Con un sorprendente anticipo, che sa tanto di incoraggiamento a continuare a mettere i bastoni fra le ruote del Carroccio, Berlusconi è stato "riabilitato" e potrà candidarsi alle prossime elezioni, anche se si svolgessero a luglio.
A parte il fatto che, per me, il Cav non aveva nulla da cui riabilitarsi, imputandogli solo alcuni errori politici come le dimissioni nel novembre 2011 senza dare battaglia, il fatto nuovo dovrebbe togliere ogni riserva in Forza Italia per il ritorno al voto subito che ritengo la strada maestra a prescindere dal "contratto" che dovesse essere sottoscritto tra Lega e 5Stelle, visto che il governo sembra ormai avviato ad essere messo se non sotto tutela, almeno affiancato da un amministratore di sostegno.
A Forza Italia, infatti, conviene giocarsi il ritorno al governo con il Centro Destra spendendo, finché può, l'immagine del Cav, anche sul piano emotivo della "riabilitazione".
È sì vero che in Malesia è stato appena eletto un premier di 92 anni, a fronte dei quali gli 82 di Berlusconi appaiono ancora pochi, ma la natura svolge inevitabilmente il suo corso e non è affatto detto che fra due o tre anni (per non parlare dei cinque della legislatura, durata che tenderei ad escludere) il Cav possa ancora contribuire fattivamente ad una campagna elettorale in giro per l'Italia.
In ogni caso viene meno una anomalia che vedeva il Capo dell'Opposizione (tale almeno era fino al 4 marzo) impossibilitato a capeggiare le sue liste.
Una "riabilitazione" della quale non ci si può rallegrare, perché mai ce ne sarebbe dovuto essere bisogno, in quanto mai il Cav avrebbe dovuto essere escluso dalla eleggibilità.
Il fatto che oggi sia nuovamente eleggibile è solo il ripristino della normalità.
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2 commenti:
La magistratura è un po' come il vs. detto (tuo e di Stars) sulla sinistra. Ciò che va bene alla magistratura, significa che va male per gli italiani. Mattarella ha le mani in pasta con la magistratura (ne è il capo supremo come presidente, inoltre è stato giudice costituzionale per la Consulta), potrebbe aver messo una "buona parola", dando una "manina" per il disbrigo "veloce" della pratica berlusconiana. Del resto, se avesse cercato un "aiutino" governativo presso i suoi uomini di fiducia del PD, i quali hanno perso, si sarebbe screditato. E allora, che fare? Aiutare quello che secondo lui è il "meno peggio".
Una sentenza che arriva con due mesi d'anticipo e in perfetto sincronismo con la formazione del nuovo governo, non lascia pensare proprio a niente di buono!
Ovviamente non ne ho le prove di tutto ciò, ma a pensar male ci si azzecca sempre. O quasi
Berlusconi si è già auto-proposto da Juncker e dalla Merkel come la sentinella contro i "populismi". Lo hanno accontentato subito perché ora serve. Quando era utile agli italiani, invece lo perseguitavano.
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