Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

27 febbraio 2025

Sono ancora i soliti comunisti


Se la Meloni dovesse ascoltare i latrati dei cattocomunisti, non avrebbe più tempo per lavorare, dovendo sedere in permanenza in parlamento a rispondere a richieste assurde, come quella di riferire sul futuro della "Palestina" in relazione al video postato da Donald Trump.

I cattocomunisti si dimostrano quelli di sempre, privi di fantasia, di visione del futuro e anche di senso dell'ironia e dell'autoironia di cui gronda il video che allego, tratto da You Tube nella versione de Il Fatto Quotidiano.

Non dubito che i cattocomunisti preferiscano una Gaza in macerie, ridotta a covo per terroristi assassini, piuttosto che un posto dove piova la ricchezza come è accaduto nelle località egiziane del Mar Rosso a cominciare dalla più famosa Sharm El Sheik.

Lo preferiscono perchè così possono presentarsi come i "buoni", autocelebrandosi come santi che spediscono aiuti ai "povevi" rigorosamente con i soldi pubblici (cioè i nostri) 

La visione di Trump e Musk è invece pari a quella che ha consentito ad una città fondata da furfanti esiliati dai loro villaggi, Roma, di diffondere la Civiltà in un'Europa barbara e senza speranza.

E' la visione che portò Cristoforo Colombo a partire con le sue tre caravelle ed a scoprire, a sua insaputa, l'America.

E' la visione che portò tanti stati europei, piccoli e di media grandezza, a spingersi nelle Americhe, in Africa, in Asia, in Oceania, portandovi la Civiltà e lo fecero senza una commissione, senza direttive comuni, senza un esercito comune, ma lo fecero i singoli Popoli e Nazioni: il Portogallo, la Spagna, la Francia, l'Inghilterra, l'Olanda, il Belgio e alla fine anche la Germania e l'Italia.

Ed è la visione di chi riuscì nella titanica impresa di far scendere uomini su un altro pianeta, la Luna e che oggi si protende verso Marte, realizzando le fantasie di tanti autori di romanzi di letteratura di anticipazione, con obiettivi apparentemente impossibili, che però la perseveranza umana riuscirà a raggiungere, come sempre.

Perchè la visione contenuta nel video di Trump è al tempo stesso una fantasia autoironica (pensiamo alle statue d'oro o alle odalische con la barba), ma anche un impegno per un futuro di sicurezza e benessere anche per gli abitanti di Gaza.

Perchè quello che ci distingue dalle bestie è la nostra capacità di sognare, di immaginare un futuro e di impegnarci perchè possa essere realizzato e non a caso il debole Uomo, senza corazza, senza artigli e non il dinosauro gigantesco o i feroci animali delle giungle, è diventato il padrone di questa Terra.

Ma sarebbe troppo chiedere ai cattocomunisti di elevare la loro mente al di sopra dei latrati sulle mozioni di sfiducia o sulla pretesa che la Meloni perda tempo a spiegare loro quel che non potranno mai capire.


26 febbraio 2025

La mozione di sfiducia elisir di lunga vita

I cattocomunisti continuano a sbattere la testa contro il muro, a proporre mozioni di sfiducia ed a prenderlo là dove non batte il sole.

Ennesima figuraccia ieri alla camera, dove è stata respinta una mozione di sfiducia contro il Ministro del Turismo, Daniela Santanchè.

Sfiducia per incapacità nel gestire il ministero ?

No, anzi sotto la guida della Santanchè il nostro turismo ha recuperato integralmente e superato la movimentazione (di persone e di denaro in entrata nelle casse italiane) del pre covid.

Quindi un ottimo ministro, che sa quello che fa e quello che si deve fare per tutelare e aumentare l'offerta turistica nazionale, che tanto porta al pil complessivo.

Sfiducia perchè è indagata da qualche magistrato per vicende che nulla hanno a che vedere con la sua attività politica e ministeriale, quindi questioni strettamente private, con soggettive interpretazioni sulla loro reale natura penale e, soprattutto, appena all'inizio non essendovi neppure una sentenza di primo grado a supporto delle tesi colpevoliste.

E, comunque, essendo del tutto estranee all'attività politica e ministeriale, in qualunque modo vadano a finire, sono vicende che non devono e non possono intaccare il ruolo pubblico del Ministro, tale in funzione dei voti raccolti dalla Santanchè, dal suo partito e dalla sua coalizione.

In sostanza, siamo alle solite: si vuol sostituire la volontà di un magistrato alla volontà del Popolo.

Cosa inaccettabile e, giustamente, il Centro Destra, compatto, respinge costantemente le mozioni di sfiducia proposte dai cattocomunisti.

Comincio a pensare che un parlamento che si presta a discutere di simili mozioni di sfiducia, sia inutile e, anzi, dannoso.

E forse lo pensa anche il Presidente del Consiglio che, invece di perdere tempo a rispondere ai latrati dei cattocomunisti, dà lustro all'Italia nei consessi internazionali, diventando, sempre di più, il miglior ambasciatore della nostra Nazione in tutto il mondo grazie ai successi che ottiene.


25 febbraio 2025

L'insostenibile inaffidabilità dei popolari

Le elezioni in Germania hanno espresso in modo chiaro la volontà del Popolo: chiusura all'immigrazione illegale ed espulsione, senza se e senza ma dei clandestini e di quanti vivono in Germania senza averne titolo; riapertura del nucleare; revoca delle follie ecologiste.

Perchè tali obiettivi siano realizzati il Popolo tedesco ha votato in modo tale da dare una maggioranza in voti e in seggi ai due partiti che sono stati all'opposizione e che in campagna elettorale hanno sostenuto quelle tesi.

Il problema per il Popolo tedesco è che sta continuando a dare fiducia ad un partito, la Cdu/Csu, che appartiene a quel blob che è il partito popolare europeo ed è totalmente inaffidabile.

Come la vecchia democrazia cristiana in Italia, i popolari prendono voti a destra per poi spenderli, passate le elezioni, a sinistra con amplessi contro natura con i socialisti e, ancora peggio, con i verdi.

Come il vecchio partito socialista italiano, i popolari hanno una faccia talmente di bronzo da essere disponibili a stare assieme a chiunque, socialisti, verdi, liberali, pur di aggrapparsi ad una poltrona e un periodo di opposizione provoca loro una astinenza così acuta da offrire ciambelle di salvataggio ai socialisti che, sbagliando ogni politica, sono stati puniti (giustamente) alle elezioni.

Un cittadino che voti per un partito aderente al partito popolare europeo, non può mai, MAI !, essere certo che il suo voto possa essere speso bene.

Certo, ci sono quelli di Forza Italia che ancora mantengono l'alleanza con la destra di Fratelli d'Italia e Lega, ma abbiamo visto in passato come, alla prima opportunità, siano pronti a fare i bagagli e trasferirsi nella curva rossa.

Non possiamo dimenticarci il tradimento del 2013, quando sostennero il governo Letta e quando Berlusconi si accorse di aver fatto una castroneria, i ministri, a cominciare dal "delfino" Alfano, preferirono restare al governo creando un nuovo partitino (scomparso) invece di dimettersi a far cadere Letta, Renzi e Gentiloni.

E quelli sono ora rientrati, direttamente o indirettamente (con Noi Moderati) nella coalizione di Centro Destra, almeno fino a quando non avranno una offerta che non potranno rifiutare dalla sinistra.

