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21 settembre 2018

Il bilancio come l'Europa non sono Dei


I saccentoni (economisti, parlamentari di opposizione, giornalisti soprattutto del Sole 24 Ore e del Corriere della sera) con la loro abituale spocchia, entrano ogni giorno nelle nostre case per dirci perchè e per come non sia possibile realizzare il contratto di governo.
Dopo aver elencato i presunti costi per la rottamazione della Fornero, il reddito di cittadinanza e la flat tax, cercano di deprimerci indicandoci quello che non si può toccare.
Ma, soprattutto, concludono ogni loro inutile pistolotto dicendo che "poi bisognerà vedere cosa ne pensa l'Europa" che va di pari passo con "non si deve toccare la cifra finale del bilancio".
Come se l'Europa o il bilancio fossero due divinità.
Attorno a tali Moloch, orbitano altre divinità il cui nome viene pronunciato con il massimo rispetto: Tusk, Juncker, Draghi, Merkel.
Eppure quando gli ossequiosi idolatri della Dea Europa e del Dio Bilancio erano al governo, cosa hanno combinato ?
Nulla di buono.
Aumentate le tasse, aumentati i fallimenti.
Un fallimento anche la promessa renziana di pagare i debiti della pubblica amministrazione verso i privati.
Un fallimento ogni falsa riforma.
In più hanno aperto le porte all'invasione degli immigrati con tutti i costi materiali che ne derivano ma, soprattutto, quelli culturali e sociali.
Ora, io sono per una sana politica economica che presupponga di non spendere più di quello che si guadagna.
Come facciamo tutti noi Italiani che, infatti, possediamo una ricchezza rivata superiore a quella degli altri Popoli europei.
Ma siamo giunti ad un punto e ad un livello che si potrebbe intervenire solo con il bisturi e perchè possa esserci il bisturi bisognerebbe sospendere per almeno dieci anni ogni votazione e ogni dibattito perditempo: si agisca e basta.
Poichè però tale soluzione sarebbe da "piccolo Mussolini" (che non prenderei affatto come una offesa !) l'altra strada è quella di attendere lo sviluppo del contratto di governo che, nei cinque anni di legislatura, dovrà attuare quelle vere riforme che ribaltino la politica (non solo economica) degli ultimi sette anni.
A noi spetta solo il compito di far sentire il nostro fiato sul collo di Salvini perchè non dimentichi che:
- vogliamo bloccare l'invasione degli immigrati e non ci interessa ricollocarli altrove ma sempre in Europa, ci interessa che restino a casa loro;
- vogliamo riappropriarci dei nostri soldi per spendere come pare a noi e non come pare ai politici;
- vogliamo essere sicuri in casa nostra e per le strade delle nostre città.
Noi abbiamo pazienza di aspettare, a prescindere dagli starnazzamenti dell'opposizione.




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