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02 luglio 2006

Il grande imbroglio delle "liberalizzazioni" cattocomuniste


Ovvero: timeo Danaos et dona ferentes.

C’è da stropicciarsi gli occhi e le orecchie nel leggere e sentire i commenti sul decreto governativo venduto, come si vendono le auto usate, come “liberalizzazione”.
Addirittura ho letto un nuovo filone “ideologico”: liberalcomunismo … sa tanto di Cina, dove è lo sfruttamento delle grandi masse popolari ad arricchire le caste della burocrazia e del partito che continuano a soffocare ogni anelito di libertà.
Ma dove sta questa liberalizzazione ?
Gli entusiasti inneggiano alla eliminazione dei tariffari con un minimo e un massimo.
Ma questo porterà ad alzare gli onorari dei professionisti migliori, anche oltre il massimo precedentemente fissato, lasciando molti ingenui cittadine nelle grinfie dei meno qualificati.
E che cosa potrà opinare un cittadino se non ha un tariffario cui far riferimento ?
Altri sono entusiasti per la fine dell’agente monomandatario di assicurazione.
Ma dov’è la liberalizzazione ?
Questo è un obbligo bello e buono che potrebbe anche togliere dal mercato agenti e compagnie, riducendo l’offerta che, quindi, sarebbe più costosa per i cittadini.
Per non parlare della demagogia dei farmaci nei supermercati.
Che non abbasserà i costi (ci sono già quei farmaci formati dal principio, anche se non “di marca”) ma che darà il via a nuove consorterie tra farmacisti – che rischiano di essere deprofessionalizzati a impiegati – e gestori della grande distribuzione e … chi è re della grande distribuzione se non le coop rosse ?
E quale grande novità sarà la possibilità di aprire un forno senza particolari licenze ?
Forse si vuole agevolare la diffusione di pane … arabo ?
E perché poi solo i forni e non le edicole o le tabaccherie ?
Le associazioni dei consumatori pensano di aver maturato la loro vendetta nei confronti delle banche che, ora, dovranno comunicare i cambiamenti delle condizioni con 30 giorni di anticipo e i clienti avranno 60 giorni di tempo per chiudere, senza spese, il conto.
Come quasi tutte le iniziative di tali associazioni, il tutto si concretizzerà in un costo aggiuntivo, sin da ora le banche aumenteranno i costi di spese e commissioni per compensare le perdite future eventuali.
Potete avere sotto gli occhi quel che ha portato la “trasparenza” pretesa dalle associazioni dei consumatori: pagine e pagine di comunicazioni con norme contrattuali e condizioni, spedite periodicamente e, naturalmente, ogni spedizione ha un costo che viene puntualmente addebitato nei conti, come è giusto che sia perché la redazione, la stampa e la spedizione di tali documenti – obbligatori – sono un costo per ore di lavoro e spese vive, un costo che le associazioni dei consumatori si guardano bene dal pagare in proprio, ma vengono addebitate ai consumatori stessi.
E quale liberalizzazione sarà mai quella che consente l’apertura ad libitum dei negozi e … dei supermercati ?
E’ un modo come un altro per soffocare i “bottegai”, il piccolo commercio che offre, il più delle volte, qualità, per privilegiare le grandi catene (sempre cooperative rosse) che, con prodotti più scadenti e con la quantità, sono in grado di operare a costi inferiori, portando, in prospettiva, ad un abbassamento della qualità delle merci offerte.
