Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

Web blacknights1.blogspot.com
penadimorte.blogspot.com svulazen.blogspot.com
Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

13 febbraio 2008

Sbagliato negare visibilità ai simboli

E’ sorprendente come il Centro Destra stia offrendo ai comunisti di osservanza veltroniana ripetuti assist per sfuggire alla meritata batosta elettorale.
I sondaggi al momento dell’abbattimento di Prodi erano chiari: il Centro Destra marciava oltre il 55% dei voti e la maggioranza degli Italiani voleva il ritorno del Presidente Berlusconi a Palazzo Chigi per riprendere il filo del discorso interrotto il 10 aprile 2006.
Lo scioglimento del parlamento, dopo la manfrina di Marini, consentiva di andare al voto con una buona legge elettorale che avrebbe garantito una solida maggioranza e ampia rappresentatività, lasciando agli elettori il compito di “scremare”.
Un simbolo di Coalizione, il Popolo della Libertà, e i simboli di tutti i partiti e movimenti affiliati da un unico obiettivo: cacciare la sinistra all’opposizione, possibilmente per qualche decennio.
Poi se qualche partito o movimento non avesse ottenuto il 2% dei voti (il 3% su base regionale per il senato) non avrebbe avuto rappresentanza, ma i suoi voti avrebbero comunque aiutato il Presidente Berlusconi a reinsediarsi da Premier.
Purtroppo questo percorso lineare è stato stravolto da una folle rincorsa alla “novità” e, probabilmente, anche da meschine invidiuzze di qualcuno.
Il Presidente Berlusconi ha visto l’occasione per realizzare il vagheggiato partito unico che avrebbe avuto un senso con un altro sistema elettorale, mentre Fini, con l’ennesima capriola, ha tagliato un altro, forse l’ultimo, legame con le sue radici e non gli è parso vero, avendo ormai perso identità e senso di appartenenza, annegare nella melassa del partito popolare europeo.
La consapevolezza di fare un errore ha probabilmente fatto capolino nei consiglieri del Presidente Berlusconi che, infatti, ha opportunamente impostato una valido apparentamento con la Lega Nord che mantiene simbolo e identità, essendo portatrice di valori riconosciuti ancorché delimitati in un territorio specifico.
Ma hanno ragione anche Casini e Storace quando rivendicano al proprio partito radici, identità e valori peculiari che meritano il riconoscimento concreto con la presenza del proprio simbolo che rappresenta una storia politica che non deve essere cancellata con la collettivizzazione forzata.
Perché il rischio che si corre è che una politica già grigia di suo, divenga ancora più grigia con la massificazione indotta dalla rinuncia a ideali e valori di cui i simboli rappresentano le carte di identità, di immediato riconoscimento.
Solo chi ha abiurato alla propria storia, chi non ha passato, chi non ha ideali, chi non ha valori, può, a cuor leggero – magari senza neppure un congresso … - rinunciare al proprio simbolo.
Ma chi non ha passato o disconosce la sua storia e le sue radici, cosa può offrire per il futuro ?
Soprattutto, quale affidabilità può offrire a chi gli chiede un impegno coerente basato su ideali e valori precisi ?
Chi garantisce che quella stessa persona che, in modo solipsistico e frettoloso mette in soffitta un simbolo (dopo aver ripetutamente cambiato opinione anche su questioni rilevanti) un domani non abbandonerà anche la nuova casa e i suoi elettori ?
E già qualche segno di massificazione e di inquinamento ideale lo vediamo persino nel Presidente Berlusconi che ipotizzaaltro gravissimo errore che potrebbe alienargli molti voti – di condividere con i comunisti di osservanza veltroniana alcune riforme nella prossima legislatura.
Mentre alcuni quotidiani, anche vicini al Centro Destra, ipotizzano, in caso di risultato ravvicinato, una grande coalizione che sarebbe un autentico tradimento del voto e della volontà degli elettori del Centro Destra.
Dimenticando altresì che, comunque vada, una camera avrà una netta maggioranza e che si potrebbe tranquillamente sciogliere l’altra, tornando a votare solo per il senato, aggregando tutte le liste di Centro Destra senza il diktat della scomparsa del simbolo, per ottenere una tranquilla maggioranza anche nel secondo ramo del parlamento.
Dimenticando che è meglio votare ogni due mesi, piuttosto che compromettersi con i comunisti.
E se al momento dello scioglimento del parlamento un sondaggio commissionato dall’Espresso (giornale ostile) dava il Centro Destra al 58%, pochi giorni fa il Presidente Berlusconi ha parlato di un sondaggio con il Centro Destra al 50%.
8 punti in meno in dieci giorni: qualcuno dovrebbero rifletterci, finchè si è in tempo e rinunciare ad annullare, con i simboli, delle rappresentanze ideali e di valori che, allora, scegliendo la corsa in solitudine, potrebbero meritatamente raccogliere quei voti che farebbero la differenza tra la vittoria e la sconfitta.
La prima apparizione del Presidente Berlusconi a “Porta a porta” non è però incoraggiante.
Non parla più di comunismo e di comunisti.
Ha chiuso la porta a La Destra, proclamandosi di centro (ma per fare un “Centro Destra” non occorre anche la Destra ?).
Soprattutto si è esibito nel primo lingua in bocca con Veltroni accettando l’election day, dove si mischiano le mele con le pere consegnando, ad alcuni elettori, cinque o sei schede elettorali (alla faccia della chiarezza e semplificazione !) mostrando di pensare ad un dopo elezioni con intese, più o meno larghe, con i comunisti.
Se è così, questo Popolo della Libertà, per quanto mi riguarda, non è votabile.

