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No alla deriva

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23 luglio 2020

La grande vittoria del Conte Pirro

Il tifo di parte quasi sempre ignora il testo degli accordi.
Non sono in grado (non so come fare, nè se si possa fare) di inserire il pdf dell'accordo sul recovery fund, quindi ho estrapolato alcuni articoli significativi.
Intanto non vi è scritto da nessuna l'importo esatto destinato ai vari paesi, ma questo è ricavato (una stima !) dai vari parametri utilizzati sulle varie voci per le quali vengono erogati i finanziamenti.
Non essendo un ragioniere non sono in grado di sviluppare il conteggio, per cui mi baso sulle elaborazioni altrui che dicono che degli 80 miliardi cosiddetti "a fondo perduto", vi sono a fronte 50 sono dei contributi che paga l'Italia all'unione sovietica europea.
I restanti 30 vengono spalmati negli anni a 4,2 miliardi all'anno, a fronte dei quali ci sono 3,8 miliardi di contributi passivi versati dall'Italia al bilancio europeo.
Bagnai inoltre ricorda che, come vedremo con l'articolato di seguito esposto, gli sconti che i paesi "frugali" hanno ottenuto sui loro contributi, dovranno essere accollati agli altri stati e, nella fattispecie, il contributo maggiore per l'Italia sarà di 1,5 miliardi all'anno.
Questo significa che non solo non abbiamo ottenuto nulla, ma che l'Italia resta un contribuente netto dell'unione sovietica europea, anche questa volta.
Ricorda inoltre Bagnai che anche solo prendendo il lordo (80 miliardi) l'Italia ha ottenuto praticamente quanto la Spagna (78 miliardi) che è paese più piccolo e poco più del doppio della Polonia (34 miliardi) che è molto più piccolo e non è stato particolarmente colpito dal virus cinese.
Ma andiamo all'articolato la cui gran parte (che non riporto) è riferita alle voci sulla natura delle finalizzazioni degli investimenti.
Di interesse, però, abbiamo:

"A10. Nella decisione del Consiglio relativa al sistema delle risorse proprie dell'Unione europea saranno specificati, in relazione ai finanziamenti a titolo di Next Generation EU, i casi in cui la Commissione è autorizzata, in via provvisoria, a chiedere agli Stati membri maggiori risorse rispetto alle rispettive quote relative, senza aumentare le passività finali degli Stati membri, e saranno stabilite le relative condizioni.".

E' il paragrafo relativo alla riserva di chiedere agli stati (anche all'Italia) ulteriori contribuzioni.

"A15. Il 70 % delle sovvenzioni erogate dal dispositivo deve essere impegnato negli anni 2021 e 2022. Il restante 30 % deve essere interamente impegnato entro la fine del 2023.".

Meglio tardi che mai, si direbbe, però, intanto, quante aziende saranno fallite mentre si aspettano le sovvenzioni ?

"A17. Il prefinanziamento del dispositivo per la ripresa e la resilienza verrà versato nel 2021 e dovrebbe essere pari al 10 %.".

Questo è il paragrafo tanto strombazzato da Gualtieri e da Landini, l'anticipo del 10% "da subito" (scrive repubblica).
E' evidente che il loro "subito" non è come lo intendiamo noi.
Per me "subito" è "adesso", per loro il 2021, fra sei mesi (come minimo, se erogano a gennaio).

