Leggo i quotidiani e ascolto i giornali radio.
Gli esponenti politici continuano a fornire interpretazioni delle vicende (dal virus cinese alle tasse, all'unione sovietica europea, all'economia, ai clandestini) frutto delle veline che vengono consegnate dai rispettivi partiti.
In particolare i cattocomunisti del pci/pds/ds/pd e i grillini del movimento cinque stelle, quando ne devono sparare una grossa, mandano allo sbaraglio qualche kamikaze alla De Micheli sulle quali la logica e il buon senso scorre come l'acqua su una superficie idrorepellente.
Ma la Verità, quella oggettiva, non esce.
Ognuno, anche tra gli ascoltatori e i lettori, deduce ciò che in proprio ha già metabolizzato e ritenuto valido.
Certo è che quando una Bonafè spara che l'attuale situazione di emergenza clandestini è causa dei decreti Salvini sulla sicurezza, penso che persino un grillino, persino un cattocomunista si domandi se quella lo è o lo fa.
Poi, però, l'interesse di partito prevale e nessuno obietta che i decreti Salvini per essere efficaci devono essere applicati e per applicarli bisogna bloccare, respingere e sequestrare le navi ong.
Ovvio che, se non viene fatto e se i clandestini vengono fatti sbarcare abbiamo una emergenza, causa dell'insipienza di un governo che ha ritrovato nella Lamorgese (che piange per un clandestino in fuga dal centro di raccolta, inseguito dalla Polizia e travolto da un'automobile) le lacrime della Fornero (che ha massacrato una generazione in attesa di pensione).
La verità diventa così soggettiva.
E' vero ciò che è funzionale al mio disegno politico.
Così vediamo Zingaretti e Gori che passano dall'abbracciare un cinese, dagli aperitivi e dalle cene di febbraio, all'attuale fanatismo giustizialista verso i cosiddetti negazionisti.
Loro non hanno la coscienza di provarne vergogna e di stare in silenzio, ma anche il 90% della stampa, che non perde tempo se ha l'occasione di sbertucciare Salvini, tace, serva e prona.
Del resto chi oggi continua a mostrarsi a prescindere dalle giravolte ha esempi luminosi in Monti e nella Fornero che, ancora oggi, dopo aver dimostrato che scrivere un editoriale non significa essere in grado di governare, girano radio e televisioni senza alcun pudore.
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