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No alla deriva

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26 settembre 2020

Il meglio è nemico del Bene

Continuano a straparlare i consiglieri fraudolenti cattocomunisti che, miracolati da una sconfitta inferiore alle attese e millantando una vittoria grazie ai megafoni della stampa serva, adesso cercano di suggerire al Centro Destra di sbarazzarsi dei generali vincenti (Matteo Salvini e Giorgia Meloni) per mettere al loro posto dei ronzini da serie B.

Consiglieri fraudolenti, appunto, che finiranno nell'VIII bolgia dantesca.

Ma la stampa serva continua a cercare il leghista insoddisfatto da intervistare per attaccare Salvini e, mentre attendo la riesumazione di Tosi, ha rispolverato (che due) Maroni, colui che ha portato la Lega al 3% sull'orlo dell'annientamento, che gioca a fare il Fini.

Poi leggo tanti su Twitter delusi e che si perdono in critiche a Salvini e alla Meloni, esponendo le loro idee (che spesso condivido) ma che, per l'appunto, sono belle idee che devono trovare però realizzazione.

E mentre aspettiamo il meglio, ecco che i cattocomunisti spingono per insultare la maggioranza degli Italiani e realizzare lo ius soli che, accoppiato alle ondate di sbarchi di clandestini che è il prezzo che Conte e i suoi pagano per i miliardi (ancora non visti) della Ursula Vaffankulen, rappresentano un pericolo gravissimo e imminente per la integrità e identità Nazionale.

Con tutti i limiti che hanno, come li abbiamo noi, Salvini e la Meloni rappresentano il Bene dell'Italia, con loro si bloccherebbe la deriva immigrazionista e a loro dobbiamo fornire tutto il nostro sostegno.

Anche a me piacerebbe avere un Leader che abbia l'aspetto di Alain Delon, l'autorevolezza di John Wayne, la determinazione di Charles Bronson e l'energia di Bruce Willis, ma non lo vedo all'orizzonte e non vorrei che in attesa del meglio, si trascuri il Bene.

5 commenti:

Nessie ha detto...

Il meglio è migliore del Bene, a condizione che non prevalgano le linee opportuniste e di cedimento all'eurocrazia fatte passare per "realiste" e "inevitabili" dal Giorgetti. Conosco la Lega fin dalla sua nascita meglio di chiunque altro, perché vivo e ho lavorato proprio nei suoi territori di nascita. Giorgetti (bocconiano e cugino di Massimo Ponzellini, un banchiere allievo e assistente di Prodi) rappresenta oltre che la vecchia Lega maronita, anche il trait-d'union del partito coi poteri forti. Le sue ultime sparate su Draghi premier, sull'eventualità di un ingresso nel PPE della Merkel, non mi rendono affatto tranquilla. Come pure il "good-bye" che vorrebbe ottenere da Salvini col partito sovranista di Marine Le Pen.
La fotografia di un partito da me votato e che mi ha spinto a partecipare a diverse manifestazioni è un po' differente da quello che emerge qui:

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/39-eurosistema-ha-vinto-salvini-39-adegua-lega-prepara-svolta-248114.htm

Massimo ha detto...

Intanto c'è questo Salvini e vale la pensa sostenerlo perchè rappresenta al momento l'unica possibilità per rallentare il degrado. Domani, vedremo.

Nessie ha detto...

Sì, ma se Giorgetti si associa al degrado e vince con la sua linea dell'eurocrazia, del "governissimo", dell'Immigrazionismo, del Mes, tu che fai? Mi spiace, ma mi hai dato una risposta insoddisfacente.

Massimo ha detto...

Io aspetto che quei fenomeni che criticano Salvini scendano in campo a ci facciano vedere come si fa. Fino ad allora guardo a quello che abbiamo e non a quello che ci piacerebbe avessimo, ma non c'è.

Nessie ha detto...

Non sto parlando di Salvini, ma di Giorgetti. Forse conosci bene la storia del MSI, ma non quella della Lega che è fatta di più anime. Ma va bene così.