Dei taxi ne parlano tutti i giornali e la possibilità per i comuni di estendere le licenze a cani e porci (di gradimento della giunta, s’intende) è un nuovo strumento clientelare messo in mano a maggioranze in prevalenza rosse e non mi meraviglierei se in questo modo, prossimamente, uscendo dall’aeroporto o dalla stazione, dovremo spiegarci a gesti con un tassista proveniente dal Ghana o dal Marocco, tanta è la demagogia che informerà le decisioni di aumentare le concessioni.
E, così, per inciso, pensando alla guerra dei taxi di Prodinotti, mi viene in mente la guerra analoga che il governo socialcomunista di Allende in Cile fece contro gli autotrasportatori, spiccando così il volo verso la (sua) fine.
E, infine, la grande beneficiata per le associazioni consumatori che, presumibilmente, stanno già cominciando a pensare come investire i denari che arriveranno dalle class action, cioè dalle azioni legali intentate per conto di gruppi di cittadini contro una determinata società.
Se, ad ogni stormir di fronda, certe associazioni dei consumatori si esibivano in fax ed esposti, cosa mai succederà adesso che potranno agire per vie legali ?
Ma, soprattutto, quante transazioni verranno effettuate per tacitare queste azioni ?
Non si capisce, quindi, per quale ragione sdilinquiscono anche certi “liberali”, più Tafazzi che altro, de noantri, visto che qua c’è solo una manovra che ottiene visibilità grazie ai soliti beccaccioni di sinistra cui si aggiungono alcuni del Centro Destra, traviati più dalla propaganda veicolata dai media di regime, che dalla reale conoscenza dei provvedimenti de quo.
E a proposito dei media: guarda caso non viene minimamente toccata, come altre, tra le quali quella dei magistrati, la casta dei giornalisti.
Un provvedimento che, sbagliando, non ha assunto il Centro Destra ma che poteva benissimo stare in una vera liberalizzazione, sarebbe stato quello di poter pubblicare, sotto propria responsabilità, un giornale.
Invece no, rimane l’ordine delle penne (rosse) e l’obbligo di un responsabile ivi iscritto.
Non sono toccate le riserve di patronati e caf in mano ai sindacati.
Non sono toccati i grandi gruppi economici che, infatti, per bocca della Confindustria, plaudono al provvedimento.
Non sono toccati i principali carrozzoni, quelli sì da liberalizzare e privatizzare: sanità e rai.
Mentre la liberalizzazione dei trasporti, limitata nel tempo, è condizionata dalla volontà dei comuni, con una nuova possibile orgia di transazioni sottobanco per ottenere la sospirata autorizzazione.
Da tutto ciò nelle tasche dei cittadini non arriveranno neppure quei, disprezzatissimi dalla sinistra, 400 euro di media derivanti dalla riduzione delle tasse.
Allora entrarono in tasca – e subito – denari sonanti, bersagliati da critiche e derisioni.
Oggi dovremmo esultare per delle previsioni – previsioni !!! – di recuperi futuri se e in quanto si utilizzeranno quei servizi ?
Ma, soprattutto, per smentire che siano reali liberalizzazioni, è sufficiente vedere il plauso che il provvedimento ottiene dai comunisti e dall’ala statalista della CdL (Follini e Alemanno).
Insomma, ancora una volta, il connubio tra poteri forti detentori della possibilità di comunicare e il cinismo dei cattocomunisti ha venduto un prodotto inesistente o taroccato.
Spiace rilevare che anche alcuni veri liberali ci siano cascati come polli in preda all’aviaria.
Ma come terminava quella barzelletta di tanti anni fa ?
Non è totoro quello che luccica.
Bisogna solo guardare un po’ meglio, dietro il fumo della propaganda.

