Tutti quelli che non governano hanno una grande facilità nel parlare di quel che si deve fare.
Persino gli studenti, che per tale loro natura dovrebbero studiare e non perdere tempo a manifestare essendo ben nutriti dai genitori, hanno le loro richieste e ricette.
A chi non piacerebbe una società in cui ti curano gratis, le scuole e le università avessero tutti gli strumenti didattici più moderni e le aule più confortevoli oltre a migialia id insegnanti più che disponibili ad ascoltarti perchè ben pagati e appagati ?
A chi non piacerebbe una società in cui alla minima nevicata migliaia di mezzi entrassero in funzione per rendere perfettamente percorribile ogni strada, ogni ferrovia ?
A chi non piacerebbe un sistema di trasporti a prezzi modici, ma con carrozze confortevoli e con rapida frequenza su tutte le linee ?
A chi non piacerebbe una pubblica amministrazione amica, composta da personale qualificato, veloce, disponibile … ben pagato ?
A chi non piacerebbe un sistema giudiziario giusto e rapido, carceri che siano hotel di lusso per redimere i colpevoli ?
A chi non piacerebbe poter dividere tanto benessere con quelli più sfortunati, aprendo loro le porte della nazione in modo tale che possano integrarsi, lavorando e abitando in case più che dignitose ?
A chi non piacerebbe percorrere l'Italia da un capo all'altro in autostrade larghe, senza caselli, con un manto stradale perfettamente tenuto ?
A chi non piacerebbe ?
C'è purtroppo un problema: tutto ciò costa.
Gli studenti che pretendono la riduzione delle tasse scolastiche non dicono chi dovrebbe pagare professori, aule, strumenti didattici.
Chi vuole trasporti comodi e veloci non dice dove trovare soldi per personale, mezzi, manutenzione.
Chi vuole aprire le porte della nazione agli immigrati non dice come sfamarli, alloggiarli, mantenerli senza ridurre il benessere e la sicurezza degli Italiani.
E non venitemi a recitare il mantra della lotta all'evasione fiscale, solenne bufala, buona per tutte le stagioni e tutti i governi, ma priva di efficacia, perchè la miglior lotta all'evasione è la riduzione delle imposizioni fiscali che rendano l'evasione non più conveniente.
Così come è da respingere ogni ipotesi, cara alla sinistra, di tassazioni ulteriore sui risparmi (pudicamente dicono “delle rendite finanziarie”) o sulle case (sempre pudicamente loro dicono “delle rendite immobiliari”) o le famigerate “una tantum” che restano per sempre (anche qui a sinistra hanno inventato una nuova espressione politicamente corretta: “tasse di scopo”).
Le imposte dirette e indirette sono già troppe per aumentarle o inventarne di nuove.
Azzeriamo tutto e ricominciamo dall'abc di uno stato.
Perchè un gruppo di persone, tra loro simili per vicinanza geografica, etnia, lingua, storia, si mettono assieme ?
Per incrementare il proprio benessere individuale, rinunciando ad uno spicchio della propria libertà e del proprio patrimonio.
Uno spicchio, però, non a quantità industriali !
E lo stato serve a garantire i rapporti tra i cittadini, non ad entrare in competizione con loro.+
Uno stato serve a difendere l'ordine pubblico da chi vuole fare il furbo e punire chi viola l'accordo tra i cittadini.
Uno stato serve a difendere quel gruppo di persone che si sono messe assieme da aggressioni esterne.
Uno stato non deve accompagnare un cittadino dalla culla alla tomba, non deve opprimere la sua inalienabile libertà di decidere cosa fare, dove andare, cosa leggere e, soprattutto, come utilizzare il proprio denaro.
Così basterebbe poco per far funzionare uno stato, lasciando alle decisioni individuali e ai rapporti interpersonali tutto il resto.
I Romani, che se ne intendevano, avevano stabilito un massimo alle imposizioni fiscali che, già dal nome, erano quantificate: decime.
Provate a calcolare dal vostro reddito o dalla vostra busta paga, quanto vi resterebbe se, dal lordo complessivo, detraeste per le funzioni dello stato solo il 10%.
Tutto il resto entrando direttamente nelle vostre tasche.
Non credete che con quello che vi arriva potreste pagare tutti i servizi che vi occorrono e solo i servizi che occorrono a voi, senza dover, ad esempio, pagare la manutenzione del raccordo anulare di Roma o della Salerno-Reggio Calabria che non utilizzate mai e forse mai utilizzerete per tutta la vita ?
Con quello che vi resta, non credete di poter pagare una signora assicurazione per le malattie, una signora previdenza per la vecchiaia e una signora istruzione per i figli ?
E' troppo facile proporre progetti faraonici lasciando sullo sfondo, in modo indistinto, come e dove reperire i soldi necessari per realizzarli.
La convinzione di tutti è che a pagare debbano essere “gli altri”, ma ognuno di noi è “altro” per il suo prossimo e allora quale migliore soluzione di quella che ognuno, venendo in possesso di tutto quel che guadagna, si paghi quello cui è interessato e solo quello ?
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Persino gli studenti, che per tale loro natura dovrebbero studiare e non perdere tempo a manifestare essendo ben nutriti dai genitori, hanno le loro richieste e ricette.
A chi non piacerebbe una società in cui ti curano gratis, le scuole e le università avessero tutti gli strumenti didattici più moderni e le aule più confortevoli oltre a migialia id insegnanti più che disponibili ad ascoltarti perchè ben pagati e appagati ?
