Ormai non si riescono a trovare parole per definire Conte se non spulciando il dizionario delle volgarità.
Il 31 gennaio 2020 si fa votare lo stato di emergenza (fino al 31 luglio 2020), segno evidente che aveva quelle informazioni necessarie a ravvisare nel virus cinese un grave problema.
Nonostante ciò, nonostante le pressanti richieste del Centro Destra e, in primo luogo, dei Governatori di Lombardia e Veneto, Fontana e Zaia che chiedevano blocchi e quarante per gli arrivi, solo l'8 marzo, dopo 40 giorni durante i quali l'epidemia si è radicata in Italia importata dalla Cina, direttamente o indirettamente, chiude l'Italia.
Per due mesi, fino al 4 maggio, ha recluso gli Italiani ordinando alle Forze dell'ordine una repressione che non ordina neppure per difendere i confini della Patria, ormai un gruviera dove passano tutti i clandestini portati dalle ong sorosiane.
Il nostro Pil cala del 12%, la produzione industriale del 49%, gli ordinativi del 42%.
Con comparsate televisive a reti unificate, accompagnato dalla ola della stampa serva, annuncia provvedimenti con una "grande bodenza di fuogo".
L'arrivo di centinaia di miliardi.
Altri miliardi in arrivo dall'unione sovietica europea.
Pochi hanno visto poco.
Altro giro ed organizza una riunione carbonara a Villa Pamphili da dove escono fotografie di Conte che addenta cannoli e pizzette e informative veline degne del regime sovietico.
Lui li chiama "stati generali" e dovrebbero formulare le proposte per poi, finalmente !, agire nel concreto.
Non sarà così.
Annuncia un "recovery plan" per il mese di settembre, ancora tre mesi prima di fare qualcosa ?
Il sospetto è realtà.
Lui rinvia per restare a galla mentre l'Italia affonda.
E tutti noi sappiamo quale sia la sostanza che resta sempre a galla.
#Conte ha annunciato che il piano di rilancio per l’#economia sarà presentato, forse, a settembre. Ma vi pare normale che mentre l’#Italia soffre, il #Governo rimanda decisioni che andrebbero prese subito? pic.twitter.com/BqEDxYcUyY— Silvia Sardone (@SardoneSilvia) June 18, 2020
#SergioSylvestre visto il livello, non sfigurerebbe nel governo #Conte accanto a Bellanova e Spadafora. Che livello, il perfetto mix tra la poraccitudine dei 5 s e la violenza ideologica, figlia del comunismo, dei piddini— Marco Gervasoni (@marco_gervasoni) June 18, 2020
Non se ne può più con queste sospensioni.— Elisabetta 🔮 (@StregaBettina) June 16, 2020
Abbiamo perso la libertà di pensiero... Di espressione..
Di essere noi stessi grazie ai perbenisti "tolleranti" di sinistra..
Deve finire... pic.twitter.com/zwhIiip38X
Cone dicevano salvini e Meloni @repubblica pic.twitter.com/ScMvcivPcZ— Marco Gervasoni (@marco_gervasoni) June 18, 2020
Per me l’Inno è orgoglio, passione, appartenenza. Lo cantavo da campionessa quando salivo sul tetto del mondo, lo canto oggi con lo stesso entusiasmo.— Lara Magoni (@LaraMagoni) June 17, 2020
L’inno, merita rispetto.
L’ho cantato migliaia di volte senza il pugno alzato ma con la mano sul cuore. https://t.co/rZuxKBsaoN
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