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34 commenti:

Anonimo ha detto...

Il problema è che a volte gli specchietti funzionano e le allodole ci cascano, ma poi...

Anonimo ha detto...

Lontana dice che a Montreal ci avevano provato a liberalizzare i taxi, ma hanno dovuto ritirare la manovra perché i taxisti non riuscivano più a sbarcare il lunario. Stessa cosa per i rimorchiatori, erano arrivati a risse vere e proprie tra loro...
Ahaha quella dell'autista del Ghana ci avevo pensato anche io, c'è da pagare il traduttore:)). Oltre all'ingiustizia di quelli italiani che la licenza l'hanno pagata a peso d'oro e che tutti questi "liberali" che magnificano questo imbroglio che si tradurrà solo in nuove clientele, si sogneranno di avere dei taxi efficenti e puliti così come abbiamo in Italia. I migliori del mondo.
Lorenza.

Anonimo ha detto...

Aggiungo che in Usa, con le cause legali contro le grandi aziende, si era arrivati al punto di una denuncia verso Mc Donald's accusata di avere provocato l'obesità a certi clienti! tanto che l'amministrazione Bush ha vietato questo tipo di cause.
Lorenza.

Otimaster ha detto...

Caro Monseroau, questa mattina quando o cominciato a leggere i post filounionisti dopo essermi stopicciato gli occhi e anche le orecchie mi sono anche tremate le vene dei polsi : )) ottimo lavoro mi chiedo come hai fatto visto che hai avuto a disposizione meno della metà del mio tempo.

Anonimo ha detto...

I post presenti nei blog della schiatta "tocquevilliana" sono tutti creati con un generatore automatico, ecco perché ci mettono così poco :-) I termini chiave sono "cattocomunisti" (usato con grande prodigalità quando tutti i cattolici in Italia vegetano ormai nelle schiere destrofile), "sinistra" (qui intesa come moloch culturale e lobbistico e non come corrente di pensiero), "tradimento" (quello dell'udc e dei più illuminati di an), "civiltà", "valori" (quelli della borsa), "omosessuali" (artefici di un nuovo fantomatico complotto, ora qualcuno tirerà fuori i protocolli dei savi di gayland), "drogati" (non sia mai che la droga sfugga al controllo del crimine organizzato!). Con una semplice e casuale combinazione di parole si possono estrarre dal cappello una serie infinita di pagine di blog.

Massimo ha detto...

La Verità non si può raccontare altro che con la Verità e con parole semplici che persino gli itaglioni possano comprendere :-D

Anonimo ha detto...

non esageriamo, in italia non ci sono i migliori taxi (e tassisti) del mondo. in generale io non mi sbilancio su questo decreto che sulla carta non posso non apprezzare perche onestamente sono gli interessi lobbisti che frenano e soffocano questo paese ed è inconfutabile che, con tutti i limiti e deficit, tale decreto va nella direzione giusta. però la sinistra che liberizza deve far pensare sullo stato della destra italiana oggi, è inutile continuare con toni da campagna elettorale, bisogna guardarci allo specchio

Anonimo ha detto...

Mons, stavolti ti stai arrampicando sugli specchi.
Bersani ha fatto in una mossa una vera politica liberale. Una cosa che, in cinque anni, Berlusconi non ha mai fatto.

E sempre andato avanti con il piagnisteo "non mi lasciano lavorare", oppure "se solo avessi più poteri". Poi ti arriva Bersani e anzichè dire agisce. Ed ecco fatto una politica liberale.

Mi pare evidente che da una parte c'è la politica del parlare. Dall'altra c'è la politica del fare.

A te scoccia che questa mossa di Bersani evidenzia tutta la statiticità del governo Berlusconi.

Fatti un giro in Tocqueville. Vedrai che i blogger più onesti (e liberali) riconoscono i meriti di questa azione.

Anonimo ha detto...

Per diventare geometra libero-professionista ho dovuto affrontare una prassi lunga, faticosa e costosa, di cui non sto qui a raccontare e che, forse, fra poco scoprirò essere stata inutile.
In un paese come l'italia, in cui qualsiasi attività produttiva, industriale, lavorativa e sindacale, muove le pedine dello scontro politico in sua direzione, agli ordini, come il mio va, tralasciando il discutibile ruolo di garanti della qualità, il merito di rappresentarci fra le spinte dei grandi interessi economici ed elettorali.
Detto questo, dovremmo metterci bene nella zucca che L'ALTERNANZA, vuol dire proprio questo, io continuerò a votare cntrdx con la speranza che si impegni a fare gli interessi di quella maggioranza di italiani fra i quali c'è anche chi oggi è colpito da questo provvedimento e non si faccia intimorire, la prossima volta, quando sarà il momento di muovere passi significativi verso le liberalizzazione che a noi interessano e cioè del mercato del lavoro, dell'informazione e riforme strutturali della giustizia.

