E' intollerabile che un signore eletto da una maggioranza costruita a tavolino con il tradimento del voto popolare da parte di parte consistente di essa e quindi spazzata via alle elezioni da quello stesso Popolo che ha preso in giro per sette anni, si permetta di porre delle condizioni nella difficile formazione di governo tra due partiti che hanno ottenuto la maggioranza del voto popolare e dei seggi parlamentari.
Se io fossi in Salvini e Di Maio ignorerei i diktat di Mattarella e sceglierei per i ministeri i migliori interpreti del programma che si vuole realizzare e, quindi, in gran parte persone invise al predetto Mattarella perchè nazionalisti, sovranisti e identitari.
Andrei quindi a vedere se le esternazioni minacciose di quel signore siano e meno un bluff.
Se fossero un bluff, Mattarella, rimangiandosi tutto, firmerebbe i decreti di nomina e si andrebbe a governare con la miglior compagine per realizzare il programma.
Se invece Mattarella, credendosi Luigi XVI di Francia, ignorasse le istanze provenienti da chi rappresenta il Popolo nella sua maggioranza, andrei al voto, esponendo molto chiaramente le responsabilità di chi ha impedito la costituzione di un governo del vero cambiamento.
In pratica si ribalterebbe il trappolone preparato da Mattarella per scaricare la responsabilità su Lega e Cinque Stelle delle lungaggini (ma in Germania hanno impiegato sei mesi !) e del fallimento.
Mi auguro che nella ricerca di un "terzo uomo" Salvini e Di Maio non si facciano influenzare dal Quirinale: meglio una staffetta che ci costringa, nei due anni e mezzi di presidenza Di Maio, a turarci il naso e la bocca, che un tecnocrate, un funzionario di stato infido come lo sono stati nel passato Ciampi, Dini e Monti.
Meglio uno scontro con il Quirinale, che un compromesso al ribasso sulla composizione del governo.
Meglio nuove elezioni che accettare di governare sotto tutela e con le braccia legate dietro alla schiena.
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