Il virus cinese ha aperto il vaso degli inconfessabili pruriti tirannici di piccoli travet disgraziatamente eletti in ruoli amministrativi e governativi per i quali non hanno alcuna attitudine.
Con loro una pletora di medici che, dopo aver mangiato pane e cicoria, si sono trovati catapultati in un ruolo, anche quello non compatibile con le loro capacità, da profeti e oracoli.
Nel concreto non hanno saputo (e non sanno tuttora) fare altro che quello già conosciuto 2500 anni fa con la peste ad Atene: coprirsi naso e bocca, ridurre o azzerare i contatti con il prossimo e bruciare i cadaveri (quest'ultimo punto ci è stato risparmiato, per fortuna).
C'era anche una ulteriore attività: abbattere i presunti untori, che spesso tali non erano.
In assenza di un qualcosa che possa meglio rappresentare i 2500 anni trascorsi, gli odierni emuli in trentaduesimo di Pericle scatenano la loro bavosa repressione.
Abbiamo assistito ad interventi delle Forze dell'Ordine sproporzionati contro singoli, inermi cittadini che nulla di male facevano se non passeggiare o prendere il sole, con un dispendio di mezzi e costi totalmente fuori luogo.
Non paghi, costretti dopo oltre due mesi a "concedere" nuovamente qualche libertà ai cittadini, non perdono occasione per tuonare e proporre sanzioni contro quei pericolosi reprobi che osano gustare aperitivi e pizze con gli amici, senza mascherina e senza la distanza voluta dagli oracoli del virus.
Ma non basta.
Adesso e spiace che il precursore sia stato il leghista veneto Zaia, si atteggiano a piccoli Stalin (senza averne la spaventosa e crudele grandezza) minacciando il trattamento sanitario obbligatorio ai presunti untori e persino il manicomio a chi esprime opinioni contrarie alla vulgata ufficiale del virus.
Sì, perchè cure forzate e ricoveri in manicomio contro i dissidenti, sono una caratteristica del comunismo reale e del non compianto Stalin che rivive in tanti personaggi beneficiati di un potere derivante da una elezione dovuta solo alla ignavia di noi cittadini, che continuiamo a delegare invece di intervenire in prima persona per mandare costoro a lavorare, possibilmente in miniera o nei campi, semprechè siano in grado di essere produttivi almeno lì (ed io ne dubito).
Le nazionalità dei 180 #migranti a bordo di #OceanViking che sbarcheranno a #PortoEmpedocle: 60 Bangladesh, 46 Pakistan, 17 Egitto, 16 Tunisia, 11 Eritrea, 11 Marocco, 7 Sudan, 6 Ghana, 3 Camerun, 1 Costa D'Avorio, 1 Mali, 1 Nigeria.— Francesca Totolo (@francescatotolo) July 5, 2020
Da cosa scappavano esattamente?
— IL C O N S E R V A T O R E (@Ilconservator) July 5, 2020
Non sono una negazionista, mi sta bene rispettare le precauzioni, mi lavo frequentemente le mani da sempre. Ma nessuno può negare le libertà inalienabili che ogni essere umano acquisisce dalla nascita, costringendolo in casa e impedendogli di vivere.— Ilaria (@IlariaBifarini) July 5, 2020
A tutti i cretini.— Bazaar (@EntropicBazaar) July 6, 2020
I virus sono un problema sanitario.
I TSO e le vaccinazioni obbligatorie sono un raccapricciante problema politico. Anzi, poiché sono fuori da qualsiasi previsione costituzionale, si è nella sfera in cui i cittadini minacciati hanno diritto di resistenza.
#Cina: è tornata la #peste nera. Dopo il #coronavirus adesso la Cina deve fare i conti anche con lo stesso batterio che nel XIV secolo uccise 50 milioni di persone in tutto il pianeta.— Federica 🇮🇹🇮🇹🇮🇹 (@Federica989111) July 6, 2020
Ci manca solo questa in Italia!
🤬🤬🤬 Maledetti!!! https://t.co/yO7weEXC4F
1 commento:
Insisto. Né Salvini né Meloni sono stati capaci di dare la sveglia su tutti i volti (e risvolti) oscuri di questa dittatura sanitaria. Le questioni economiche vanno bene, ma non bastano. Sta scritto: non di solo pane... Se si applica il concetto di limitarsi a salvare la "nuda vita", ci si riduce a vivere reclusi e zombificati tra mura domestiche e supermercati, dove peraltro ci si può contagiare anche lì.
Questo è il sito editoriale del prof. Giorgio Agamben. Ti propongo di leggere qualcuno di questi numerosi suoi file:
https://www.quodlibet.it/giorgio-agamben-biosicurezza
Zaia e i suoi TSO si è rivelato un bovaro trevigiano preoccupato di competere con Bonaccini.
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