Anonimo ha detto...

premesso che non ho alcuna fiducia in bersani, che giudico mercatista nel senso più dispregiativo del termine, devo necessariamente riconoscergli di aver intrapreso scelte coraggiose che come accennavo nel post qua sotto giudico in linea di massima buone. dico in linea di massima perchè è necessario scendere nel particolare e non fermarsi semplicemente alle apparenze, ai motti, agli spot propagandistici alle analisi generiche; in questo campo in italia in troppi sono imbattibili.... ora, detto e ridetto che ci sono innovazioni indiscutibilmente buone mi soffermo su un'aspetto che conoscendo l'intelligenza media delle persone trovo molto pericoloso e negativo. mi riferisco alla libera vendita dei farmaci da banco nei supermercati. stiamo parlando di quelle medicine, perchè occhio, di medicine si tratta, che possono essere acquistate senza ricetta medica, quelle che attraverso gli spot conosciamo tutti; dalle vitamine, alle cure dei primi sintomi dell'influenza la gamma è vasta. prevedere cosa accadrà è molto semplice, basta guardare nei paesi in cui ciò è già possibile: in due parole crescono i consumi di queste medicine. in questo modo accade di trovarsi il multicentrum vicino al tic-tac, il tacleflu-dec vicino alle tisane ecc. trovo questo sia assurdo (me ne frego che ci sia uno scomparto ad hoc, non è quello il punto). invece di comprare vitamine e sali minerali nei supermercati bisogna comprare frutta e verdura di stagione! così facendo e mangiandole nelle dosi giuste avremo già tutte le vitamine di cui abbiamo bisogno! se arriva l'inverno è logico che andando in giro con l'omebilico all'aria, o senza calze, o con le tette fuori arriverà qualche disturbo ma con ciò non è corretto comprare il medicinale, si tratta semplicemente di indossare il maglione e nel caso la sciarpa e il cappotto! il risultato sarà quello che già è stato all'estero, aumento degli spot in tv e sui giornali di queste medicine e aumento delle vendite. inoltre c'è da aggiungere che queste medicine superflue e abusate non sono e non possono essere il problema medicinali costosi. cioè, quello che pesa sulle tasche dei malati, dei malati veri sono ben altri farmaci, quelli per intenderci che in francia o svizzera costano 2/3euro e in italia 10/15euro (striscia la notizia ha più volte documentato queste assurdità) e allora mi sorgono due domande: sicuri che questa liberalizzazione vada contro le lobbies di potere? oppure invece gli fà il grande favore di aumentare le vendite delle grosse case farmaceutiche che ricordo per chi non lo sapesse non sono delle onlus... seconda domanda, perdono le farmacie, e chi guadagna? i grossi supermercati. ok, e chi sono i grossi supermercati in italia. beh, il leader numero uno è la coop. ops! LL

Chris ha detto...