Noi Elettori di Centro Destra in Italia ci siamo dimostrati, finora, più svelti e intelligenti, infatti, dopo l'esperienza della legislatura 2013-2018, abbiamo prima votato la Lega portandola ad essere il primo partito della Coalizione, poi, visto che anche Salvini ha compiuto due passi falsi entrando nel governo Draghi con i cattocomunisti e poi votando per la rielezione di Mattarella, spostandoci su Fratelli d'Italia che, finora, a parte l'insistenza a favore del comico di Kiev, sta mantenendo il punto e, quindi, la nostra fiducia.

In Germania non sono stati così intelligenti ed hanno dato fiducia (limitata, visto che la Cdu/Csu ha ottenuto il suo secondo peggior risultato della storia) ad un partito aderente ai popolari che si è subito affrettato a soccorrere il compare di merende socialista piegato dal voto.

La morale è che è inutile cercare dei surrogati quando abbiamo a disposizione l'originale.

In Italia, come in Germania o altrove, diffidiamo delle imitazioni che vanno sotto il nome di partito popolare in tutte le sue declinazioni e diamo forza ai partiti coerentemente con le Radici ben solide nell'area identitaria, sovranista e nazionalista.

La Germania è solo l'ultimo esempio di come un voto dato ai popolari venga mal indirizzato immediatamente dopo la chiusura delle urne.

24 febbraio 2025

Germania: AFD win-win, a rischiare è la Cdu/Csu

Per una volta i sondaggi hanno indovinato quasi al decimale, il risultato delle elezioni tedesche.

Leggermente penalizzati i popolari di Cdu/Csu, accreditati di un 29 - 30% e poi risultati chiudere al 28,5%, bazzecole, probabilmente causate dall'alta percentuale di votanti (84%) richiamati da una forte mobilitazione di tutte le parti.

Ed è la percentuale di votanti che stupisce in un'epoca in cui la disaffezione al voto sembrava dovesse continuare lungo una china di partecipanti sempre inferiore al precedente.

Ma è anche la percentuale di votanti che dà maggior pregio all'affermazione dell'Afd, il partito che rappresenta la destra tedesca, contro il quale la canea rossa ha organizzato manifestazioni di piazza, tutti gli altri capi partito hanno dichiarato di non voler aprire trattative, è stata esclusa da alcuni appuntamenti nei dibattiti elettorali e alcuni vorrebbero addirittura metterla fuori legge.

Nonostante la "chiamata alle armi" dei cattocomunisti tedeschi, la percentuale prevista per l'Afd si è materializzata all'apertura delle urne, facendo di tale partito il secondo della Germania, il che vuol dire che, con buona pace di tutti quelli che vogliono sminuire le vittorie della destra brandendo il numero dei votanti, anche aumentando i votanti la destra rappresenta una realtà solida elettoralmente e politicamente.

La logica vorrebbe quindi che, dopo questa sonora bocciatura dei partiti che hanno governato negli ultimi quattro anni e mezzo (socialisti, verdi e liberali) i partiti che in questo periodo hanno fatto opposizione si alleassero avendo dalla loro anche una ampia maggioranza parlamentare.

Così non sarà perchè la Cdu/Csu tedesca, come gran parte del partito popolare europeo, è malata di antifascismo ed ha paura di contrastare la verbosità aggressiva dei socialcomunisti.

Così, con ogni probabilità, avremo la riedizione di una coalizione contro natura tra popolari e socialisti, sperando che abbiano i numeri per tenere fuori i verdi, altrimenti si avrebbe il paradosso di un partito che, dopo aver fatto opposizione per quattro anni e mezzo, diventa complice nel salvare le poltrone di chi, al governo, ha visto bocciare la sua politica dagli elettori.

Ma la Cdu/Csu avrà sul collo il fiato dell'Afd e su tre temi sarà costretta a tenere il punto, anche forzando sui futuri alleati socialisti.

Immigrazione, nucleare e transizione verde, cioè i tre capisaldi sui quali il governo liberalsocialecologista ha fallito ed è stato bocciato dagli elettori, dovranno essere gestiti più secondo i principi dell'Afd che di quelli dei socialisti (e/o dei verdi se dovessero essere imbarcati al governo).

E più la Cdu/Csu concederà qualcosa al compromesso con socialisti (e verdi) più l'Afd potrà presentarsi davanti ad un elettorato che si sentirebbe tradito dalla Cdu/Csu e crescere ancora.

In sostanza l'Afd è in una posizione win-win.

Se le sue basi ideali su immigrazione, nucleare e transizione verde, saranno ricomprese nel programma di governo, potrà affermare che, anche dall'opposizione, più voti avrà più riuscirà a condizionare qualunque governo.

Se, viceversa, la Cdu/Csu dovesse cedere qualcosa ai socialisti (verdi), l'Afd potrà legittimamente chiedere ancora più forza agli elettori per respingere i cedimenti dei popolari.

Più in generale, l'affermazione dell'Afd, che segue tutta una serie di crescite, a volte anche con l'accesso al governo della nazione, di tante forze di destra, cominciato con la vittoria in Italia e la formazione del Governo Meloni, segna una tendenza costante di spostamento a destra dell'elettorato, in modo stabile e uniforme, con le differenze che risultano dalle singole nazioni.

Le conferenze, come la Cpac americana della settimana scorsa, sono solo l'inizio di un percorso che deve vedere le forze di destra unirsi, superando personalismi ed eccessivi distinguo, per lavorare assieme ad una internazionale delle destre, che dal Nord America di Trump, al Milei dell'Argentina, al Modi indiano in rappresentanza dell'Asia, fino alla vecchia Europa dove non abbiamo certo penuria di leaders (la Meloni, prima di tutti, poi la Le Pen, la Weidel, Abascal, Farage, Orban ...) rappresentino la reazione della Civiltà Occidentale alla deriva woke, lgbt, cancel culture che informa l'azione della sinistra cattocomunista e liberal.

Anche dalle elezioni in Germania la riscossa dell'Occidente, della nostra Civiltà, ottiene una ulteriore spinta favorevole.

23 febbraio 2025

Da applausi

Quindici minuti che hanno sicuramente ingrossato il fegato dei cattocomunisti.



Sperare nel meglio, prepararsi al peggio

Aperte le urne, finiranno i commenti alla cieca dei "professionisti dell'informazione" che, in occasione delle odierne elezioni in Germania, hanno cambiato registro.

Da "Kamala in vantaggio" a "previsto trionfo dell'Afd".

E questo mi insospettisce, brogli a parte.

Poichè la buona fede è presunta ma a pensare male spesso ci si azzecca, non vorrei che, vista la mala parata dei precedenti, questa volta i "professionisti dell'informazione" stiano accreditando un trionfo dell'Afd per poi, davanti ad una avanzata, ma inferiore a quel 20% su cui hanno posto l'asticella, facciano rullare i tamburi e suonare le trombe della serie "i tedeschi respingono l'assalto neonazista".

Di sicuro c'è che, a causa della complicità dei popolari, chiamati cristiano democratici in Germania, i socialisti resteranno al governo, sia pure in posizione subordinata, quindi poco cambierà se non in una minore deriva ideologica su temi quali immigrazione e transizione ecologica.

Se prendessimo per buoni i sondaggi, però, dovremmo dire che i tedeschi, votando per oltre il 50% a favore dei partiti che erano all'opposizione del governo di Scholze, ne hanno bocciato la politica, sua e dei suoi alleati verdi e liberali, cioè gli stessi che, sempre con la complicità dei popolari, continuano ad avere la maggioranza nel parlamento europeo.

Se, infatti, i prossimi eletti al parlamento tedesco, rispettassero il volere del Popolo, dovrebbero dar corso ad una maggioranza tra popolari e Afd, totalmente alternativa a quella uscente.

Ma così non sarà.

