Il risultato di referendum, regionali, amministrative e suppletive del 20 e 21 settembre, ha scatenato i fenomeni della tastiera, quelli che sanno tutto e, dopo, ci dicono il perchè e il per come si è avuto un certo risultato e come invece si sarebbe dovuto agire per ottenerne un altro.
E non parlo dei cattocomunisti che, più che fenomeni, sono megafoni, senza alcuna etica, che, ripetendo all'infinito la manipolazione riuscita con la narrazione della "resistenza antifassssissssta", ad ogni votazione riscrivono la storia per incantare quelli che hanno l'anello al naso e proiettare sentimenti di depressione tra le fila del Centro Destra.
Una mera guerra psicologica che fa dire alla stampa serva che Salvini avrebbe perso, che c'è dualismo con la Meloni e con Zaia, nella speranza che nel Centro Destra abbocchino e si dividano perchè solo un Centro Destra diviso e litigioso può far vincere la sinistra.
No, non parlo di simili infimi esseri, ma dei miei stessi Connazionali di Centro Destra che all'apparire degli exit poll e poi dei risultati finali, hanno abbandonato la tradizionale ragionevolezza e intelligenza per seguire pedissequamente la infida lettura dei cattocomunisti e dei loro megafoni della stampa e della televisione.
Così è puro autolesionismo unito ad un disfattismo privo di giustificazioni.
Il Centro Destra ha perso ?
Assolutamente no !
Ha ottenuto una vittoria inferiore a quella, artatamente, pronosticata dai megafoni che, avendo alzato l'asticella, ora manipolano la realtà dell'esito del voto.
Il pci/pds/ds/pd ha vinto ?
Assolutamente no !
Ha limitato le perdite ad una regione ed a circa il 20% dei voti in meno rispetto ai precedenti risultati (e scusate se è poco !).
Perchè la realtà dice che le Marche, da sempre sotto il tallone rosso, sono passate ad una amministrazione di Centro Destra e i cattocomunisti non hanno ribaltato il risultato in nessuna altra regione.
La stessa Valle d'Aosta che poteva contare su una coalizione spuria tra autonomisti e cattocomunisti, adesso vede la Lega come maggioranza relativa.
Il risultato complessivo ci dice che nel 2015 il Centro Destra amministrava due regioni su venti (Veneto e Lombardia) contro le diciotto (18 !!!) dei cattocomunisti, mentre oggi ne amministra QUINDICI contro CINQUE della sinistra.
La tendenza è costante e confermata anche il 20 e 21 settembre.
Nell'ultimo anno (dodici mesi) dopo il ribaltone governativo che vede al governo una maggioranza parlamentare che non ha riscontro nel Popolo, sono andate al voto dieci regioni, otto che erano amministrate dalla sinistra e due dal Centro Destra.
Oggi quelle dieci regioni sono amministrate SEI dal Centro Destra e QUATTRO dalla sinistra.
La proiezione del voto nazionale vede la Lega come primo partito con il 26%, i cattocomunisti al 20%, Fratelli d'Italia al 16% superando i grillini al 15%.
Con Forza Italia al 7,5% e le liste locali affini, il Centro Destra supera il 50% dei voti e ricordiamo che, a parte il Veneto, si è votato in territori da un lato tradizionalmente rossi e dall'altro con un elettorato molto volubile e condizionato dalla tendenza di compiacere il potere.
Se non bastasse, anche le elezioni suppletive per due seggi al senato rafforzano il Centro Destra, perchè se prima i seggi erano uno di Fratelli d'Italia e uno dei grillini, adesso il Centro Destra li ha conquistati entrambi, rosicchiando un altro voto di margine al governo cattocomunista e grillino.
E' evidente che, più che ingiusta, accettare la narrazione manipolatrice dei megafoni del potere è stupido.
Lasciarsi andare in sfoghi critici verso Salvini, la Lega, l'intera classe dirigente del Centro Destra, come purtroppo ha fatto sul Borghese persino Veneziani, è lanciare un assist al nemico.