Mi spiace, ma questa volta non sono d'accordo, E come sai io sono il primo a bacchettare la sinistra e a sputargli sopra quando se lo merita. Il tuo è un commento è di parte,ed ha il paraocchi spiacente. Pieno di inesattezze sulle Coop Rosse (che conosco profondamente, e devo dire che anche a me stanno sui coglioni, ma non per questo non riconosco alcuni punti di forza), e su tante altre cose che hai scritto (non ho tempo per stare a commentare puntualmente, se ti va lo posso fare in seguito, se ce la faccio sono in ufficio e pieno di cose da fare). Le uniche due cose certe e che il Provvedimento serve a coprire la "manovrina" striminzita del "Padoa Schioppone" che alla fine fa risaltare che Tremonti ha lavorato bene. E per secondo, il fatto e che questi provvedimenti stavano uguali identici nei disegni della CDL presentati alla Camera nella scorsa legislatura, e che l'Unione ha ripreso modificando tutte quelle "clausole" inserite dal centrodestra a tutela dei monopolisti e di settori sensibili come ad esempio energia e telecomunicazioni. La verità e che Prodi doveva dare un segno di vita, a tutti i costi, e queste norme ne sono la riprova, di propaganda certo, ma almeno qualcosa sono, rispetto a quello che Berlusconi e soci dovevano fare e che non hanno avuto il coraggio di fare, sia per paura di scatenare putiferi, e sia per interessi vari. Causa questo "non coraggio" ora ci ritroviamo questo inzio di libertà per metà, che è vero che fa gridare allo scandalo, ma sarebbe stato meglio gridarlo quando Berlusconi stava al governo.
Questa mettila come la vuoi mettere è una vera sconfitta della politica della CDL, che dovrà ricorrere ai ripari, ed alla svelta se vuole combinare qualcosa. E' ovvio che noi tutti sappiamo che la verà libertà economica non può che essere portata che da politiche di centro destra, perchè la sinistra, causa le sua ideologia, non può far di meglio, ma è tremendamente scorretto non riconoscere che un passo è stato fatto. Non me ne fotte nulla se la sinistra sputava ogni volta che Berlusconi parlava. Io sono una persona seria e non sputo per partito preso. La politica non è tifo calcistico, è molto di più. La politica non dovrebbe essere (perchè di fatto è così) interesse di poche lobby, è di più.
E ovvio che la partita ora si gioca sulla finaziaria in autunno. Li scatteranno i veri conti: Primo, vedere se alcune delle norme proposte di Bersani passeranno e per secondo il contenuto autunnale della finanziaria che dovrebbe contenere i "veri segnali forti" tanto annunciati e sventolati da Prodi:cuneo fiscale, incentivi per la fusione delle imprese e di conseguenza l'internazionalizzazione di quest'ultime.
Io non ci credo ci riusciranno ma qua si gioca tutto. Vedrò i fatti e risponderò di conseguenza (sempre se ci arriveranno a farli questi fatti).
Se faranno cazzate bacchetterò, se faranno bene applaudirò.
Pensi piuttosto la CDL a risalire la china, per fare una reale opposizione di contenuti.

Lo PseudoSauro ha detto...

Non so se ricordate la fine che fece il povero Laocoonte... un mio lontano parente lo deve digerire ancora adesso.

Io mi dissocio dai cretini (sic) che plaudono all'installazione della forca con cui verranno impiccati. Prima delle "liberalizzazioni" ci vuole la "liberta'"... o liberali dei miei stivali, e un governo come questo la sta restringendo ad ogni giorno che passa. Chi non vede la "qualita'" del bersaglio scelto dal governo meriterebbe di tornare a sostenere la licenza elementare. Non e' che manca la tensione ideale in molti libberali alla maccaroni, manca l'intelligenza, e questa e' come il manzoniano coraggio: chi non ce l'ha non se la puo' dare.

Mauriziosat ha detto...

Sul mio blog ho cominciato a sputtanare , una per una ,queste false liberalizzazioni.

oggi pubblichero' la terza puntata .
Le prime due sono state sui farmaci e sui taxi

magari dateci un'occhiata perchè e' un punto di vista che non trovo neanche sui blog piu' avveduti.

Anonimo ha detto...

Quanta ragione Sauro, quanti Nando si vedono in giro in questi giorni su TV!.

"Il decreto, ricorda il presidente( della Lega coop), "ha vincoli precisi e secondo noi giusti: la presenza di un farmacista e la vendita delle medicine in uno spazio separato dal resto del supermercato."

Eh sì, giusto perchè in nessun altra parte del mondo, dove esiste la liberalizzazione dei farmaci da banco, esistono vincoli simili a questi e che proibiscono la vendita dell'aspirana in un qualsiasi market di periferia, che d'ora in avanti chiamermo "vincoli coop" visto che in Italia saranno gli unici a poterselo permettere.
Avanti popolo alla riscossa...
Lorenza.
Ah sì, bravo Maurizio!.

Anonimo ha detto...

Saro,io ti amo.

Anonimo ha detto...

