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No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

10 settembre 2024

Ma perchè dovremmo credere a Draghi e sborsare 800 miliardi all'anno ?

Quattrocento pagine di parole per dire che con 800 miliardi di euro (no, dico, 800 miliardi, praticamente l'intera spesa annua dello stato italiano !) e non una tantum, ma ogni anno, si salva l'unione europea che è in crisi, produce e cresce meno di Stati Uniti e Cina e non ha alcuna spinta innovativa. 

A parte la considerazione che non so a quanti di noi interessi salvare l'unione europea, soprattutto se dobbiamo metterci i nostri risparmi, qualcuno può ancora fidarsi di Draghi ?

Draghi ha scritto 400 pagine per dirci che così non va, che dobbiamo reagire, che dobbiamo cambiare.

Ma lui dov'era mentre le cose andavano a rotoli ?

Già nei lontani anni ottanta era tra gli Andreatta boys (Beniamino Andreatta, noto per essere una delle due comari in lite nel centro sinistra della prima repubblica), per poi volare in un incarico dirigenziale presso la Banca Mondiale.

Assume un incarico da funzionario (direttore generale) al Ministero del Tesoro e quindi ricopre svariati incarichi in organismi finanziari internazionali e banche d'affari.

La parte succosa, però, inizia con la nomina nel 2006 a Governatore della Banca d'Italia, incarico che lascia per diventare Presidente della BCE nel 2011, carica che conserverà fino al 2019 e nella quale si è distinto per l'affermazione che avrebbe fatto qualunque cosa necessaria per salvare l'euro (come ben sanno i Greci).

Nel 2021 diventa presidente del consiglio e di lui si ricordano affermazioni apodittiche, poi smentite dalla realtà, per le quali "non ti vaccini, ti ammali, muori e fai morire", oppure l'alternativa tra il condizionatore e la pace, così non abbiamo avuto nè il gas a buon prezzo, nè la pace.

Ricordiamo il green pass che espulse dal lavoro quanti non si fecero iniettare il siero, segregati da leggi repressive.

E ricordiamo l'acquisto compulsivo di gas ai prezzi massimi, con grave esborso delle finanze pubbliche.

Draghi, con tutta la sua prosopopea, non cancellò il reddito di cittadinanza e non pose fine al dissanguamento delle nostre finanze derivato dal 110% di Conte.

Se ne andò dopo essere rimasto con il cerino in mano, surclassato da Mattarella nella tattica per la elezione alla presidenza della repubblica e sempre candidato perdente a incarichi di vario genere, quali Segretario Generale Nato (ci andrà un olandese, Rutte) o presidente della commissione europea (riconfermata la tedesca Von der Leyen).

Si può ben dire che Draghi, almeno negli ultimi venti anni, è stato un protagonista della decadenza dell'Europa nel suo complesso e, allora, quale affidabilità danno le sue ricette ?

Che, poi, si riducono a: 800 miliardi all'anno di indebitamento maggiore da disperdere per armi e per la bufala di moda della transizione ecologica.

In pratica, il perpetuarsi di spese, costi, elargizioni, che impoveriscono i cittadini (di tutti gli stati) e gonfiano i portafogli di burocrati e avventurieri della finanza.

Affidarsi a Draghi sarebbe come se l'Italia, esclusa per due volte dai mondiali di calcio, dopo le dimissioni di Mancini avesse rimesso in sella Ventura.

Eppure le sue 400 pagine di parole sono state accolte dall'applauso incontinente di giornalisti, politici e professori universitari.

Non mi fido di Draghi e delle sue proposte.

Non sono interessato all'unione europea, ma al Benessere e alla Sicurezza delle persone e non è Draghi che ce le può garantire.

Anche perchè, tra le 400 pagine, c'è una richiesta che ci renderebbe schiavi: la fine dell'unanimità, quindi del diritto di veto, nelle decisioni dell'unione europea.

Sarebbe una sottomissione che mi fa sperare ancora di più che, per una volta, una sola volta nella vita !, si realizzi una previsione di Draghi.

Poichè sono convinto che, dopo avergliele profumatamente pagate, quelle 400 pagine resteranno nel cassetto, spero che sia nel giusto, quando dice che l'unione europea, così come è, è destinata a morire. 


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