A chi non piacerebbe una società in cui alla minima nevicata migliaia di mezzi entrassero in funzione per rendere perfettamente percorribile ogni strada, ogni ferrovia ?
A chi non piacerebbe un sistema di trasporti a prezzi modici, ma con carrozze confortevoli e con rapida frequenza su tutte le linee ?
A chi non piacerebbe una pubblica amministrazione amica, composta da personale qualificato, veloce, disponibile … ben pagato ?
A chi non piacerebbe un sistema giudiziario giusto e rapido, carceri che siano hotel di lusso per redimere i colpevoli ?
A chi non piacerebbe poter dividere tanto benessere con quelli più sfortunati, aprendo loro le porte della nazione in modo tale che possano integrarsi, lavorando e abitando in case più che dignitose ?
A chi non piacerebbe percorrere l'Italia da un capo all'altro in autostrade larghe, senza caselli, con un manto stradale perfettamente tenuto ?
A chi non piacerebbe ?
C'è purtroppo un problema: tutto ciò costa.
Gli studenti che pretendono la riduzione delle tasse scolastiche non dicono chi dovrebbe pagare professori, aule, strumenti didattici.
Chi vuole trasporti comodi e veloci non dice dove trovare soldi per personale, mezzi, manutenzione.
Chi vuole aprire le porte della nazione agli immigrati non dice come sfamarli, alloggiarli, mantenerli senza ridurre il benessere e la sicurezza degli Italiani.
E non venitemi a recitare il mantra della lotta all'evasione fiscale, solenne bufala, buona per tutte le stagioni e tutti i governi, ma priva di efficacia, perchè la miglior lotta all'evasione è la riduzione delle imposizioni fiscali che rendano l'evasione non più conveniente.
Così come è da respingere ogni ipotesi, cara alla sinistra, di tassazioni ulteriore sui risparmi (pudicamente dicono “delle rendite finanziarie”) o sulle case (sempre pudicamente loro dicono “delle rendite immobiliari”) o le famigerate “una tantum” che restano per sempre (anche qui a sinistra hanno inventato una nuova espressione politicamente corretta: “tasse di scopo”).
Le imposte dirette e indirette sono già troppe per aumentarle o inventarne di nuove.
Azzeriamo tutto e ricominciamo dall'abc di uno stato.
Perchè un gruppo di persone, tra loro simili per vicinanza geografica, etnia, lingua, storia, si mettono assieme ?
Per incrementare il proprio benessere individuale, rinunciando ad uno spicchio della propria libertà e del proprio patrimonio.
Uno spicchio, però, non a quantità industriali !
E lo stato serve a garantire i rapporti tra i cittadini, non ad entrare in competizione con loro.+
Uno stato serve a difendere l'ordine pubblico da chi vuole fare il furbo e punire chi viola l'accordo tra i cittadini.
Uno stato serve a difendere quel gruppo di persone che si sono messe assieme da aggressioni esterne.
Uno stato non deve accompagnare un cittadino dalla culla alla tomba, non deve opprimere la sua inalienabile libertà di decidere cosa fare, dove andare, cosa leggere e, soprattutto, come utilizzare il proprio denaro.
Così basterebbe poco per far funzionare uno stato, lasciando alle decisioni individuali e ai rapporti interpersonali tutto il resto.
I Romani, che se ne intendevano, avevano stabilito un massimo alle imposizioni fiscali che, già dal nome, erano quantificate: decime.
Provate a calcolare dal vostro reddito o dalla vostra busta paga, quanto vi resterebbe se, dal lordo complessivo, detraeste per le funzioni dello stato solo il 10%.
Tutto il resto entrando direttamente nelle vostre tasche.
Non credete che con quello che vi arriva potreste pagare tutti i servizi che vi occorrono e solo i servizi che occorrono a voi, senza dover, ad esempio, pagare la manutenzione del raccordo anulare di Roma o della Salerno-Reggio Calabria che non utilizzate mai e forse mai utilizzerete per tutta la vita ?
Con quello che vi resta, non credete di poter pagare una signora assicurazione per le malattie, una signora previdenza per la vecchiaia e una signora istruzione per i figli ?
E' troppo facile proporre progetti faraonici lasciando sullo sfondo, in modo indistinto, come e dove reperire i soldi necessari per realizzarli.
La convinzione di tutti è che a pagare debbano essere “gli altri”, ma ognuno di noi è “altro” per il suo prossimo e allora quale migliore soluzione di quella che ognuno, venendo in possesso di tutto quel che guadagna, si paghi quello cui è interessato e solo quello ?
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2 commenti:
Mi permetto di portare all'attenzione il sorprendente, seppur primitivo, sito
https://sites.google.com/site/lagranpatacca
Prova che il meccanimso di contrasto all'evasione fiscale esiste ma è stato inceppato e denuncia che la lotta all'evasione fiscale nella declinazione della seconda Repubblica è una grandiosa bufala.
Ognunoi può citare casi e numeri più confacenti a quello che vuole dimostrare. Il fatto è che da sempre ho sentito parlare di lotta all'evasione e nel frattempo aumentavano le tasse. Se provassero a tagliarle drasticamente, facendo pagare i servizi a chi li usa, sono sicuro che l'evasione verrebbe dimenticata.
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