Ci siamo abituati all'infido ruolo dei centristi e dovremo farcene una ragione anche in Italia e per il futuro.

In Italia siamo fortunatamente molto più avanti in quel percorso che porterà la Destra, anche nelle Nazioni europee, a diventare forza maggioritaria e di attrazione, scalzando gli infidi e untuosi popolari che, come faceva la democrazia cristiana negli anni Settanta e Ottanta, chiedeva voti a destra autocelebrandosi come "diga" contro il comunismo e poi governava con i socialisti e produceva il 90% delle leggi in un turpe accordo compromissorio con i comunisti.

Ricordo che una decina di anni fa polemizzai su un forum de Il Resto del Carlino con uno dei "professionisti dell'informazione" di quel quotidiano che mi contestava l'affermazione per cui il bacino iniziale di Fratelli d'Italia e della Lega era oltre il 20% e in crescita.

Adesso i sondaggi danno Fratelli d'Italia e Lega quasi al 40%, ancora non basta per rendersi autonomi dal ricatto centrista, ma sufficienti per costringere i centristi a stare al governo con loro.

Dieci anni fa il percorso era appena iniziato, come è iniziato in tutta Europa e come stasera mi auguro di leggere anche dai risultati delle elezioni in Germania.

Sempre preparati alla peggior propaganda dei "professionisti dell'informazione" che, comunque vada, cercheranno di sminuire la portata del voto tedesco se non sarà in linea con i loro desideri.

22 febbraio 2025

Dedicato a quelli che guardano il dito

In debito di argomenti, i cattocomunisti e i loro "professionisti dell'informazione", stanno latrando in relazione ad una gestualità di Steve Bannon al termine del suo intervento al Cpac 2025, la riunione dei Conservatori e Patrioti mondiali.

Naturalmente sono querimonie a tutto uso interno, perchè l'obiettivo è criticare la Meloni che oggi dovrebbe intervenire in teleconferenza (non sono ancora arrivati a chiederle di riferire in parlamento o le dimissioni, ma non dubito che ci arriveranno).

Ci sono due aspetti che, nella loro abissale ignoranza, i cattocomunisti trascurano.

Intanto il gesto di Bannon appartiene ad una naturale, millenaria e sana usanza di salutare senza contatto con il prossimo, soprattutto quando il prossimo è una assemblea di centinaia di delegati.

Se dovessimo arguire da un modo di salutare le idee politiche di qualcuno, allora dovremmo dire che Trump è un comunista, visto il suo abituale modo di alzare il braccio destro con il pugno chiuso.

Ma quel che più è da rimarcare è come i "professionisti dell'informazione" abbiano guardato il dito, nella fattispecie il braccio di Bannon, riportando fotografie e sprecando inchiostro a commentare, lanciando così un osso agli affamati cattocomunisti, dimenticandosi completamente di riportare il contenuto del discorso di Bannon che non ho trovato in nessun resoconto.

Quali sono le idee che Bannon ha espresso ?

Quali le proposte per i Conservatori ed i Patrioti nel mondo ?

Quali gli obiettivi di breve, medio e lungo termine ?

Nulla di tutto ciò ha fatto capolino nei dotti e sapienti elzeviri, tutti dedicati ad interpretare il saluto di Bannon: fascista o nazista ?

Quello è il (loro) problema !

Ed è questo che ci fornisce la misura del livello della nostra informazione e di quella politica, piccola piccola, che la segue a ruota.


21 febbraio 2025

La persecuzioni giudiziarie rafforzano vittime e Centro Destra

Nel 2023 quattro parlamentari cattocomunisti si recarono in carcere a trovare un anarchico condannato all'ergastolo e al 41bis.

Il loro comportamento fu denunciato da un deputato di Fratelli d'Italia che aggiunse come quell'anarchico fosse anche in rapporti con altri detenuti al 41bis per reati di mafia.

Un parlamentare verde (di rabbia ?) denunciò una ipotesi di violazione di informazioni riservate da parte del Sottosegretario Andrea Delmastro che le avrebbe girate al suo collega di partito.

Il procuratore incaricato delle indagini chiese l'archiviazione, ma il giudice la negò e mandò a processo il sottosegretario.

Il pubblico ministero, che le carte ha sicuramente letto, approfondito, digerito, ha chiesto l'assoluzione che la sentenza non ha accolto e, anzi, ha provveduto ad una ridicola condanna di otto mesi con la sospensione della pena.

L'inaffidabilità della giustizia affidata a toghe rosse possedute dall'odio ideologico appare evidente dallo svolgimento dei fatti.

Sicuramente quei magistrati otterranno il risultato di danneggiare la salute del Sottosegretario Delmastro, ma anche altri effetti che accresceranno la loro rabbia e quindi la loro inaffidabilità.

Delmastro viene blindato al suo posto (e, per me, dovrebbe ottenere una ricompensa con il prossimo ministero che dovesse liberarsi o qualcosa di ugualmente gratificante).

Non solo Delmastro, la canea che i cattocomunisti scatenano ad ogni assist della magistratura, rende evidente che l'unica strada che il Centro Destra può percorrere è quella di blindare, senza se e senza ma, tutti i propri rappresentanti che, oggi per un motivo, domani per un altro, dovessero finire sotto esame giudiziario, perchè la tattica di colpire il nemico uno alla volta, ben nota sin dai tempi degli Orazi e dei Curiazi, si infrange quando si fa quadrato senza distinguo.

Tanto più se il proprio elettorato non solo non cade nella trappola del fango lanciato dai cattocomunisti e loro supporters (che quindi sono gli unici a sporcarsene) ma si ricompatta anche quando non sempre condivide le scelte che vengono effettuate a livello governativo.

Come si può osservare leggendo i commenti su X, dove anche quelli più critici, all'interno dell'Area di Centro Destra, verso il Governo Meloni perchè vorrebbero sempre "di più", si sono tutti ricompattati contro la magistratura e i cattocomunisti ed a favore del Sottosegretario Delmastro.

E se chi commenta in X è solo la punta dell'iceberg di un sentimento popolare che emerge solo (purtroppo) al momento del voto, i comportamenti faziosi nei giudizi processuali servono solo a continuare nel lavoro di discredito della giustizia italiana e chi la dovrebbe amministrare, che dovrebbe invece osservare un comportamento totalmente esente da sospetti e trasparente nella sua indipendenza dalle pulsioni ideologiche. 

 

20 febbraio 2025

I cattocomunisti che amministrano le loro riserve indiane

Nei giorni scorsi, con scarsa copertura nazionale mentre invece dovrebbe avere la massima diffusione, qualche elettore cattocomunista potrebbe rinsavire, abbiamo visto come Di Pascale e Lepore intendono l'uso dell'arma fiscale e tariffaria, in ciò perfettamente allineati ai loro capi nazionali che rispolverano l'idea della patrimoniale cercando la protezione di una unione europea malmessa e più traballante dei regimi cattocomunisti in Emilia Romagna e Toscana.

Non so quindi se essere lieto o rammaricarmi dal fatto che la regione Emilia Romagna a guida De Pascale (pd) ha revocato la richiesta di percorso per l'autonomia differenziata promossa dall'Emilia Romagna a guida Bonaccini (pd).

E' evidente che, al di là della schizofrenica incoerenza del pd, è una posizione esclusivamente strumentale, a sostegno dei latrati antigovernativi del pd e dei suoi satelliti, ma è anche uno schiaffo, teorico, ai cittadini emiliano romagnoli che, in questo modo, si vedono privare di una autonomia che, ben gestita, darebbe cospicui frutti.

