto riguarda il problema degli ultrà e non ha potuto partecipare al salotto di Vespa perchè cacciato dal medesimo, su richiesta del ministro (rigidamente minuscolo) , e capirai che i decreti sul calcio hanno l'unico scopo di instaurare un controllo politico anche lì. Ma è da calciopoli che si gira in questa direzione. Mi domando anche quanto di calciopoli sia una "fabbricazione", per usare un gergo alla Guzzanti, politica.