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30 maggio 2018

Andreotti aveva ragione


Si dice che durante l'infanzia vediamo nostro padre come un dio, nell'adolescenza come uno che non capisce nulla e in età adulta rimpiangiamo che non ci sia più perchè "papà aveva ragione".
Il "papà" dei politici italiani è stato senza alcun dubbio Giulio Andreotti, il migliore dei governativi, il più duttile, il più graffiante e il più (o quasi) longevo.
Mi è tornato in mente quando, con Kohl che decise l'unificazione delle Germanie, a chi gli domandava cosa avesse contro i tedeschi da essere ostile a tale unificazione, rispose: io amo i tedeschi e li amo a tal punto che preferisco vederli divisi in due o anche in più parti.
Aveva ragione.
Nonostante le botte che hanno preso nella prima e nelle seconda guerra mondiale, sono tornati nuovamente supponenti, boriosi e arroganti, come dimostrano le parole del commissario dell'unione sovietica europea Oettinger che vuole imporre a noi Italiani come votare a colpi di mercato.
E chi questa turbolenza ha provocato, rifiutando un governo che aveva programma, voti popolari e voti parlamentari, dopo essersi lodato per aver a cuore il risparmio degli Italiani, tace, proiettando sempre più l'idea che le sue decisioni non siano state autonome dalle pressioni straniere.
Nel frattempo persino il pci/pds/ds/pd, nel timore di vedere ancor più diminuiti i voti, cerca di evitare di sposare Cottarelli e tenta una timida reazione alle parole del crucco.
E Cottarelli fatica a trovare kamikaze che si immolino in un governo destinato a prendere uova marce in faccia da tutti.
A dimostrazione che ad un grossolano errore (la discesa in campo, con una fazione) Mattarella ne ha aggiunto un secondo (la scelta di un non politico per un governo balneare che fu appannaggio del rimpianto Leone, un altro che avrebbe fatto certamente meglio al Quirinale degli ultimi tre ... e non solo).
Con la boria e l'arroganza che solo un tedesco può mostrare, Oettinger ha usato parole sprezzanti contro l'Italia e gli Italiani, con lo stesso tono di un qualunque Stalin quando domandava "quante divisioni ha il papa".
Le divisioni di Oettinger sono i mercati e con le sue parole dà ragione a Savona quando nel suo libro afferma che la politica tedesca da Hitler ad oggi non è cambiata: vuole sempre dominare e opprimere il prossimo, solo che con Hitler ci ha provato con le armi e adesso con i mercati.
Però Oettinger si ricordi che, come nel 1948 quando si disse "nel segreto dell'urna Dio ti vede, Stalin no", così in quelle stesse urne può rinascere l'Orgoglio di essere Italiani, facendo esattamente il contrario di quello che vogliono i tedeschi, votando in massa, almeno questa volta, per i partiti populisti, identitari e sovranisti che tanto fanno paura ai privilegiati della casta tecnocratica di Bruxelles e dintorni.
Quanto aveva ragione il "Divo Giulio" !




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1 commento:

Nessie ha detto...

Andreotti in confronto alla classe politica attuale è un Talleyrand. In ogni caso, la frase di Oettinger rivolta a noi è un bell'autogoal per i galoppini come lui dei cosiddetti "mercati finanziari": è destinata ad accelerare il risveglio dei popoli, non sono d'Italia ma d'Europa.