Lo schiaffo è teorico perchè se l'interpretazione dei De Pascale e dei Lepore di autonomia amministrativa è quella di imporre aumenti tariffari (biglietti autobus, sosta) e di tasse (tari, bollo auto, ticket sanitari) allora sarebbe meglio se venisse tolta loro anche quella che hanno.

Ricordo ancora e sempre quel che disse in una Tribuna Politica (quando i dibattiti in televisione erano seri e non caciare) il democristiano Rumor, rispondendo ad un giornalista che lo aveva stuzzicato elogiando la giunta comunale comunista di Bologna che offriva gli autobus gratis: Bologna comunista può mettersi in vetrina perchè è in una Italia democristiana che paga i suoi conti.

Infatti la stagione degli autobus gratis, fu pagata da tutti gli altri Italiani che videro porre a carico della contabilità generale i costi di quella onerosissima operazione di facciata.

Adesso i comuni e le regioni sono responsabili dei loro bilanci e De Pascale e Lepore non hanno saputo fare di meglio che aumentare tariffe e tasse.

E' quindi comprensibile che vogliano rinunciare ad una sempre maggiore autonomia che li costringerebbe a dimostrare se e quanto valgono come amministratori, per poter continuare con il facile latrato contro il Governo che non trasferirebbe abbastanza fondi alle loro casse, per le loro spese ideologiche (30 all'ora, "aiuti" a Gaza, etc.).

La cosa avvilente, per me che sono bolognese ed emiliano, è che quei signori ed il loro partito, con i relativi satelliti, continuano ad essere votati, anche da chi negli ultimi due anni ha avuto le case allagate e adesso "si godrà" dell'aumento di tasse e tariffe.

19 febbraio 2025

Noi europei più forti divisi in Nazioni che "uniti"

In politica la somma di due (o più) debolezze non fa una forza e, sempre, la somma di partiti e movimenti che si mettono insieme risulta inferiore alla sommatoria dei consensi di quando sono separati.

In Italia ne abbiamo avuto ripetutamente la dimostrazione a cominciare dalla prima repubblica quando i socialisti provarono a mettersi assieme ai socialdemocratici, salvo poi dividersi nuovamente precipitosamente perchè i voti raccolti dal partito socialista unificato erano di poco superiori a quelli del solo psi.

Analoga sorte toccò ai reiterati tentativi, solo alle elezioni europee, di mettere assieme pli, pri e radicali, con risultati men che mediocri e con i furbetti di Pannella fare razzia di seggi fregando gli altri due soci concentrando le preferenze di militanti più irregimentati, rispetto al voto di opinione di liberali e repubblicani che così portarono acqua al mulino radicale.

In tempi recentissimi ad essere puniti sono stati Renzi, Calenda e gli eredi dei radicali.

Assieme alle politiche del 2022, Renzi e Calenda marciarono tra rulli di tamburi e suoni di fanfare millantando di essere il "Terzo Polo", risultando alla fine solo sesti.

Renzi ci ha riprovato con i radicali di più europa, mancando quel quorum che, sulla carta, la sommatoria dei sondaggi dava per superato e quasi raddoppiato.

Analogamente la sommatoria di 27 nazioni europee non fanno dell'unione europea una forza che possa ergersi a potenza mondiale al pari di Stati Uniti, Cina, Russia.

La cacofonia su tanti argomenti deriva da interessi contrastanti o concorrenziali (pensiamo solo al vino nella competizione tra Italia e Francia) che derivano da stili di vita profondamente diversi e che, a loro volta, sono conseguenze del diverso territorio, clima, storia, tradizioni dei popoli.

Come si può pensare, come vorrebbe Draghi, di parlare con una voce sola se gli interessi sono molteplici ?

Come si può pensare di rinunciare ad altra sovranità, come vorrebbe Mattarella, se non possiamo più tutelare i nostri interessi ?

L'Europa unita fu un successo finchè si limitò ad aprire i mercati interni al libero scambio tra gli stati aderenti all'accordo e mostrò tutte le sue crepe e inadeguatezze quando, in preda all'ubris, credette di poter cancellare con un tratto di penna millenni di storie differenti e divise, per inseguire l'impossibile utopia di una fittizia unità.

Perchè il Regno Unito (quando era parte dell'unione) e la Francia non hanno mai rinunciato al seggio permanente nel consiglio di sicurezza dell'onu per cederlo all'alto rappresentante dell'unione ?

Già da quello si capisce che alcuni stati, i loro governanti, si riempiono la bocca di europa, ma solo quando possono lucrarci sopra, magari gonfiando il petto, come fa Macron, più come un tacchino che come un galletto e presentarsi millantando di aver dietro una "potenza" da cinquecento milioni di abitanti.

Noi europei abbiamo civilizzato il mondo e senza di noi non ci sarebbe stata alcuna "America", nè al Nord, nè al Centro, nè al Sud, non avremmo un'Oceania a livello degli altri stati d'Occidente e neppure un'Africa in grado di cominciare a camminare da sola grazie al balzo di millenni in pochi decenni fatto a seguito della presenza degli europei.

E tutto ciò è avvenuto in base ad azioni singole degli stati nazionali, anche piccoli, ma grandi nella Storia del mondo come il Portogallo e l'Olanda.

Se vogliamo tornare a contare nel mondo del futuro, non possiamo che ricominciare dall'Europa come un'area di libero scambio scambio di merci e lavoratori, senza tutte quelle sovrastrutture costose e inutili come il parlamento, la commissione, la corte penale, cui ogni nazione affianca una sua attività politica presentandosi sullo scenario mondiale con piena sovranità, indipendenza e autorevolezza, senza doversi piegare a direttive o decisioni, di compromesso, sempre, anche quelle che fossero prese a maggioranza se si fosse così autolesionisti da rinunciare all'unanimità, in ritardo rispetto ai tempi necessari per essere utili e sempre di portata inferiore al necessario a causa degli inevitabili compromessi.

Torniamo al mercato comune, rinunciando all'unità politica e saremo più forti.


18 febbraio 2025

Il basso profilo della Meloni a Parigi

Giorgia Meloni ci aveva abituati ad una grande visibilità in ogni incontro bi o multilaterale.

Ieri, a Parigi, nella riunione convocata unilateralmente da Macron, ha invece tenuto un basso profilo.

Non ho ancora letto di sue dichiarazioni e anche le "voci" che solitamente i "bene informati" fanno circolare su quello che è accaduto "dietro le quinte", sono molto flebili.

Credo che la Meloni abbia fatto bene ad andare a Parigi, dietro invito, perchè un invito non si rifiuta mai, anche se si sa in partenza che non ne potrà derivare alcun risultato, come poi è stato.

Sembra che in tale sede la Meloni abbia espresso perplessità sulla formula, sulla possibilità di intervenire in modo autonomo che comprometterebbe le trattative di pace che Trump sta perseguendo.

Qui non c'è da scegliere, come scioccamente dice la Schlein, "da che parte stare", se con Trump o con l'unione europea, perchè l'unica parte dalla quale stare (ed è questo che i cattocomunisti non capiscono e infatti si collocano sempre altrove) è quella dell'Italia e degli Italiani.

L'Europa è una espressione geografica (semi cit. Metternich) e l'Italia è invece una Nazione con un suo Popolo che si aspetta dai propri governanti di fare la scelta che dia a Popolo e Nazione il maggior Benessere con la maggiore Sicurezza.

Perchè ciò accada è necessario perseguire rapporti pacifici tra i propri vicini, con i quali poter scambiare fruttuosamente le merci.

Sparare boiate, giusto per riempirsi la bocca, tracciando assurdi parallelismi storici, per poi offendersi se gli altri replicano, è contro l'Interesse Nazionale.