Entra ne

11 commenti:

CampaniArrabbiata ha detto...

Da applausi!
Capisco che Berlusconi voglia togliersi qualche sassolino per via dell'Udc, ma si sta dimostrando un masochista.

Anonimo ha detto...

Io sono liberale, per quanto mi pianga il cuore che non ci sia Storace voterò il PPL.

Di Destra non esistono solo i conservatori, ma anche i liberali.

"La Destra" è un partito conservatore (di Destra), "Forza Italia" è un partito liberale di Destra.

Tutto ciò, a mio parere, che si sta delineando può essere riassunto in questa prospettiva: una problematica tra Conservatorismo e Liberalismo.

La sintesi non è semplice.

A volte questa sintesi comporta una scelta.

Io sono liberale, e per quanto mi riguarda la scelta l'ho fatta.

Spero che si possa trovare una soluzione.

Anonimo ha detto...

Caro Massimo, io non sono cosi' pessimista e, anzi, ho fiducia in Berlusconi e nel suo fiuto.
La maggior parte della gente, per quanto mi risulta, non ama le fragmentazioni. Secondo me era ora di fare un po' di pulizia, sempre tenendo conto dei propri valori fodamentali.

Nessie ha detto...

Condivido. Perciò in un post precedente scrissi che non mi sarei spostata dalla Lega. Faranno un discorso localistico e territoriale, ma sull'immigrazionismo e il multietnicismo sono gli unici che hanno idee chiare. E siccome vivo nei loro territori, qualcosa di concreto ho avuto modo di constatare che lo fanno. Per esempio, su Malpensa. Il mare magnum del PPE, francamente non promette niente di buono e va a finire che le differenze fra dex e sx , si assottigliano sempre più.

Jetset - Libere Risonanze ha detto...

Non sono per nulla d'accordo. Finalmente ci toglieremo dalle suole un voltagabbana inutile e devastante. Meglio governare con un pò meno di parlamentari che dare a questi mascalzoni un premio di maggioranza che poi porteranno in dote alle sinistre alla prima occasione.

Berlusconi ha fatto bene e vedrai il popolo del centrodestra risponderà compatto e farà in modo che Casini non abbia nemmeno il quorum per entrare in parlamento. Gli italiani sono più intelligenti di quanto non si creda...
Se vieni sul mio blog ho preparato un appello a tutti gli elettori del centrodestra. Se ti va copialo nel tuo e diffondilo il più possibile. Ciao! Jetset

Massimo ha detto...