Affermare che se Atene piange, Sparta non ride, è un luogo comune sin troppo banale, figlio di un autolesionismo che già in passato ha limitato, compresso e ritardato la costruzione di un Centro Destra vincente e governante stabilmente.
Allora criticando Berlusconi per la sua vita privata, oggi criticando Salvini per scelte in relazione alle quali manca la controprova, ma che comunque, in Emilia come in Toscana, hanno visto ridurre di ben il 20% il distacco dalla corazzata cattocomunista.
Ricordiamo che in Emilia e in Toscana il pci/pds/ds/pd può contare non solo sulla vecchia macchina elettorale comunista e sindacalista, ma anche su quella che era la macchina che vi si contrapponeva, cioè quella cattolica delle parrocchie oggi portate da Bergoglio sotto la cappella con falce e martello.
E ricordiamoci che il Centro Destra non ha televisioni, non ha supporto stampa se non in misura limitata e per nulla proporzionale al proprio consenso popolare.
Ricordiamoci infine che a sostegno dei cattocomunisti, spaventati dalla crescita del Centro Destra, sono sistematicamente intervenuti commissari e padroni dell'unione sovietica europea che, adesso, chiederanno ai loro maggiordomi di asservire l'Italia, facendoci stringere il cappio dei prestiti, sotto qualsiasi nome vadano, introno al collo.
Da quegli autentici cravattari che sono.
Tutti questi fenomeni che adesso pontificano sugli "errori" di Salvini, sul fatto che la Meloni sarebbe meglio e Zaia pure, istigando quindi, esattamente come vogliono a sinistra, competizioni personali nel Centro Destra, dov'erano quando Salvini girava incessantemente l'Italia per parlare alla gente visto che non gli consentivano di farlo con tempo adeguato in televisione e radio ?
Forse neppure hanno ritenuto di sprecarsi ad iscriversi alla Lega dopo che Salvini è stato, con una decisione che grida e griderà sempre vendetta, consegnato alla magistratura per aver difeso i confini della Patria.
Salvini è infallibile ?
Certamente no.
Ma è l'uomo che portato la Lega dal 3 al 30%, che ha portato il Centro Destra da amministrare due regioni ad amministrarne quindici.
Occorrerà più tempo per ottenere quella soddisfazione cui tutti ambiamo, di cacciare Conte e gli altri ministri che hanno dato pessima prova nei rispettivi ruoli ?
Sì, occorrerà il tempo necessario per arrivare ad un voto nazionale con redistribuzione di seggi.
E smettiamola di scrivere che Salvini e la Meloni avrebbero dovuto fare propaganda per il NO al referendum !
Hanno votato quattro volte sì in parlamento, perchè la riduzione dei parlamentari è del tutto ininfluente sul funzionamento del parlamento e ciò che conta sono la legge elettorale, la suddivisione dei collegi e i regolamenti parlamentari.
Salvini e la Meloni hanno dimostrato di non essere banderuole come Zingaretti e i cattocomunisti che, pur di mantenere una poltrona, dopo aver votato tre volte no hanno votato sì alla quarta.
Ma cosa credete che dopo un no vincente Mattarella avrebbe sciolto le camere ?
Non lo avete visto brigare dopo il 18 marzo e poi ancora un anno dopo per riportare il suo partito al governo ?
Pensate che uno come Mattarella scioglierebbe le camere quando tutte le elezioni (quelle vere, non la narrazione manipolata della stampa serva) indicano il Centro Destra con la maggioranza assoluta in entrambe le camere, qualunque sia la legge elettorale ?
Incassiamo, con legittima soddisfazione, la liberazione delle Marche e il risultato elettorale e continuiamo, senza strappi, nella guerra contro i cattocomunisti, nemici dell'Italia e degli Italiani, senza inciampare nelle loro provocazioni e senza prestarci al loro gioco manipolatore che ci vuole solo dividere.
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