Il 20 settembre 1870 Roma tornava all'Italia unita che si sarebbe poi quasi completata (dove il "quasi" sta per la Dalmazia, Nizza, l'area Vaticana e di San Marino che ne furono escluse) con la riunificazione con Fiume ed Istria, dopo quella di Trento e Trieste.
Ma quel 20 settembre 1870 sicuramente c'era il senso di una unità dalle Alpi alla Sicilia, completata con la capitale, Roma.
Un completamento ritardato dall'ottusità dei francesi (altro che "amici" di sempre) che avevano sostenuto il papa fino alla loro ennesima disfatta militare che rende giustizia, assieme a tutte le altre, della loro arrogante supponenza non sostenuta dai fatti.
So che ci sono ancora alcuni, anche vicini alle mie Idee, che ritengono sarebbe stato meglio lasciare Roma come entità estranea e amministrata dal papa, esattamente come ci sono quelli che vorrebbero denazionalizzare Gerusalemme per farla amministrare dalle "tre religioni monoteiste".
Ma credo che il 20 settembre 1870 debba essere ricordato, al di là delle piccole vicende che lo hanno preceduto, come un grande momento per la Nazione Italia.
Perchè poteva avere un senso un Regno del Nord e un Regno del Sud, ma chi ha Roma, ha l'Italia.
E provate ad immaginare il delirio, la deriva se, esistendo ancora uno stato pontificio, gente come Bergoglio, Galantino, Bassetti, Zuppi, potessero sommare alle loro prediche, anche un potere terreno, sostanziale.
Una catastrofe !
Quindi: viva Porta Pia, viva Roma liberata !
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