Così come cercare una terza via rispetto all'alleanza storica con gli Stati Uniti, soprattutto se guidati da un Presidente che si richiama alla Tradizione e alla Identità occidentale.

Non a caso la Meloni pare abbia fatto capire che condivide molto di quel che ha detto a Monaco il Vice Presidente Vance, quando ha (giustamente) bacchettato l'unione europea e la presunzione di censurare le opinioni e persino il voto di un popolo.

Una posizione che condivido.

L'Italia ha conquistato un posto di prima fila, per la capacità della Meloni di muoversi sulle uova dei rapporti internazionali e con uno Scholze che ha ancora una settimana di vita (da cancelliere), un Macron in caduta libera e uno Starmer che i sondaggi danno dietro al Reform Party di Farage, è l'unico capo di governo europeo che gode di salute politica.

Mi sembra che stia capitalizzando il credito conquistato e la stabilità inusuale per l'Italia.

Da Italiani, possiamo solo guadagnarci.

17 febbraio 2025

Il caro bollette colpa della sinistra

Ma come, dirà il solito furbacchione, se al Governo da quasi due anni e mezzo c'è il Centro Destra, non può essere colpa della sinistra.

Invece è proprio così.

Il rincaro delle bollette, dai prezzi stracciati del 2020-2021, è dovuto a tre ragioni:

1) la super tassa imposta dall'unione europea per le paturnie ambientaliste dei verdi, sulle emissioni di Co2;

2) la penuria di materia prima (gas) deriva dalle sanzioni imposte stoltamente alla Russia nel 2022 che si sono dimostrate un boomerang, volute dalla "maggioranza Ursula" con Draghi in prima fila (è infatti bastata una telefonata tra Trump e Putin per ridurre il costo del gas del 15%);

3) la mancanza di alternative è causata da due referendum radicali, cavalcati dalla sinistra per danneggiare l'Italia, e che ci hanno impedito di dotarci di centrali nucleari.

Aggiungiamoci pure le inopportune (eufemismo) esternazioni di Mattarella che, ad ogni sermoncino che ci propina, attacca la Russia e, logicamente, "non resterà senza conseguenze", così che, quando ci sarà la pace e riprenderanno le consegne di gas russo, noi saremo costretti, grazie a Mattarella, a pagarlo più di altri (anche se mi auguro che la Meloni riesca in qualche modo a salvare capra e cavoli).

Questi sono i motivi del rincaro delle bollette di gas e conseguentemente elettricità e sarebbe opportuno, quando si tornerà alle urne, ringraziare Verdi, sinistra, pd, chiudendo loro i rubinetti dei voti come loro hanno chiuso a noi i rubinetti del gas.


16 febbraio 2025

La differenza

Le differenze tra i partiti del Centro Destra (pur nelle loro sfumature che non hanno impedito loro di essere e restare alleati da oltre 30 anni, affidando la leadership della Coalizione in base al consenso degli Elettori, così abbiamo avuto Berlusconi di Forza Italia, Salvini delle Lega e adesso la Meloni di Fratelli d'Italia) e il coacervo di partiti genericamente di opposizione che ruotano attorno ai cattocomunisti del pd, sono molteplici.

Immigrazione, alleanze estere, contrasto alla deriva morale, presidenzialismo, autonomia regionale, tanto per citarne alcune di quelle che oggi hanno i titoli sui giornali.

Ma c'è una differenza che emerge e, a volte, il caso della politica si diverte a rimarcare: le tasse.

I cattocomunisti prosperano sulle tasse, cioè sulla razzia di quanto altri, con il loro lavoro, ingegno, rischio, riescono ad accumulare.

Il Centro Destra è compatto nel ricercare di ridurre l'invasività dello stato nelle tasche degli individui.

E' di questi giorni la notizia che in Emilia Romagna il neo presidente De Pascale e il sindaco di Bologna Lepore hanno deliberato una raffica di aumenti di tutto ciò che rientra nella disponibilità delle loro amministrazioni: addizionale irpef, irap, bollo auto, ticket sanitario, biglietti e abbonamenti autobus, dehors, sosta automobili.

Contemporaneamente la Schlein, con il codazzo dei partiti satelliti, facendo seguito alla richiesta dell'estrema sinistra, ha invocato una patrimoniale europea, che l'estrema sinistra aveva indicato, genericamente, sui "molto ricchi", senza precisare cosa intendono loro per ricchi, per patrimonio da colpire.

Nello stesso momento i partiti di Centro Destra stanno verificando le compatibilità di bilancio per due operazioni che allevierebbero gli oneri imposti sui cittadini.

Da un lato una riapertura delle rottamazioni delle cartelle fiscali che non sarebbero mai onorate, ma rappresentano una partita di bilancio che torna utile come i crediti non ancora dichiarati inesigibili (anche se tutti sanno che lo sono) nelle aziende.

Contemporaneamente resta sul tavolo la riduzione della seconda aliquota (per i redditi fino a 60mila euro) dal 35 al 33%.

Ecco, plasticamente, sottolineata la differenza tra i cattocomunisti e il Centro Destra: i primi studiano come vessare le persone e impoverire gli individui, il Centro Destra fonda la sua filosofia di governo sullo stato amico, che non perseguita e non fa razzia dei nostri risparmi.

Poi ognuno è libero di decidere da che parte stare.


15 febbraio 2025

Preferisco Vance a Mattarella

Può capitare che uno si senta rappresentato dal Vice Presidente degli Stati Uniti e non dal Presidente della Repubblica Italiana ?

Sì, può capitare quando si tratta di J.D. Vance e di Sergio Mattarella.

Per quelle coincidenze ciniche, che capitano, soprattutto in politica, abbiamo avuto, nel giro di pochi giorni, l'esempio di una visione positiva del mondo e del ruolo dell'Occidente (Vance) e di come, invece, l'Occidente può declinare sempre più velocemente verso la irrilevanza (Mattarella).

Abbiamo avuto l'esempio di come si difendono i diritti dei propri cittadini (Vance) e di come si difendono solo le posizioni di una fazione politica (Mattarella) neanche maggioritaria.

E non sono il solo a pensarla così, basta leggersi i commenti su X in cui non vengono risparmiate critiche anche alla Meloni ed a La Russa per aver preso la parte di Mattarella dopo che, a seguito delle sue parole incendiarie contro la Russia, la portavoce del Ministero degli Esteri russo ha replicato con fiera durezza.

Quante volte, invece, Mattarella è stato silente, guardando altrove, davanti agli scomposti attacchi personali rivolti alla Meloni ed a La Russa ?

Bene, avrei preferito che la Meloni e La Russa avessero tenuto un analogo comportamento, invece di comportarsi da Signori, in fondo chi la fa, l'aspetti.

E mi ricordo di Mattarella con il suo "non si invochi la libertà per sottrarsi al vaccino", confrontato alle parole di Vance che ha cercato di svegliare l'Europa ricordando il principio della libertà di parola, criticando le scelte di escludere una parte, sempre più rilevante, di elettori che votano nuovi partiti nazionalisti, le politiche migratorie che creano solo pericoli, le scelte di magistrati che interferiscono con il voto liberamente espresso dai cittadini (Romania).

Vance ha fatto la sintesi di come dovrebbe essere un Occidente che riaffermi e rilanci i propri Valori: Libertà, Popolo, Sovranità.

E rispetto, rispetto per chi governa altre nazioni, con i quali bisogna trattare, non chiudere o isolare (o, almeno, provarci e l'aggravante è non riuscirci).

