Prosegue la striscia vincente del Centro Destra nel dopo 4 marzo (2018).
Anche l'Abruzzo cambia colore ed elegge un presidente di Fratelli d'Italia (dicono che sia il primo per il partito della Meloni, ma Musumeci in Sicilia di che partito è ?).
Gli euro cattocomunisti ci hanno provato a mimetizzarsi, come solo loro sanno fare credendo di gettare fumo negli occhi degli Italiani, candidando l'ex vicepresidente del Csm (e qualcuno ancora pensa che i magistrati siano super partes ...) con un nugolo di liste civetta, pardon civiche, per coprire il simbolo del pci/pds/ds/pd.
Non ce l'hanno fatta.
Pur avendo il presidente di regione uscente, hanno racimolato (a fatica, tutti assieme) il 31% dei voti, un quindici per cento in meno di cinque anni fa.
I grillini confermano il risultato delle precedenti regionali, ma anche di essere partito con scarso richiamo in sede locale, perdendo metà dei voti ottenuti nelle politiche del 2018.
Un successone per la Lega che, raddoppiando i voti delle politiche, diventa il primo partito della regione, surclassando Forza Italia (sotto il 10%) e il pci/pds/ds/pd (all'11%).
Mi sono piaciute le prime dichiarazioni del vincitore, Matteo Salvini, che non si è montato la testa.
Il Governo, ha dichiarato, continuerà la sua opera, senza rimpasti o strappi.
Ottimo così, non bisogna accelerare i tempi, tanto c'è un signore al Quirinale che mai e poi mai ci porterebbe alle urne politiche anticipate sapendo che la Lega stravincerebbe.
Allora adelante, Pedro, con juicio.
Meglio poche cose, con faticosi compromessi con i Cinque Stelle, che una fuga in avanti che sarebbe gradita solo ai vecchi marpioni, nemici del cambiamento perchè li rimetterebbe in gioco.
Entra ne
Nessun commento:
Posta un commento