L'agguato e l'indegna gazzarra promossa da popolari, socialisti, liberali e verdi contro il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che era andato a Strasburgo per parlare, come tutti i capi di stato o di governo dell'unione sovietica, sullo stato dell'unione stessa, ci dice che da questa Europa possiamo andarcene senza rimpianti e prima ce ne andremo, meglio sarà.
Secondo socialisti, popolari, liberali e verdi, chi viene eletto da una maggioranza che rispecchia la maggioranza quindi la volontà del Popolo sarebbe un burattino.
Bene a fatto Conte a ribattere che, semmai, burattini sono coloro che stanno a libro paga di elites, lobbies e comitati di affari.
Benissimo ha fatto Salvini a ricordare che con il voto di maggio molti di quei burattini dovranno fare i bagagli e tornare a lavorare.
Naturalmente spicca il silenzio esterofilo e anti Italiano delle opposizioni che appartengono a quegli stessi gruppi proni alle lobbies.
L'aggressione a Conte dimostra che la strada intrapresa dal Governo è più che giusta, perchè tocca sensibilmente le incrostazioni e gli interessi di potere che cercano di ostacolare il cambiamento con un dispiegamento di forze mediatiche e politiche che non ha precedenti.
Si dimostra anche che tra socialisti, popolari, verdi e liberali non c'è alcuna differenza: se non è zuppa è pan bagnato.
Sono intercambiabili, si presentano con simboli differenti solo per gettare fumo negli occhi.
E tutti dovranno essere puniti dagli elettori a maggio.
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