Con l'Azzolina siamo arrivati a quattro.
Quattro donne ministro, tutte di sinistra, tre cattocomuniste e una grillina, che cercano una captatio benevolentiae dagli Italiani, notoriamente con il cuore tenero, piangendo mentre tirano una solenne fregatura.
Il prototipo fu Elsa Fornero, che pianse mentre inchiappettava milioni di Italiani in attesa di pensione o che, confidando sulla serietà di uno stato che la serietà non la trova neppure cercando nel dizionario, avevano accettato di uscire dal lavoro in attesa di una pensione che sarebbe arrivata a breve.
Abbiamo avuto un periodo abbastanza lungo di quiete ma ecco che, appena le circostanze lo hanno richiesto, Teresa Bellanova, cattocomunista ex cgil folgorata sulla vi di Rignano sull'Arno, che si è messa a piangere mentre accollava agli Italiani il costo, sotto ogni punto di vista, di una inutile sanatoria per clandestini.
Pochi giorni fa abbiamo avuto la Lamorgese (di cui non conosco il nome) che, indegno successore di Matteo Salvini, ha dato il via libera all'invasione con ogni mezzo da parte dei clandestini che arrivano, senza ostacoli, con barchini e barconi e anche con le navi ong ormai padrone del Mare Nostrum ed ai cui ordini ha posto persino la nostra flotta militare.
Il primo giorno di scuola ecco la commozione di Lucia Azzolina che, con un discorso letto malissimo e ruffianamente trasmesso in diretta persino da Sky Tg 24 , ha inaugurato con Mattarella l'anno scolastico.
Altre lacrime, altra fregatura per gli Italiani.
Ma verrà un giorno che riusciremo noi a far piangere, veramente, quelle signore e tutti coloro che abboccano alle loro lacrime.
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