Antonio Martino (Forza Italia), ex ministro della Difesa nel governo Berlusconi, ha detto che quasi sicuramente voterà a favore del decreto Bersani.

marshall ha detto...

monsoreau,
autorizzo l'aggregazione del mio post "provocazione" di oggi. E, in coda, di tutti gli altri.
Non posso accedere a sauro per il solito problem.

Massimo ha detto...

Oltre a ciò che altri hanno già esposto, rilevo:
1) la solita sinistra che ritiene "più onesti e liberali" quelli che, di volta in volta, le si accucciano ai piedi;
2) non è vero che Berlusconi non abbia liberalizzato, perchè la prima liberalizzazione è quella che viene dal tenere nelle proprie tasche i soldi che si guadagnano con il proprio lavoro. E tutto quel che Bersani ha fatto è imbrigliare con norme e regolamenti ciò che invece dovrebbe avere solo un preciso quadro di riferimento, senza che noi si incassi, materialmente, alcunchè.

marshall ha detto...

Per quanto riguarda i taxi, ho già scritto un lungo commento a elly's.
Perchè non edicole e tabaccherie?
Se così fosse, aprirei subito un'edicola-libreria in un mio piccolo negozio vuoto e libero.
Farmaci = regalo alle coop, che sono prevalentemente rosse.
Banche = le associazioni consumatori, parlano, parlano.
Avete mai provato a passargli una pratica per il recupero di evidenti esosità commesse dalle banche? Perdereste tempo e non verreste a capo di nulla. Perchè fanno tanto fumo in televisione, ma all'atto pratico fanno ben poco o niente, cercando ostacoli insormontabili anche dove non ci sono per far desistere il cliente dall'andare avanti: a me è successo così. Intanto loro sono entrati in politica e grazie a quella pubblicità sono stati eletti e adesso li dobbiamo mantenere a vita.
Morale del discorso. Ce lo stanno mettendo lentamente nel di dietro.
Affrettiamoci a costruire Toqueville, la città dei liberi.

Ares ha detto...

Speriamo proprio che i tassisti siano per Prodi quel che gli autotrasportatori furono per Allende.

Le Barricate ha detto...

Sai cos'è? Caro Mons?
Al di là del merito di cio chè ha fatto Bersani e di come l'ha fatto... (concertazione?... Solo quando governano gli altri...).
a Prescindere, dicevo... fatto è che i liberali, moderati etc etc, ovvero i benpensanti anche di centro destra (per non usare la parola "i politicamente corretti".. pensano che dopo anni di demonizzazioni e mistificazioni fatte al nostro governo, noi invece si debba dire che loro sono bravi per aver portato i taxisti in piazza e via dicendo.
Non hanno ancora capito, povere anime candide, che chi di mestiere fa il disonesto non può essere fermato con le grazie (a quelle ci pensa già Clemente, altro grande liberale!)
Ciao Mons, lasciali parlare, noi andiamo avanti con i nostri principi e... a proposito... continuiamo a chiamare cattocomunisti i cattocomunisti.., visto che sono cattocomunisti!

Massimo ha detto...

Io preferisco chimare i cattocomunisti con il loro vero nome: cattocomunisti.
Ma se proprio ci tengono, in clima "politically correct", potremmo anche chiamarli "diversamente democratici" ;-)

Anonimo ha detto...

Torno a ripetermi: il cattolicesimo (specialmente quello della specie più retriva e appunto, illiberale) è ormai tutto dalla vostra parte. Sono proprio i clericofascisti a voler restaurare il confessionalismo.

Massimo ha detto...

Ho l'impressione che Bob Mould non sappia neppure di cosa stia scrivendo.
Del resto uno che sostiene una coalizione in cui i tre quinti sono comunisti, cosa può avere di liberale ?

Anonimo ha detto...