E' da un pezzo che non mi riconosco in chi alloggia pro tempore (sempre troppo lungo) al Quirinale, almeno dalla presidenza Leone e dal secondo Cossiga.

E da quando esiste quella vasta platea che sono i "social media", ho potuto constatare che la mia non è una opinione isolata.

Tra Vance e Mattarella non ho dubbi: scelgo Vance.

Vance ha la metà degli anni di Mattarella e questo mi induce all'ottimismo verso il futuro dell'Occidente e, quindi, anche dell'Italia.


 

14 febbraio 2025

I cattocomunisti non si trattengono e aumentano le tasse

Nel giro di una settimana noi bolognesi ed emiliano romagnoli abbiamo imparato (o abbiamo avuto conferma) a nostre spese, cosa voglia dire affidare l'amministrazione, anche solo di una città o di una regione ai cattocomunisti.

Non credendo a chi li ammoniva sulla scarsa affidabilità di chi ha sempre infilato le sue mani nelle nostre tasche senza risolvere i problemi e votandoli di nuovo, anche con l'acqua letteralmente alla gola, la maggioranza dei bolognesi e degli emiliano romagnoli che votarono Lepore e Di Pascale oggi devono solo tacere e pagare le nuove imposte.

Lepore a Bologna ha aumentato il biglietto dell'autobus (di oltre il 50%, rendendo il nostro trasporto pubblico il più oneroso), le soste, i dehors.

Non volendo essere da meno De Pascale farà cassa aumentando l'addizionale Irpef, irap, il bollo auto e i ticket sanitari.

Olè, i polli sono spennati.

Chi li ha votati e chi non è andato al voto perchè "tanto sono tutti uguali", taccia.

Noi che non siamo i polli perchè non li abbiamo votati, ma siamo ugualmente spennati in quanto vittime, abbiamo invece il diritto di protestare e di denunciare questi aumenti sia per ricordare ai nostri Connazionali che dovranno andare a votare per le regionali e le comunali alle prossime occasioni che se daranno fiducia ai cattocomunisti o se si asterranno dal votare il Centro Destra, potrebbe capitare anche a loro, che per sollecitare chi li ha votati a pentirsene e farsi un nodo al fazzoletto per evitare di ripetere lo stesso errore alla prossima occasione.

E' evidente che solo chi tiene la testa sotto la sabbia può ancora negare che le strumentali richieste del pd per erogare fondi a destra ed a manca si traducono nella razzia dei risparmi degli Italiani.

Perchè il pd si conferma sempre come il partito delle tasse.


13 febbraio 2025

L'inutile abbaiare di Kaia Kallas

Finalmente Stati Uniti e Russia hanno ricominciato a parlarsi.

Il disgelo che fa seguito all'elezione del pragmatico Trump è una boccata di ossigeno e di speranza per il mondo e tutti gli osservatori prevedono un cessate il fuoco imminente in Ucraina.

Personalmente mi auguro anche che siano completamente rimosse le sanzioni alla Russia (inclusa la revoca del ridicolo mandato di arresto e indagine contro Putin e altri esponenti russi)  e che possa nuovamente scorrere il gas verso le nostre case e imprese a prezzi bassi.

La Pace sarà una sconfitta per tutti quelli che hanno manifestato idee bellicose, con l'illusione di poter sconfiggere la Russia facendo morire solo i soldati ucraini e sarà una sconfitta per Zelensky che dovrà veder riconosciuta a livello internazionale, dall'accordo di pace, la Crimea e il Donbass alla Russia.

La sconfitta si estende all'unione europea, che dimostra così il suo nanismo politico, fondata com'è sulle consorterie di affari e sulla burocrazia, al punto che la cosiddetta Alto Rappresentante per la politica estera ha strepitato dicendo che al tavolo delle trattative dovrà esserci anche l'unione europea, facendo la parte di uno di quei cagnetti di piccola taglia che abbaiano in continuazione e poi, quando si avvicina il pericolo, si rifugiano tra le gambe dei padroni.

L'unione europea non esiste come entità politica, perchè gli interessi delle singole Nazioni non sono sempre e su tutto coincidenti.

E si parla di interessi economici, interessi politici, interessi culturali, storici e prospettive future.

E' inutile e dispersivo, oltre a rappresentare un costo intollerabile, la pretesa di rendere unità ciò che è diviso da sempre.

L'unione europea è fallita come progetto, perchè è concettualmente sbagliata.

Ci si doveva concentrare sulla libera circolazione di merci e lavoratori, senza tutte quelle sovrastrutture (commissione, parlamento, consiglio, corte di giustizia etc.) che complicano solo la vita e servono solo a mantenere a spese nostre orde di burocrati tanto ben remunerati, quanto assolutamente improduttivi.

Uno dei grandi meriti di Trump è quello di dimostrare l'inconsistenza politica e concettuale dell'unione europea e spetta a noi trarne le opportune conseguenze per il bene dell'Italia e degli Italiani.


12 febbraio 2025

Non sono i giudici ad ordinare le leggi al Parlamento

La regione Toscana ha approvato una legge che accoglie l'istanza di chi desidera porre fine alla propria esistenza.

La scusa che motiva l'approvazione di tale legge regionale sarebbe una sentenza della corte costituzionale che, deliberando che il suicidio assistito non è reato, ha chiesto al Parlamento di approvare una legge in merito.

La sentenza è del 2019 e, finora, nessuna legge è stata approvata perchè il Parlamento è espressione del Popolo Sovrano e il potere legislativo, quindi anche la scelta di quali leggi portare in aula, votare e approvare, non può essere assoggettata ai voleri del potere giurisdizionale.

La corte costituzionale ha un compito di vagliare la corrispondenza delle leggi alle norma della costituzione e dirimere le controversie tra gli organi dello stato, non ha facoltà di inventarsi leggi, magari interpretando quelle esistenti o cancellando parti di esse e neppure di chiedere che il Parlamento approvi questa o quella norma.

La regione Toscana, quindi, legifera al di fuori della sua sfera di competenza e la legge regionale appena approvata dovrà essere cancellata.

Nel merito, personalmente sono contro l'eutanasia in generale ma, soprattutto, sono contro una eutanasia che sia posta a carico del pubblico, rendendoci tutti complici della soppressione di un innocente, ancorchè (forse) consenziente.

Sin dagli albori dell'Umanità il suicidio, in varie forme, era praticato in ogni parte del mondo, anche con caratteristiche "nobili", come in Giappone o come esempio di Valore e Virtù, come nella Roma classica (Seneca, Catone Uticense) mentre un esempio di eutanasia lo si potrebbe individuare in Nerone che, non avendo le Virtù dell'Antico Romano, si fece trapassare la gola da uno schiavo.

Non mi risulta però che l'onere per tale gesto sia mai stato posto a carico di tutta la comunità, anche di coloro che, per motivi vari, ritengono la Vita come un bene prezioso da coltivare, difendere e sostenere.

E il Parlamento, votato dal Popolo, se non ritiene di approvare una legge che legittimi l'eutanasia di stato, rappresenta questo sentimento che molti hanno e che, nonostante la deriva morale di molti messaggi che provengono dalla quotidianità, è fortunatamente ancora forte ci fornisce speranza per il futuro, quella speranza che giudici non eletti dal Popolo, non possono e non devono poter cancellare con una sentenza. 

11 febbraio 2025

Con Trump riprende il cammino verso il futuro

Il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca ha creato un clima effervescente, di grande movimento in un panorama che, fino allo scorso 20 gennaio, mostrava un encefalogramma piatto.

Ma quello che più è apprezzabile è che l'irruenza di Trump sta scardinando le liturgie dei parrucconi.