"A19. I piani per la ripresa e la resilienza sono valutati dalla Commissione entro due mesi dalla presentazione. Nella valutazione il punteggio più alto deve essere ottenuto per quanto riguarda i criteri della coerenza con le raccomandazioni specifiche per paese, nonché del rafforzamento del potenziale di crescita, della creazione di posti di lavoro e della resilienza sociale ed economica dello Stato membro. Anche l'effettivo contributo alla transizione verde e digitale rappresenta una condizione preliminare ai fini di una valutazione positiva.
La valutazione dei piani per la ripresa e la resilienza deve essere approvata dal Consiglio, a maggioranza qualificata su proposta della Commissione, mediante un atto di esecuzione che il Consiglio si adopera per adottare entro quattro settimane dalla proposta.
La valutazione positiva delle richieste di pagamento sarà subordinata al soddisfacente conseguimento dei pertinenti target intermedi e finali.
La Commissione chiede il parere del comitato economico e finanziario in merito al soddisfacente conseguimento dei pertinenti target intermedi e finali. Il comitato economico e finanziario si adopera per raggiungere un consenso. Qualora, in via eccezionale, uno o più Stati membri ritengano che vi siano gravi scostamenti dal soddisfacente conseguimento dei pertinenti target intermedi e finali, possono chiedere che il presidente del Consiglio europeo rinvii la questione al successivo Consiglio europeo.
La Commissione adotta un decisione sulla valutazione del soddisfacente conseguimento dei pertinenti target intermedi e finali e sull'approvazione dei pagamenti secondo la procedura d'esame.
In caso di rinvio della questione al Consiglio europeo, la Commissione non prenderà alcuna decisione relativa al soddisfacente conseguimento dei target intermedi e finali e all'approvazione dei pagamenti fino a quando il prossimo Consiglio europeo non avrà discusso la questione in maniera esaustiva. Di norma, tale processo non dovrà richiedere più di tre mesi dal momento in cui la Commissione ha chiesto il parere del comitato economico e finanziario e sarà conforme all'articolo 17 TUE e all'articolo 317 TFUE.".

Qui siamo al "freno di emergenza".
Leggetevelo, è contorto, macchinoso e burocratico, così per dare ragione a tutti.
Se mai venisse attivato quei soldi non li vedremmo mai.
E non è vero che dopo tre mesi i fondi sarebbero sbloccati, perchè il periodo, l'ultimo del paragrafo A19, inizia con un "Di norma" che esclude la perentorietà del termine di tre mesi.

"A30. Per il periodo 2021-2027, il contributo annuo basato sull'RNL di Danimarca, Germania, Paesi Bassi, Austria e Svezia sarà ridotto da correzioni forfettarie. Gli Stati membri interessati beneficiano di una riduzione lorda del proprio contributo annuo basato sull'RNL. Tali riduzioni lorde sono finanziate da tutti gli Stati membri conformemente al loro RNL.

152. Per il periodo 2021-2027, il contributo annuo basato sull'RNL di Danimarca, Paesi Bassi, Austria e Svezia, e nel contesto del sostegno alla ripresa e alla resilienza anche della Germania, sarà ridotto da correzioni forfettarie. Gli Stati membri interessati beneficiano di una riduzione lorda del proprio contributo annuo basato sul reddito nazionale lordo a prezzi 2020 pari a:
• Danimarca: 377 milioni di EUR;
• Germania: 3 671 milioni di EUR;
• Paesi Bassi: 1 921 milioni di EUR;
• Austria: 565 milioni di EUR;
• Svezia: 1 069 milioni di EUR.

153. Tali riduzioni lorde sono finanziate da tutti gli Stati membri conformemente al loro RNL.".

Questi sono i paragrafi che certificano come i "frugali" non siano affatto stati sconfitti da Conte, al contrario hanno ottenuto uno sconto sui loro versamenti maggiore di prima (l'Austria il doppio di prima !) e gli ammanchi li copriremo anche noi Italiani per 1,5 miliardi annui.
Da notare che, al contrario di quanto previsto nel fondo dove gli importi per i singoli stati devono essere calcolati sulla base di specifici parametri, qui gli importi sono nero su bianco, in cifra fissa e applicabili sin dal 2021.

Che ne dite ?
Sono giustificate le ole di Conte e dei cattocomunisti ?
Hanno veramente fatto l'interesse dell'Italia e degli Italiani ?
Oppure, visto che non sappiamo quali provvedimenti saranno assunti come contropartita su pensioni, redditi, risparmi, tasse, lavoro, fisco, giustizia, hanno sottoscritto l'ennesima cessione di Sovranità allo straniero, senza ricevere in cambio altro che numeri ?

P.S. Ne La Verità di oggi, cartacea e, per gli abbonati, online, anche Fabio Dragoni illustra (meglio di me) come l'Italia riceverà a fondo perduto, a rate, solo soldi suoi e non tutti.


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