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16 luglio 2020

Nella guerra dei cattocomunisti contro i Benetton perdono solo gli Italiani

Ancora una volta le incapacità dei cattocomunisti grillini al governo e l'arida e miope avidità del peggior esempio di capitalismo, verranno pagate dagli Italiani tutti.
L'accordo (che però dovrà trovare la sua certificazione in una serie di passaggi, non ultimo quello sui risarcimenti che deriveranno dalle presumibili condanne civili e penali) prevede che a fronte di un modesto investimento in manutenzione (3,4 miliardi) e di una progressiva uscita dal capitale, i Benetton siano sostituiti da Cassa Depositi e prestiti, cioè dai soldi degli Italiani.
E così, dopo Monte dei Paschi di Siena, Alitalia e in attesa dell'Ilva, ecco che altri miliardi fitti vengono spostati dagli investimenti produttivi (o, meglio, dalla riduzione del peso fiscale sulle nostre tasche) nelle tasche dei privati, applicando la famosa politica del capitalismo italiano di privatizzare gli utili e socializzare le perdite.
Perchè i Benetton, lungi dal rimetterci (se così fosse avrebbero perseguito la strada della causa che avrebbe potuto loro portare un indennizzo di 23 miliardi) mollano allo stato una struttura problematica, costosa, che sarà sicuramente in perdita se, come alcuni esponenti di maggioranza hanno affermato, si dovessero tagliare le tariffe autostradali del 20% e consentire l'utilizzo gratuito di interi tratti di autostrade.
La politica dei cattocomunisti, invece di sanare i bilanci, fornendo servizi al loro costo, per puntellarsi al governo elargisce a piene mani dal bilancio pubblico, aumentando il debito senza alcuna copertura e senza alcuna prospetiva.
Monte dei Paschi, Alitalia, Ilva, Autostrade e ancora i miliardi sperperati per i clandestini (senza che si presenti il conto a Bergoglio, che parla, parla, ma non si gratta mai in tasca, chiedendo sempre agli altri di fare quello che lui solamente predica), i costi della reclusione imposta per il virus cinese, tutto nel buco nero che ormai è diventato il bilancio dello stato.
E cosa sanno dire quelli dell'unione sovietica europea ? 
Ma quota cento ... !
Quota cento non è altro che un legittimo provvedimento, pagato con i soldi già accantonati da chi sta andando o spera di poter andare in pensione dopo una vita di lavoro.
La si smetta di trattare i pensionati come ladri, quando sono solo cittadini che dopo circa quarant'anni di lavoro vengono pagati con quanto loro stessi hanno messo da parte.
Si rivolgano piuttosto a quei parassiti che con la scusa della "solidarietà", che poi è mero assistenzialismo, prendono a piene mani senza mai aver prima versato nulla, come i clandestini cui si offre vitto, alloggio, cure e istruzione e ci costano miliardi pari ad una grossa manovra finanziaria.
Lo statalismo di ritorno è nella sua natura peggiore, perchè non si tratta di investimenti produttivi anche se realizzati dallo stato, ma solo di assistenzialismo per evitare il deflagrare di proteste sociali.
In questo modo si rinviano solo i problemi, esattamente come hanno fatto nella prima repubblica con il primo centrosinistra con i socialisti che spendevano a debito, spesa a debito aumentata quando è stato cooptato il partito comunista nella produzioni delle leggi elargitrici di denaro e che ci ha regalato il debito pubblico che ci viene rinfacciato dall'unione sovietica europea, cioè dagli eredi di quell' "arco costituzionale" che quel debito ha scientemente creato.
E anche oggi, dopo che grillini e cattocomunisti hanno suonato le loro trombe contro i Benetton, finisce tutto a tarallucci e vino a spese degli Italiani, gli unici a rimetterci.










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