Trump che esce dall'oms, dal trattato di Parigi, cessa di finanziare l'agenzia onu per i palestinesi, sanziona la corte penale internazionale, pretende (e ottiene) che Panama torni a gestire il canale in base alle indicazioni di chi quel canale ha costruito e finanziato, minaccia (e sappiamo che le sue minacce non sono infondate) di scatenare l'inferno sui terroristi palestinesi se non consegneranno gli ostaggi, impone dazi e costringe Canada e Messico ad una trattativa, altri dazi contro la Cina, altri contro l'unione europea, tutti finalizzati a riequilibrare gli aiuti, piccoli o grandi, di stato di quelle nazioni in danno della libera economia di Mercato, che reclama la Groenlandia, che imporrà la pace in Ucraina in cambio del risarcimento, tramite terre rare, per gli enormi finanziamenti concessi da Biden a Zelensky, che preferisce i rapporti bilaterali con stati veri a quelli multilaterali mettendo fuorigioco sia l'onu che la ue.

Non nascondo che mi piace l'elefante in cristalleria, soprattutto quando quella cristalleria era diventata il ricettacolo di una consorteria di affari e politica che aveva tolto ogni spinta al progresso dell'Umanità.

Trump ha solo quattro anni per togliere nel mondo tutte le incrostazioni figlie di scelte vili, che si nascondono dietro paroloni ormai privi di significato concreto se non riferiti all'avvantaggiarsi di determinati circoli affaristici (come quelli del "verde") che fanno da tappo ad un vero progresso che ha bisogno di energia, tanta e a basso costo per svilupparsi adeguatamente.

E che dire del sogno di Marte ?

E' un traguardo, possibile, che potrebbe, come già fu per la Luna, far esplodere nuove energie, nuove idee, nuove prospettive.

Ma per fare ciò è necessario prima usare la ruspa e abbattere il vecchio che si ostina a fermare il futuro.

E il vecchio è rappresentato da tutte quelle organizzazioni internazionali che, con leggi, ordinanze, sentenze, impediscono ai Popoli ed alle Nazioni di riprendere quel cammino verso il futuro che è nelle nostre corde e nel nostro destino. 

10 febbraio 2025

Il Ricordo non sia tradito

Con legge voluta all'epoca dall'attuale Presidente del Senato, Ignazio La Russa e dall'attuale deputato di Fratelli d'Italia, Roberto Menia, grazie alla maggioranza di Centro Destra che nel 2001 gli Italiani diedero alla Coalizione di Berlusconi, fu approvata nel 2004 la legge che istituiva il Giorno del Ricordo, la cui prima celebrazione avvenne il 10 febbraio 2005, venti anni fa.

In venti anni tanta acqua è passata sotto i ponti e, abitualmente, alla evidenza che i governi di Centro Destra davano all'evento, si contrapponeva il tentativo di riportare nell'oblio la vicenda dei Martiri Italiani dell'Istria e della Dalmazia trucidati dai comunisti slavi, con lo scarso rilievo che ne davano i governi di colore rosso.

Così come si è cercato di nascondere le vicende, come quelle del "treno della vergogna", che hanno visto i comunisti italiani, allineati e coperti dietro la narrazione titina, insultare e tirare sassi contro i vagoni che trasportavano gli esuli sopravvissuti nei campi di raccolta in patria.

Oggi, quando non è più possibile nascondere la Storia, i nipotini degli stessi che nell'immediato dopo guerra aggredivano verbalmente e con il lancio di sassi gli esuli sopravvissuti, cercano di ripetere l'operazione "resistenza", manipolando la Storia, "spiegando" la vicenda con la frase: è stata colpa dei fascisti.

Anche questa mattina per radio ho ascoltato un signore che, per parlare delle Foibe, si è sentito in dovere di ricordare prima la politica fascista in Istria e Dalmazia.

Così come nelle piazze delle celebrazioni, la sinistra si è presentata solo per sminuire la vicenda, declassandola ad una conseguenza di una guerra fascista.

Ottenuta la consacrazione stabile del Giorno del Ricordo, il pericolo è ora che il suo significato, profondamente e intimamente nazionalista ed anticomunista, venga stravolto da interpretazioni e riletture che vorrebbero nascondere le responsabilità morali dei comunisti italiani.

Per questo dobbiamo continuare a ricordare ed a ricordare che nella vicenda delle Foibe ci sono stati dei criminali e quelli furono i comunisti slavi, così come è necessario ricordare che Istria e Dalmazia sono terre italiane, arricchite da secoli di buon governo della Serenissima Repubblica di Venezia,  impoverite e sradicate dalla loro Storia, da cinquanta anni di comunismo.


09 febbraio 2025

Un nuovo ordine mondiale

La prima volta che sentii questa espressione, fu dopo il crollo del muro di Berlino nel 1989-1990, cui seguì quello che sembrava il crollo del comunismo e fu attribuita al 41° Presidente degli Stati Uniti, George H.W. Bush, già Vice di Reagan per otto anni, che capitalizzava la politica del predecessore con la quale era stata schiantata l'Unione Sovietica.

La speranza era che, caduto il comunismo, si aprisse un'era di libertà e di benessere per i popoli del mondo, sotto una benevola direzione dei vincitori della guerra fredda, cioè le Nazioni dell'Occidente.

La speranza fu tradita.

Purtroppo il comunismo fu sconfitto, ma i comunisti continuarono a vivere tra noi, diffondendo il cancro della loro ideologia che si è nel tempo sposata con i fanatismi religiosi e con l'avidità del turbocapitalismo mascherato da filantropiche associazioni.

E il nuovo ordine mondiale fu la distopia che abbiamo vissuto in momenti come il covid e l'imposizione del lasciapassare verde concesso solo a chi offriva il braccio alla Pfizer.

Forse, spero, quello fu l'apice dell'abisso, che portava a rimorchio tutte le pretese, le devianze, le manipolazioni di chiunque avesse un interesse ad arraffare quello che poteva per avvantaggiare la propria posizione reclamando un qualsivoglia "risarcimento" per presunti torti subiti nel corso dei secoli.

Non ricordo chi disse che si possono ingannare pochi per molto tempo e molti per poco tempo, ma non molti per molto tempo, aveva ragione perchè i popoli si stanno ribellando a quel nuovo ordine mondiale.

La ribellione è con il voto, attraverso il quale mandano al governo gli esponenti che si sono ribellati a quel nuovo ordine mondiale che, arroccato a difesa dei suoi privilegi, resiste con l'inganno e la violenza, come l'annullamento delle elezioni in Romania o il mancato riconoscimento di altre votazioni non gradite come in Georgia.

Oppure come la mobilitazione delle truppe togate contro quei governi e quei singoli personaggi, che attuano una politica non conforme agli interessi dell'oligarchia di potere.

Questi governi hanno ed avranno molte difficoltà a ripristinare i Valori della Libertà, della Tradizione, della Cultura e della Civiltà, ma sempre più strati della popolazione percepiscono che l'interesse comune non è nelle segrete stanze del potere affaristico e finanziario, bensì nelle urne che esprimono governi in linea con il sentimento popolare, anche se non è il sentimento degli snob privilegiati che si nascondono dietro fumosi discorsi o liturgie ideologiche o religiose.

E' questo il nuovo ordine mondiale che può ribaltare quello esistente nato sulle ceneri del comunismo, senza rinnegare il comunismo, ma solo chiamandolo in modo differente.

Sarà la Storia a dirci se l'Umanità è pronta a spiccare un altro balzo verso il proprio futuro o se, invece, piccoli e meschini omuncoli, la terranno ancora legata a liturgie superate e a beneficio di pochi privilegiati, imbrigliata in infinite discussioni in una miriade di inutili e dannosi organismo sovranazionali.