Lontana, io ho fiducia in Berlusconi, per questo gli credo quando dice che dopo il voto cercherà intese su alcune riforme con i comunisti. Lo ringrazio per la sincerità che mi fornisce la possibilità di cambiare il voto, perchè io, un partito che si propone di trattare con i comunisti, non lo voto proprio.
Gwath. Berlusconi ha dichiarato che il suo è un partito di centro, liberale e moderato. Io sono di Destra e conservatore. Il PdL come è tratteggiato con l'ingresso di Fini non è il mio partito. Sono d'accordo con te sulla opportunità di unire le Destre, ma per come è stato impostato il PdL dopo l'ingresso di Fini è esattamente il contrario che un partito inclusivo.
Nessie. Io non ho ancora deciso per chi votare, vedrà a bocce ferme con le varie opzioni. La Destra, in questo momento, è la mia prima scelta. Al senato con qualche riserva visto che l'8% in Emilia non lo raggiungerebbe mai, allora potrei fare come due anni fa, votando il partito della Destra alla camera per far conteggiare il mio voto su base nazionale e la Lega al senato (magari Calderoli sarà di nuovo capolista ... ;-).
Jetset, leggerò quel che scrivi, ma il PdL "di centro, moderato e liberale" non mi appartiene.

Anonimo ha detto...

mhhh
Capisco la mossa di Berlusconi per "Chiarire" il quadro politico, anche a costo di fare un po' il "Tafazzi". Del resto prendere su "La Destra" in un partito che, si dice, essere di radici liberali sarebbe stato un po' forte e snaturante per "La Destra" stessa. Come avrebbe potuto imparentarsi? Diverso è il discorso sull'UDC, dove antipatie personali e volontà di distinguersi ad ogni costo condurrano Casini al baratro, insieme ai problemi siciliani del centro - destra, che poi sono il vero cuore del problema. L'UDC non ha nessun motivo per non fondersi nel PDL, a aprte questa volontà di essere sempre i prmi della classe.
Cosa farò io ? Leggendo i programmi di tutti mi viene una certa tentazione di andare al mare... Invece probabilmente voterò, ma passando da AN alla Lega, anche per una mia evoluzione verso la rivalutazione delle "Piccole Patrie".
Saluti

Unknown ha detto...

Forse il vero problema è Casini.
La federazione con la Lega ha un senso strategico, in quanto quest'ultima si è dimostrata un alleato fedele (nell' ultima legislatura Berlusconi).
Credo che nessuno possa dire la stessa cosa di Casini (e Fini, forse?)
L'unico modo per evitare che ancora una volta i signori "si ma" non iniziassero a fare i soliti piagnistei e distinguo per pura convenienza personale (prima ancora che elettorale) è di fonderli in un unico partito: Fini c'è stato, Casini no.
Federarsi con Casini porterebbe sicuramente ai soliti...casini.

Massimo ha detto...

La Lega mi sembra una buona scelta.
La Destra pure.
Il resto è melassa centrista (anche per definizione del fondatore del Popolo della Libertà che poteva essere un contenitore di Centro Destra per conservatori e liberali, invece è un partito "centrista, moderato e liberale").
Casini penso e spero che aderisca, in qualche modo, al partito di Berlusconi: con Casini dentro la Destra otterrebbe qualche voto in più ... ;-)

Freeman ha detto...

spero che altri elettori della Destra valutino la possibilità del doppio voto, perchè al senato molte regioni saranno in bilico;
io al senato sicuramente voterò PDL o Lega anche perchè la Liguria è una delle regioni che si possono ribaltare, alla camera non so, prima devo vedere i nomi delle liste...

Massimo ha detto...

Il doppio voto può essere una buona scelta, considerato che alla camera il quorum è nazionale e fissato al 4% per chi corre da solo, mentre al senato è regionale all'8%.
In Emilia La Destra difficilmente raggiungerebbe l'8%, così avrebbe un senso votarla alla camera e scegliere la Lega per il senato ... ;-)