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25 settembre 2024

Mai dimettersi quando lo chiedono i cattocomunisti

Vittorio Sgarbi è stato prosciolto dall'accusa di evasione fiscale che era stata cavalcata dai cattocomunisti e dai loro organi di stampa per chiederne le dimissioni.

Dimissioni, quindi, fondate sul nulla, solo su una campagna di odio politico sostenuta e amplificata dalla stampa amica dei cattocomunisti con l'unico scopo di colpire il Governo Meloni. 

Se Sgarbi non si fosse dimesso e i cattocomunisti, con quella responsabilità civica e patriottica che mai hanno avuto o dimostrato, avessero atteso la sentenza, Sgarbi oggi sarebbe Ministro della Cultura, senza nulla togliere alle qualità di Giuli.

O forse, se analoga decisione non l'avesse assunta (sbagliando) anche Sangiuliano, Sgarbi sarebbe nel pieno delle sue funzioni di sottosegretario.

La morale è una sola: la pretesa giustizialista e giacobina di dimissioni appena si ipotizza una qualche ombra su un personaggio pubblico, deve essere sempre respinta al mittente.

Perchè dopo non esiste risarcimento per chi, come Sgarbi, ne esce prosciolto.

Solo dopo una sentenza definitiva passata in giudicato e con molte cautele in relazione alla vicenda (ad esempio, mai, neanche dopo mille sentenze di cassazione, Salvini dovrebbe farsi da parte per una eventuale condanna a Palermo in un processo esclusivamente politico e fondamentalmente abusivo perchè invade il campo delle scelte politiche che spettano ai governi scelti e votati dagli Elettori, non spettano ai magistrati) uno può fare una riflessione sulle dimissioni.

Hanno fatto e fanno benissimo a respingere le richieste di dimissioni (per ragioni estranee alla loro azione politica) La Russa, la Santanchè e Lollobrigida, così come dovranno fare tutti gli altri che, periodicamente, finiscono nella rotazione cattocomunista della richiesta di dimissioni.

Invece a dimettersi, ma nessuno sembra chiedergliele, dovrebbe essere il sindaco di Milano Sala che, impegnato com'è a canticchiare bella ciao, è riuscito a farsi sfilare la finale di Champions del 2027 perchè è stato incapace di fornire all'Uefa le garanzie richieste: questa è una mancanza politica da sanzionare con le dimissioni.

Un politico, un parlamentare, un consigliere locale, un ministro, devono essere soggetti solo alla valutazione del loro operato in quanto tali e l'unico giudice, assoluto e insindacabile, è l'Elettore che si esprime con il voto.

1 commento:

Nessie ha detto...

Inutile far notare che la destra ha una forma di complesso di inferiorità verso la sinistra. Si è dimesso Toti, Sangiuliano e pure Sgarbi. A parti invertite quelli là, ovvero i sinistri, restano attaccati allo scranno col mastice. Da considerare che con Tangentopoli fecero fuori quasi tutti i partiti tranne che loro.