08 febbraio 2025

L'Italia della Meloni rialza la testa

La notizia è che 79 stati (su quasi 200) hanno firmato un documento nel quale si chiede al Presidente Trump di revocare le sanzioni imposte alla corte penale internazionale, quella che ha spiccato mandato di cattura contro Putin e Netanyahu e che vorrebbe indagare l'Italia in base alle querule lamentele di immigrati ingrati.

La super notizia che mi riempie di soddisfazione è che l'Italia della Meloni non ha firmato quel documento, manifestando la sua Indipendenza, Sovranità e Dignità Nazionale che avevano abbandonato i nostri governi da Monti a Draghi.

I danni che provocano i magistrati, evidentemente ad ogni latitudine, sono tali da sommergere i benefici che si hanno ad avere un potere giudiziario completamente slegato da quello espresso dal Popolo con le elezioni.

Pensiamo solo al danno enorme che si ha nel pretendere che, ovunque vada, Putin debba essere arrestato: è così che si vuol perseguire un accordo di pace ?

Lasciamo perdere la vicenda Almasri dove Nordio ha spiegato gli errori (in buona fede ?) della corte penale internazionale, ma pensiamo a quanto ci costa mantenere un organismo che, non avendo possibilità alcuna di perseguire i veri criminali ben protetti nelle loro nazioni a regime dittatoriale, trovano molto più facile scagliarsi contro i politici delle nazioni libere, dove si rispettano le leggi, persino quelle mal interpretate dai magistrati.

Ho letto che ogni giudice di quella corte percepisce in media 180mila euro: per fare cosa ? Per protocollare le e mail di reclamo degli immigrati ?

Soldi buttati via, esattamente come quelli erogati a molti altri organismi internazionali, come l'oms e la stessa onu, utili solo a mantenere a spese nostre una elefantiaca e inutile burocrazia.

Non ricordo di aver mai letto di una soluzione pacifica ad un conflitto ottenuta grazie al segretario generale dell'onu, ma solo attraverso l'intervento di nazioni vicine o delle potenze mondiali che imponevano comunque un accordo.

Il non aver firmato il documento che è stato sottoscritto da tutti i governi mondiali socialisti e di sinistra (in Europa da Spagna, Francia, Germania e Gran Bretagna) dimostra come l'Italia della Meloni si sia affrancata da ogni sudditanza e persegua, finalmente !, una politica da protagonista, attraverso accordi bi e plurilaterale.

Come dovrebbe essere la politica di una Nazione Libera, Sovrana, Indipendente.

07 febbraio 2025

Ma quanto fanno schifo gli Italiani che remano contro l'Italia ?

I clandestini che, una volta in Italia o passati per l'Italia che li ha alloggiati, nutriti, curati, anche istruiti, poi denunciano il Governo Italiano, attribuendogli una chissà quale complicità con presunti aguzzini, mi fanno schifo.

Ma ancora più schifo mi fanno quegli Italiani che vanno in giro per il mondo e sfruttano la loro posizione per insultare il Governo Italiano, danneggiando gravemente l'immagine della nostra Nazione e dimostrandosi solo dei vassalli di centri di potere stranieri.

Leggo che i parlamentari europei dei cinque stelle, non essendo evidentemente in grado di affrontare temi più concreti ed importanti, intendono sollevare al parlamento europeo la questione relativa al comportamento del Governo Italiano in merito alla vicenda del generale libico Almasri.

Il loro intento è di screditare il Governo Meloni e, come tutti gli obiettivi di chi agisce in preda all'odio, avrà l'effetto contrario ma, intanto, forniranno materiale agli abituali odiatori dell'Italia, gli stessi che ci chiamano "maccheronì" o che, in un passato non troppo remoto, cercavano di dissuadere i loro connazionali a venire in vacanza da noi esibendo fotomontaggi con spaghetti e p38.

Prendiamo nota di chi rema contro l'Italia, l'Interesse Nazionale e quindi contro ciascuno di noi Italiani.

06 febbraio 2025

La sinistra è nuda

Ieri, in diretta radio televisiva come preteso dai cattocomunisti, si è svolta, sia alla camera che al senato, l'informativa dei Ministri Nordio e Piantedosi sulla vicenda del libico Almasri, con successive dichiarazioni.

Chi ha ascoltato il tutto ha gli elementi per prendere la propria posizione, anche se credo che questo genere di dichiarazioni non cambino di una virgola i pre-giudizi che ognuno aveva e che sono figli della propria collocazione politica.

A maggior ragione nulla cambiano se chi il dibattito ha preteso con annessa diretta radiotelevisiva, si va a schiantare contro due Ministri che forniscono informazioni e non ricostruzioni fantasiose, dovendo quindi alzare il livello dello scontro verbale, usando toni e linguaggio da guerra civile, fondati sugli insulti e non sulla analisi e valutazione dei fatti esposti dai Ministri.

Non a caso ho usato il termine "dichiarazioni" e non "discussioni" o "dibattito", per rimarcare come ognuno sia andato a raccontare quello che, preventivamente, aveva preparato, a prescindere dai fatti che sarebbero emersi dalla informativa ministeriale.

I cattocomunisti avevano la necessità di continuare a creare ostacoli all'azione di governo, a rallentare le attività parlamentari, a distogliere l'attenzione dagli innegabili successi, soprattutto internazionali, del Presidente del Consiglio e del suo Governo e non hanno trovato nulla di meglio che insultare e creare un clima di scontro che non diventa guerra civile unicamente perchè stiamo ancora tutti troppo bene per mettere a rischio il nostro benessere con scontri di piazza.

In sostanza, i latrati dell'opposizione si riassumono in:

- vogliamo quel "coniglio, omino di gomma, bugiarda" della Meloni in parlamento 

e

- avete lasciato libero un "torturatore".

Nessuna valutazione di competenza, nessuna analisi delle carte (che, come li ha inchiodati Nordio, non hanno evidentemente letto), nessuna riflessione sulle conseguenze di una detenzione di Almasri in rapporto all'interesse nazionale, ma anche dei nostri connazionali e delle nostre aziende in attività in Libia.

E' evidente che la sinistra sta prendendo coscienza del fatto che questo Governo, governa e che il suo ruolo nello scenario internazionale è costantemente in ascesa.

Non solo, ma la sinistra si sta rendendo conto che le azioni che il Governo sta portando avanti anche in politica interna ed economica, ne accrescono la fiducia tra gli Italiani che percepiscono un miglioramento, pur se graduale, della loro situazione.

Tutto ciò non è accettabile per una sinistra che ha necessità di un Popolo insoddisfatto per poter lanciare le sue parole d'ordine e quindi cerca di creare il caos sul nulla, usando toni e linguaggio che un presidente della repubblica che fosse super partes condannerebbe, richiamandoli all'ordine ed al galateo istituzionale, come dovrebbe fare anche nei confronti delle toghe rosse.

Invece Mattarella, loquace, anche troppo, su ogni argomento, ha taciuto ed è andato ad incassare in Francia l'ennesimo riconoscimento elargito dai francesi, che notoriamente amano gli Italiani solo quando si prestano ad essere loro fedeli vassalli.

Abbiamo sempre saputo che la sinistra avrebbe cercato in ogni modo di impedire lo svilupparsi dell'azione di governo, ma il linguaggio ed i toni usati dimostrano che i cattocomunisti non hanno la maturità necessaria a far parte di una società civile e il loro agitarsi con la bava alla bocca ne attesta la loro rozza ed ignorante natura.