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No alla deriva

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06 marzo 2020

Il primo untore

Uno studio di Seattle (Washington, Usa) indicherebbe che il coronavirus sia stato portato in Europa da un tedesco, il primo ad ammalarsi.
Conte e i suoi compagni di governo hanno starnazzato senza sapere da che parte indirizzarsi, deridendo i Governatori del Nord quando chiedevano la quarantena per chi proveniva dalla Cina e poi mettendo in quarantena, con Polizia e Carabinieri a presidiare le vie di uscita, le nostre città nel lodigiano e nel padovano.
Declassavano tutto a propaganda di Salvini, perchè è esattamente quello che avrebbero fatto loro che mai hanno mostrato da pci/pds/ds/pd coscienza nazionale e patriottismo e adesso hanno chiuso le scuole in tutta Italia.
Il loro tsunami di chiacchiere vuote di contenuti ha portato il mondo a considerare noi Italiani i primi untori, uccidendo la nostra gallina dalle uova d'oro: il turismo.
Sfruttano, LORO non Salvini, l'epidemia per rinviare ogni occasione elettorale.
Rinviato anche il referendum sul taglio dei parlamentari, così si allunga la vita ad una legislatura che avrebbe dovuto essere sciolta già ad agosto 2019 e oggi avremmo un governo competente che avrebbe affrontato il coronavirus, senza far passare noi Italiani per untori, quando untori sono altri.
Conserviamo e ricordiamoci di tutto, perchè quando andremo a votare, dovremo rinfrescare la memoria a tutti noi.
Ieri sera Mattarella ha aggiunto a quelle di Conte le sue parole: banali e, ben che vada, inutili.
Nella peggiore delle ipotesi dannose, perchè se il presidente della repubblica ha sentito il bisogno di intervenire, l'impressione che se ne ha è che la situazione sia grave e più ci dice di avere fiducia, meno ne possiamo avere.
A me è sembrato che la sua prima preoccupazione, in realtà, fosse quella di puntellare un governo di inetti, proni a Bruxelles, ulteriore intervento per imbavagliare il Popolo e impedirci di votare.
Usciremo dalla crisi sanitaria e da quella economica, NONOSTANTE Conte, i suoi compari giallorossi, Mattarella e l'unione sovietica europea.
E poi ce la vedremo.




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