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No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

25 giugno 2024

E vinsero tutti, felici e contenti

Questa mattina, ascoltando la radio, ho avuto il dubbio di essere tornato alla prima repubblica quando, dopo un turno elettorale, avevano vinto tutti.

E' l'esito dei ballottaggi in alcuni comuni che ha scatenato la corsa a chi si intesta la vittoria.

La sinistra perchè ha vinto nei comuni più grandi, il Centro Destra perchè ha vinto in più comuni rispetto a quelli in cui amministrava prima del voto.

Tutti, ponendo l'accento e accendendo i riflettori, sui risultati e sui numeri che più tornano comodo, dicono la verità, ma non è tutta la verità.

Ho letto da qualche parte nei giorni scorsi una citazione, non ricordo di chi, che diceva come di verità ce ne fossero tre: la MIA verità, la TUA verità e LA Verità.

Non dubito che, nelle segrete stanze dei partiti, le analisi vengano fatte in modo più accurato e non per strappare un titolo nei telegiornali e dare fiducia ai propri elettori che, soprattutto a sinistra, pare siano in preda a "demoansia" che li obbliga ad andare da uno psicologo per la paura della vittoria della Destra (non dubito che anche in Italia i cattocomunisti, da provinciali francofili come sono, accorreranno in massa dallo strizzacervelli come sembre facciano i loro simili francesi).

Il commento che mi è parso più equilibrato, lucido e scevro di partigianeria è quello del Presidente del Senato, Ignazio La Russa che ha sottolineato come, nel secondo turno, la partecipazione si sia ulteriormente ridotta e che quindi sarebbe da ripensare alla legge elettorale fondata sul doppio turno.

Se della sinistra non mi interessa, credo che il Centro Destra debba comunque interrogarsi sul perchè i grandi comuni siano per lo più perdenti.

Non c'è un motivo solo, probabilmente ve ne sono molti, ma due, a mio parere, prevalgono.

Il primo è che nel corso degli anni i cattocomunisti, soprattutto dopo aver incamerato gli ex democristinai, hanno creato un centro di potere che nei grandi comuni è più funzionale al controllo dei voti.

Sindacati, curia, coop, associazionismo monotematico (omosessuali, ambientalisti, filopalestinesi, antiproibizionisti, fautori dell'eutanasia, dell'aborto etc.), imprenditori alla ricerca di sovvenzioni e di commesse pubbliche, rappresentano la corona che sostiene un pd povero di argomenti, idee, leaders.

Ognuno di quei soggetti, partecipa alla gestione del potere in cambio della canalizzazione di voti di cittadini che hanno qualche interesse nel veder soddisfatta, almeno in parte, l'esigenza della organizzazione di riferimento per poi beneficiarne, pro quota, a cascata.

E nelle città la presenza di quei soggetti è di gran lunga maggiore e più organizzata che nei centri minori, dove quindi prevalgono la conoscenza personale dei candidati e la scelta ideale.

Non vedo altra soluzione per il Centro Destra che dar vita ad organizzazioni e strutture alternative a quelle che esistono e sono ormai tutte nella corona del pd, sull'esempio di quel che è stato fatto in rai con la costituzione di un secondo sindacato (l'UsiRai) che è alternativo all'Usigrai di sinistra.

Non sarà un percorso breve, ma il buon politico è colui che guarda lontano, anche se non potrà vederne i frutti o beneficiarne.

Il secondo motivo che vedo come prevalente, tra quelli che causano le difficoltà del Centro Destra nei grandi comuni, è la scelta dei candidati, soprattutto sindaci.

Che c'azzecca un tedesco con cittadinanza italiana quale candidato sindaco di Firenze ?

Avrei avuto difficoltà a votarlo anch'io e sicuramente al primo turno avrei cercato un'alternativa di destra anche se sicuramente non vincente.

E poi perchè ravanare sempre tra la cosiddetta "società civile" che non esiste, perchè siamo tutti "società civile" ?

In pratica si cerca di individuare qualche sconosciuto signore di elevato standard morale, sconosciuto ai più, maggiormente incline ad eventi di beneficenza e volontariato che ad impegnarsi e caratterizzare una giunta che dovrebbe essere politica.

Perchè, invece, non puntare sul personale politico dei partiti di Centro Destra, gente che ci ha sempre messo la faccia, che ha fatto la gavetta, la militanza, tutto il cursus honorum, come Giorgia Meloni e Matteo Salvini ?

Non è un caso, credo, che il miglior risultato ottenuto dal Centro Destra a Bologna (a parte Guazzaloca, sul quale ho già espresso le mie ampie riserve - infatti non lo votai - da vivo e non intendo ripeterle adesso che è morto) è arrivato con Lucia Borgonzoni che costrinse al ballottaggio Merola.

Cinque anni dopo, nel 2021, con la fregola di scegliere un "civico", uno della "società civile", un "cattolico", Lepore ha vinto al primo turno.

La Borgonzoni, oggi purtroppo sembra defilata - non è stata neppure candidata al parlamento europeo - ed è un attivissimo sottosegretario alla Cultura, ottenne anche un ottimo risultato alle regionali del 2019, contrastando e facendo tremare i polsi di Bonaccini.

La Borgonzoni è una militante di lungo corso della Lega, che ha iniziato con i banchetti per le strade, poi in consiglio provinciale, comunale, parlamento, sottosegretario.

Ma non è la sola che avrebbe le caratteristiche per rappresentare un validissimo candidato politico come sindaco o come presidente della regione.

Penso a Galeazzo Bignami, di Fratelli d'Italia, con un curriculum politico di pregio, per coerenza e conoscenza dei problemi locali, oggi è viceministro alle Infrastrutture, ma potrebbe benissimo essere il candidato sindaco per Bologna o per la presidenza della Regione Emilia Romagna.

Purtroppo vedo che questo errore, la fregola dei "civici", torna in auge adesso che si dovrà scegliere il candidato per le regionali di fine ottobre che dovranno sostituire Bonaccini.

Un "civico" non sarà mai in grado di scalzare quella alleanza tra pd, sindacati, curie locali, associazionismo monotematico, imprenditori con piattino in mano, che forma un centro di potere arroccato nella difesa dei propri interessi e sordo alle esigenze reali di una società che ha bisogno di essere liberata dai lacci e lacciuoli di un dirigismo ideologico malato e nocivo.

Ecco, mi auguro che nel Centro Destra, dietro ai proclami sul numero di comuni in più che saranno amministrati, si apra una riflessione per scegliere al meglio candidati e per organizzare una alternativa, in ogni settore, ai centri di potere ormai nelle mani dei cattocomunisti.

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