Il mio era un offtopic, una risposta all'ultima parte del messaggio di Ineffabile. Tra l'altro cosa può avere di liberale una coalizione come quella dell'ex maggioranza completamente succube degli alti vertici ecclesiastici? La destra italiana ha confuso la religione, fatto privato, elemento di coscienza, per il principio fondante della vita pubblica. E tutto ciò avviene in una società che si ritiene laica. Ecco perché secondo me è la destra ad essere ostaggio degli avamposti del cattolicesimo più oltranzista, ed è anche per questo che il prefisso "catto" mal si addice alla coalizione di centrosinistra. Trovo molto più adeguata la definizione di clericofascisti per la destra attuale.
Questo, ripeto, è un offtopic, una semplice considerazione che non riguarda l'argomento delle liberalizzazioni discusso nel post.

Anonimo ha detto...

Mould: ma di cosa ti sei fatto ?
Carlo

Massimo ha detto...

Carlo, le persone come Bob Mould si fanno di un odio atavico verso la Chiesa.
Basta poi leggere le "argomentazini" per capire che sono basate sul nulla della propaganda e della manipolazione.

Anonimo ha detto...

Come voi vi fate di un odio atavico verso la laicità dello stato :-) Basta vedere come, in base ad una contraffazione semantica, avete modificato il senso del termine "laicismo" in chiave dispregiativa.

Massimo ha detto...

E voi che di "contraffazioni semantiche" ci campate ? :-D

Ares ha detto...

Ci è voluta quasi una settimana ma sembra che anche quelli in preda all'orgasmo da "liberalizzazione" adesso, passata la sbornia, si stiano rendendo conto che quello di Bersani è solo fuffa, anzi peggio, la creazione di un sistema oppressivo basato sulla delazione, il fisco e la burocrazia.

Anonimo ha detto...

Bob Mould:
Il problema non è che abbiamo o meno odio atavico verso la laicità dello stato.
Noi abbiamo un odio atavico verso l'invadenza e l'iresponsabilità dello stato.
Ed è uno stato invadente quello che decide che i COMUNI possono rilasciare licenze aggiuntive per taxi (non cambia nulla visto che è sempre lo stato a decidere se io posso o meno esercitare). E' invadente che si arroghi il diritto di farmi fare il tassista alle dipendenze di un altro tassista (quello con licenza regolare), ed è invadente uno stato che cerchi di far diventare dipendenti anche i farmacisti (mettendoli alle dipendenze di un gestore di supermarket). Se inoltre di liberalizzazione si trattasse veramente, uno stato che con un DL svaluta immediatamente le licenze dei taxi riducendo sul lastrico coloro che appena 5-6 mesi fa hanno investito 100.000 euro per comprarla, può con diritto essere giudicato irresponsabile. Liberalizzare le licenze è giusto e doveroso (anche però edicole, tabaccherie, distributori) ma dovrebbero predisporre almeno qualche anno per la transizione.
Inoltre personalmente (OT) trovo invadente la politica del grande fratello fiscale, e considerato l'attuale interesse bancario e le spese vive di un conto corrente, invito tutti a fare delle due l'una.
1) Farsi pagare in contanti e versare tutto in un conto in svizzera, segreto e numerato. (Anche per scongiurare colpi di mano alla Amato).
2) Compratevi un'arma e tenetevi i soldi in cassaforte.
Preferisco il rischio ladri piuttosto che la patrimoniale che tra poco arriva.

Anonimo ha detto...

Sivori, il tuo non capire una beneamata fava è stupefacente.

Praticamente stai dicendo: è invadente uno stato che lascia più libertà. Questa libertà che mi concede infatti mi INVADONO.
Nessuno ti obbliga a fare il tassista. Semplicemente ora ne avrai più possibilità (ma solo se tu lo vorrai)

Anonimo ha detto...

Dove la sia la libertà di uno stato che ti spia nei conti e nelle transazioni degli ultimi 5 anni lo vede solo un cretino.

Massimo ha detto...

Le millantate "liberalizzazioni" cattocomuniste sono venute al pettine: più burocrazia unita a più favoritismi alle coop e più tasse per cittadini che serviranno a tacitare le clientele.