Commentare la situazione politica in questi giorni comporta il rischio di vedersi superati dagli eventi.
Così è meglio fare un commento di carattere generale.
Approvo tutto quello che ha fatto Salvini fino ad ora.
Solo in passato con Almirante e, in tempi più recenti, con Berlusconi (ma quello vero, non quello di questi tempi) mi era capitato di trovarmi così in sintonia con il capo del partito (o della coalizione, visto che Forza Italia l'ho votata solo in due elezioni europee) che ho votato.
Ha lealmente retto l'alleanza con Forza Italia e Fratelli d'Italia, concedendo la presidenza del senato alla Casellati dopo che lui, con il blitz di votare la Bernini, aveva sbloccato la situazione.
Solo per la preconcetta ostilità di Mattarella non gli è stato concesso di provare a costituire un governo "naturale" di Centro Destra e così, con il placet del Cav e della Meloni, ha aperto un tavolo con i Cinque Stelle.
Con grande fatica ha raggiunto un accordo programmatico dove c'erano molti punti del programma di Centro Destra e una squadra di ministri che il solito Mattarella ha ritenuto di bocciare, ammantandosi, con una autoreferenzialità tracimante autocompiacimento, di protettore dei risparmi degli Italiani.
I mercati lo hanno smentito alzando lo spread e facendo crollare la borsa, che si sono un po' ripresi con le dichiarazioni di Salvini circa una ventilata disponibilità a realizzare le questioni urgenti.
Salvini è stato il primo ed il più chiaro a rispondere al crucco commissario dell'unione sovietica europea e non ha perso tempo con una iniziativa di suo legittima (la raccolta di firme per la messa in stato d'accusa di Mattarella) ma inutile visto che poi il giudizio sarebbe spettato alla corte costituzionale, sia pur "allargata".
E nel fine settimana la Lega raccoglierà le firme per la introdurre il presidenzialismo con elezione diretta del capo dello stato (e io tornerò ai gazebo per firmare quello che già firmai forse quaranta e più anni fa come iniziativa dell'Msi).
Insomma un Leader la cui immagine si è consolidata e affermata anche nella gestione della crisi.
Spero di non essere smentito sul finale, perchè gli articoli (ma non le parole che pronuncia) che ipotizzano una astensione della Lega su Cottarelli, danno la rappresentazione di un passo indietro, di una istituzionalizzazione di Salvini e non comprendono la rabbia di tanti di noi Italiani che non vogliono alcun tipo di condiscendenza o di compromesso con Cottarelli e gli ambienti dell'unione sovietica europea o del fondo monetario internazionale.
Soprattutto dopo le parole di Oettinger e il silenzio di Mattarella, sin troppo loquace in altre circostanze.
Nessun passo indietro e si voti al più presto, a meno che non accettino il governo giallo verde con Savona ministro dell'Economia o Salvini premier.
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