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19 febbraio 2023

La Montaruli ha sbagliato a dimettersi

Augusta Montaruli è una parlamentare di Fratelli d'Italia che era stata nominata Sottosegretario all'Università.

Nel 2010-2014, da consigliere regionale, nell'ambito delle facoltà concesse, aveva ottenuto rimborsi che, dopo tredici anni !!!, la corte di cassazione ha ritenuto configurare un peculato, condannandola, in via definitiva, ad una pena, di un anno e sei mesi.

Con una pena inferiore a due anni non scattano le inibitorie della legge Severino (che, peraltro, spero possa essere presto cancellata, per la sua essenza giustizialista) per cui la marginalità del reato (tale semprechè uno ritenga ancora attendibili le sentenze della magistratura), il tempo trascorso e la legge stessa non le avrebbero imposto alcun obbligo di dimissioni.

Lei lo ha fatto, troncando sul nascere ogni strumentale propaganda cattocomunista.

Per me ha sbagliato.

E' vero che il suo caso non è, strettamente (anche se in senso lato potrei contestare il diritto a sindacare sui rimborsi approvati dagli organi amministrativi a politici per le loro attività nell'ambito di una legge di sostanziale finanziamento della politica) un atto di giudizio dei magistrati su una azione politica come è la vicenda di Del Mastro o, ancora di più, il processo a Salvini che, da Ministro degli Interni, ha difeso i Confini della Patria, resta però il fatto che un Sottosegretario, per opportunità politica, si è dovuto dimettere a seguito di una sentenza della magistratura, pur non avendone l'obbligo.

E questo è un male, perchè prosegue sulla linea di attribuire alle sentenze e persino alle indagini dei magistrati il potere di indurre alle dimissioni e di scegliere anche i candidati, travalicando l'unico Giudice che devono avere i politici e, cioè l'Elettore.

Io mi auguro che la Montaruli prosegua nella sua battaglia personale davanti alla corte di giustizia europea (visto che esiste, anche se personalmente non ritengo che esista alcuna superiorità di leggi e istituzioni europee su quelle nazionali) ma soprattutto mi auguro che la commissione di inchiesta sulla magistratura, proposta da Forza Italia dopo l'ennesima assoluzione di Berlusconi, possa vedere presto la luce e consentire alla Politica di riconquistare il proprio primato sulla magistratura.

Una magistratura che dovrebbe ritornare a perseguire, applicando le leggi esistenti e non sostituendosi al legislatore, ladri, assassini, rapinatori, clandestini e non intervenire nel dibattito politico in base alle proprie convinzioni ideologiche che ne sviliscono, facendo perdere ogni credibilità e affidabilità, il fondamentale ruolo super partes.

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