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02 maggio 2018

Sul voto subito ha ragione Di Maio



Anche se è un'uscita estemporanea e strumentale, la proposta di Di Maio di chiedere a Mattarella il voto subito è corretta.
Questo parlamento non ha una maggioranza politica e se anche Mattarella dovesse conferire l'incarico a Salvini (ne dubito) per un governo di minoranza, questo non riuscirebbe a realizzare le riforme incisive promesse e necessarie: flat tax, cacciare i clandestini e bloccare i nuovi arrivi di immigrati, sganciarsi da Bruxelles, certificare che ogni difesa è legittima, abolire la Fornero.
Un governo Salvini sarebbe costretto a mendicare voti in ogni passaggio parlamentare, fino a cadere al primo complotto dei poteri forti.
Non credo comunque che Mattarella conferirebbe tale incarico, probabilmente e solo per perdere tempo, proverà ad incaricare qualche parruccone proveniente dalla burocrazia di stato (ragionieri, economisti o magistrati).
Mi auguro che il Centro Destra e i grillini mantengano fede al loro rifiuto di governi presunti "istituzionali" ma, in realtà, faziosi e di parte perdente, asserviti a Bruxelles.
Quindi l'unica soluzione è sempre quella: il voto, anche a Ferragosto, se necessario, ma il prima possibile.
Ma non , come ipotizzato, mantenendo in carica l'attuale governo degli sconfitti, bensì con un governo che, come accadde in passato (mi ricordo, forse nel 1987 , un Fanfani che si presentò alla camera solo per farsi bocciare e convocare le urne) sia affidato al Centro Destra in quanto Coalizione più votata ma con un unico scopo: andare al voto.
Subito.






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3 commenti:

Nessie ha detto...

"Un governo Salvini sarebbe costretto a mendicare voti in ogni passaggio parlamentare, fino a cadere al primo complotto dei poteri forti."

E guarda caso, chi spinge Salvini a questa infausta scelta? Forza Italia per il tramite di Gasparri. Se Salvini accetterà questa proposta si brucerà le ali quanto prima e la sua premiership andrà a farsi benedire facendo largo ai Tajani & eurocrazia affine.

Massimo ha detto...

Il nemico non è Berlusconi per interposto Gasparri. I nemici sono e restano Renzi e Grillo. Non credo che Salvini si brucerebbe, ma non riuscirebbe a governare. Un governo di minoranza avrebbe senso solo per portarci al voto subito e non lasciare la gestione della campagna elettorale agli sconfitti Gentiloni e compari.

Nessie ha detto...

Il nemico è ovunque non te l'aspetti. Così insegna Sun-Tzu ne "L'arte della guerra".